Scuole bilingui o no? Questa e’ la domande che si pongono tutti i genitori che vogliono o vorrebbero dare un’educazione bilingue ai figli, che loro lo siano o meno. Bene cominciamo a parlarne, e cominciamo dall’inizio: Nido e Scuola Materna, bilingue o no? Che differenza c’e’ tra bilingue e internazionale?
ASILO INTERNAZIONALE
Gli asili internazionali (Americani, Inglesi, etc.) seguono modelli e strutture dei relativi paesi. Da un asilo Internazionale ci si aspetta che tutto il personale sia madrelingua e che quindi i bambini a scuola sentano sempre e solo la seconda lingua. Certo pero’ che bisogna sempre ricordare che l’asilo non puo’ essere davvero monolingue a meno che anche i bambini parlino Inglese, il che succede solo in rari casi, nella maggior parte dei casi molti dei bambini iscritti sono Italiani e giocano e parlano tra loro in Italiano. Comunque e’ un fatto che i bambini ascoltano un po’ o molto Inglese tutti i giorni e interagiscono con una o piu’ persone in inglese, inoltre spesso queste scuola attirano anche bambini che vengono da famiglie miste o straniere, e quindi si creano le occasioni per trovare compagni di gioco internazionali.
Infine da considerare quale metodo viene utilizzato per indurre i bambini a parlare Inglese, che puo’ essere piu’ o meno rigido e severo.
Devo anche osservare che in base alla mia ricerca mi pare che questo tipo di asili siano rivolti piu’ che altro ai bambini dai 3 anni in su, cioe’ che ci sia molto poco come Nido Internazionale.
Per gli indirizzi qui ho elencato le scuole internazionali di Roma e Milano per le altre citta’, qui trovate un elenco, che pero’ non e’ esaustivo: http://italy.usembassy.gov/usa/education/schools-it.asp.
Domande da chiedere:
- La/le insegnante/i sono effettivamente madrelingua? Da dove vengono?
- Che tipo di tecniche vengono utilizzate per indurre i bambini a parlare Inglese?
- Quanti bambini ci sono nella scuola che non sono di madrelingua italiana?
- Quanto costa?
ASILO BILINGUE
Asilo Bilingue vuol dire tutto e niente, siete avvisati. Non pare ci siano regole chiare sulle condizioni necessarie per chiamarsi asili bilingui, quindi tutti ad attaccare fuori il cartello…
Alcuni asili hanno effettivamente un’insegnante madrelingua al loro interno, che a volte fa compresenza con un’insegnante italiana, a volte tiene la classe per qualche ora al giorno. Ma si definiscono bilingui anche gli asili che fanno una o due ore di inglese alla settimana, magari con un’insegnate esterna, il che e’ assolutamente inutile, i bambini non imparano nulla con un’ora o due di Inglese alla settimana. Io ho visitato personalmente un asilo che si definiva bilingue perche’ ogni tanto la maestra, che sapeva poco o nulla di inglese, tirava fuori delle bandierine colorate e insegnava a dire Red. Alla domanda “che metodo usate?” mi hanno risposto nessun metodo, cosi’… Per carita’ tutto aiuta, ma chiamiamo le cose con il loro nome…
Comunque non e’ indispensabile che l’insegnante sia madrelingua, dipende da cosa ci si aspetta. Per familiarizzare un bambino con una seconda lingua va bene anche l’insegnante non madrelingua. Cio’ su cui invece non bisogna transigere e’ la trasparenza, l’asilo deve essere chiaro nel comunicare i metodi adottati e nel creare aspettative realistiche nei genitori, che poi valuteranno se vale la pena di affrontare i costi, o a volte la distanza.
La mia personale esperienza mi dice che gli Asili Bilingui si trovano gia’ a partire dal nido, ma che nel 90% dei casi sono delle bufale. Per questo motivo mi riesce difficile dare indicazioni precise su come trovare un asilo bilingue, bisogna chiedere in giro, e soprattutto andare a parlare con gli asili.
Domande da chiedere:
- C’e’ un’insegnante madrelingua? Da dove viene?
- Quante sono le insegnanti madrelingua?
- Quante ore al giorno/alla settimana fanno con i bambini le insegnanti madrelingua?
- Che tipo di obiettivo si prefigge la scuola per la seconda lingua?
- Che metodo viene usato per la seconda lingua?
- Quanto costa?
APPROFONDIMENTI
- 8 motivi per cui puoi insegnare una lingua a tuo figlio anche se non sei madrelingua
- 3 metodi principali per crescere un bambino bilingue
- Scuola Elementare per bambini bilingui
Prima di chiudere un’ultima considerazione molto personale. Credo che la cosa assolutamente primaria sia scegliere una scuola che ci piace, nello stile e nei metodi di educazione e insegnamento. E’ importante che i bambini siano sereni e allegri a scuola, quando parliamo di bambini cosi’ piccoli poi piu’ che importante e’ imperativo.
Io per esempio sto facendo di tutto di piu’ per crescere A. bilingue, pero’ l’ho messo in un asilo normalissimo, ma del quale sia io che lui siamo entusiasti e questo mi da molta serenita’. Il bilinguismo per ora me lo coltivo a casa, poi vedremo, e questo e’ un approccio che inviterei piu’ famiglie a considerare. Anche perche’ guardando all’offerta nella mia citta’, forse e’ meglio che non faccia molto affidamento sulla scuola, e tutto sommato ci va bene anche cosi’…
La settimana prossima parleremo delle scuole elementari, mentre i corsi di lingue meritano un discorso a parte.
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Immagine da A Journey Round My Skull
Salve a tutti e grazie per i preziosi commenti. Avete notizie o feedback sul Petranova?
Grazie
ciao
Ciao Claudia, approfitto perchè avendo tu una esperienza diretta del St. Francis mi puoi sicuramente dare ulteriori informazioni.
Per caso hai utilizzato il servizio di trasporto della scuola ? come è andata ?
Tua figlia ha frequentato dal preschool e come si è trovata ? l’ambiente come è ? sai in alcune di queste scuole, che hanno prezzi piuttosto elevati, si rischia di vivere un po’ fuori dalla realtà.
Gli italiani sono molti o si ha la possibilità di incontrare altre nazionalità ? dalle visite che ho fatto per talune scuole ho appurato che gli italiani sono anche il 95%.
L’acquisizione della lingua che tempi ha avuto per tua figlia ? lei era già venuta in contatto con l’inglese prima della scuola ?
Scusa ma mi vengono domande a raffica ed è meglio che mi fermi se spero in una tua risposta !!!
Grazie mille
Barbara
Ciao, il servizio di trasporto lo utilizza mia sorella ed è contenta. Sono mini van con pochi bimbi. Mia figlia sta in preschool 2 ma i miei nipoti sono in terza elementare e fino ad ora a livello didattico mia sorella è contenta. L’ambiente è abbastanza misto. Moltri (forse troppi ) medio orientali poichè hanno accordi con le ambasciate egiziane, sri lanka ecc.). Gli Italiani chiaramente ci sono e sorpattutto nella preschool. L’alta concentrazione di Italiani la trovi proprio in preschool. Sull’apprendimento dell’Inglese calcola che io sono metà americana e parlo Inglese con i miei figli però mi sembra buono. Io sono comunque un prodotto Internazionale e molto pro International schools! (per me il livello al quale parlano Inglese gli Italiani è scandaloso!). Gli Italiani che frequentano la St Francis sono perlopiù professionisti, dunque, meno fuori dal mondo che al MMI. Come ti dicevo il mio giudizio è positivo ma credo non ci sia più posto per l’anno prossimo…
Volevo anche aggiungere che le uniche scuole per le quale valga la pena spendere tutti quei soldi , a mio avviso, sono MMI, Overseas, St. Georges e St. Stephens (solo superiori) per tutte le altre il costo è ingiustificato con campus e strutture orribili..
Ciao Claudia c’è qualcosa (consiglio, suggerimento, esperienza…) sul St Francis che ritieni di dirmi e che non ti ho chiesto ??!!
Grazie in anticipo
Barbara
Ciao Sabina,
per prima cosa grazie della risposta volevo approfittare per farti altre domande, poichè ho visitato la scuola e ho avuto la tua stessa impressione. La differenza di rette con le scuole che mi citavi (ho visitato solo la MM) secondo te va ricondotta solo alla struttura, senza dubbio molto differente ?
Oltre la location mi interesserebbe capire se hai avuto ulteriori informazioni circa la didattica o se hai avuto modo di parlare con qualche insegnante. Inoltre vorrei avere qualche tua considerazione circa la differenza tra curriculum americano e inglese, sulla base della tua esperienza personale.
Grazie ancora
Barbar
Ciao Barbara!
Ho avuto la possibilità di visitare le varie scuole internazionali a Roma e credo che la struttura influenzi il prezzo. La MM e l’AOSR hanno dei campus molto grandi e credo che i costi di manutenzione siano altissimi. Sono scuole carissime e il loro valore aggiunto consiste non solo nell’insegnamento in lingua inglese, ma anche nelle varie attività che offrono durante e dopo l’orario normale scolastico. Ora la St Francis non ha una grande offerta formativa e le attività dopo scuola (afternoon clubs) variano nella qualità e nella quantità a seconda anche della richiesta da parte della famiglie. Comunque so per certo che le attività dopo scuole sono extra e comportano quindi un prezzo aggiuntivo in tutte le scuole internazionali, tranne la Ambrit dove sono incluse nel prezzo.
Le insegnanti della St Francis sono madrelingua e per quanto riguarda la loro preparazione credo sia buona. I prezzi più bassi dipendono solo dalla struttura, a mio avviso. Forse la scuola riceve fondi a parte…non saprei dirti. E’ buono che una città come Roma offra anche scuole internazionali più accessibili economicamente. E’ una capitale europea e come tale deve tener conto del mercato. Anche la Core, che segue il curriculum inglese, costa di meno…leggermente di più della St Francis, ma si può dire che si equivalgono. Non so la Kendale. Non ha un website e i suoi prezzi non sono pubblicizzati. E la Core è un’altra scuola che ha una struttura molto piccola, senza campus. Tutto ciò per rafforzare la mia opinione che i costi dipendono dalla struttura. Poi bisogna anche tener conto della rete di scuole internazionali. La MM ha altre MM sparse nel mondo, quindi credo che i costi siano associati anche al mantenimento di tutta la rete. Non ne sono sicura, ma potrebbe essere così. L’AOSR è una scuola privata americana e come tale ha i costi delle scuole private americane. L’ampia offerta formativa rende i costi di queste scuole più alti. Lo stesso lavoro d’insegnante nel mondo anglosassone è ben più remunerato che in Italia.
La differenza tra il curriculum inglese e il curriculum americano si comincia a sentire durante le scuole superiori. Ho parlato con la responsabile delle ammissioni della MM proprio di questo argomento e lei mi ha detto che i curricula delle due scuole sono molto simili fino alle medie. L’high school fà la differenza. Comunque oramai tutte le scuole internazionali offrono l’IB che permette l’accesso anche alle università italiane.
Se dovessi fare una scelta adesso, anche basata su ragionamenti economici, la St Francis mi sembra un’opzione più che buona per le mie figlie. C’è solo un “ma”. Le scuole pubbliche elementari italiane sono molto buone e danno una preparazione ottima. Certo, l’inglese è molto importante, ma dal momento che la mia vita è girovaga sono sicura che le mie figlie avranno modo di imparare l’inglese, o comunque di non perderlo. La mia bambina più grande è perfettamente bilingue. Ci sarà però il problema di cambiamento del sistema scolastico che ora come ora non so quanto possa “traumatizzare” le mie bimbe, essendo ancora troppo piccole.
Ho ancora tempo per pensare, comunque, per tornare sul discorso della St. Francis, a me ha fatto una buona impressione e da quelle poche chiacchiere che ho potuto scambiare con le insegnanti, il mio giudizio è positivo. Sono sempre dell’avviso che solo provando si possa fare una valutazione più precisa, o magari parlando con le mamme di bimbi che frequentano già la scuola.
Non dobbiamo però dimenticare la preparazione che la nostra scuola elementare italiana dà ai nostri bimbi. é veramente valida, a livello europeo.
Spero di essermi spiegata bene. Forse mi sono dilungata troppo, ma le idee mi vengono scrivendo.
In bocca al lupo per la tua scelta! Tienimi aggiornata.
Sabina
Concordo con le tue considerazioni e capisco anche il tuo “MA”. Per me la situazione è invece del tutto diversa perchè non essendo noi giorvaghi ma , almeno nel medio termine, stanziali in Italia siamo alla ricerca di una scuola internazionale per la bimba che possa coprire di sicuro materna ed elementari ma probabilmente anche le medie.
Questo sia per la lingua che per dare a mia figlia la possibilità di crescere in un ambiente un po’ internazionale. Dico un po’ perchè quasi tutte le strutture che ho visto hanno una percentuale di italiani molto alta ed in quelle dove ci sono delle quote rigide è molto difficile entrare (vedi Core da quello che hanno detto a me praticamente impossibile).
Per il liceo mi sembra prematuro pensarci ma comunque, qualora ci fosse il desiderio di mia figlia di continuare con il percorso internazionale e le possibilità economiche me lo consentissero, potrei a quel punto farla entrare in una delle strutture che offrono l’IB, provenendo da una scuola internazionale.
La St. Francis mi è sembrato abbia un buon rapporto qualità-prezzo e garantisce anche il servizio di trasporto che per me è molto importante e di cui prima non ti avevo accennato.
Grazie per la chiacchierata perchè avere una altra impressione, seppure solo impressione, per me è importante.
Ciao Claudia, approfitto perchè avendo tu una esperienza diretta del St. Francis mi puoi sicuramente dare ulteriori informazioni.
Per caso hai utilizzato il servizio di trasporto della scuola ? come è andata ?
Tua figlia ha frequentato dal preschool e come si è trovata ? l’ambiente come è ? sai in alcune di queste scuole, che hanno prezzi piuttosto elevati, si rischia di vivere un po’ fuori dalla realtà.
Gli italiani sono molti o si ha la possibilità di incontrare altre nazionalità ? dalle visite che ho fatto per talune scuole ho appurato che gli italiani sono anche il 95%.
L’acquisizione della lingua che tempi ha avuto per tua figlia ? lei era già venuta in contatto con l’inglese prima della scuola ?
Scusa ma mi vengono domande a raffica ed è meglio che mi fermi se spero in una tua risposta !!!
Grazie mille
Barbara
Ciao a tutte!
Sono Roberta ed ho una bambina di 2 anni che vorrei iscrivere ad una scuola bilingue…ma istituti come il MM non hanno la cosiddetta “sezione primavera”, così dal MM sono stata indirizzata all asilo “Cavalsassi” sempre in zona Nomentana.
Ho già visitato la struttura e ne sono rimasta piacevolmente colpita.Anche i laboratori proposti sono molto interessanti.
La scuola è bilingue (italiano-inglese) e fanno 20 ore di inglese a settimana con insegnanti madre lingua.
Io sarei molto propensa ad iscrivere la mia piccola lì…ma mi piacerebbe prima conoscere i vostri pareri a riguardo.
Grazie a tutte!!!
Ciao, vi leggo sempre anche se da un pò non scrivo.
La mia bambina ha compiuto quattro anni a marzo e pur essendo stata molto esposta alla lingua inglese grazie ad una tata, (noi genitori siamo italiani), fino a circa un mese fa, pur capendo perfettamente tutto quello che le veniva detto in inglese, non ne voleva sapere di parlarlo.
Durante questo mese sta frequentando una scuola materna bilingue che l’ha accettata come centro estivo solo per luglio.
E’ stato stupefacente vedere come nel giro di un solo giorno la bimba abbia tirato fuori tutto quello che sa e abbia finalmente iniziato a parlare.
Inutile dire che la gioia di noi genitori è immensa perchè non nego che spesso in passato ci siamo interrogati su quanto stavamo facendo e come.
Purtroppo questa esperienza sta volgendo al termine e per le prossime vacanze (sia esse invernali o estive) vorremmo tentare il primo viaggio in Inghilterra durante il quale desidereremmo che facesse l’esperienza di frequentare una scuola materna del posto.(vorremmo evitare che il contatto con i bambini avvenga in italiano).
Letizia, chiedo un aiuto a te e a chi legge per sapere come muovermi a riguardo, non trovo altro che centri per bimbi più grandi.
Io vorrei, invece, tenerla ancora un pò in un ambiente più protetto e adatto alla sua età, senza per questo rinunciare a migliorare il suo inglese e a farle vivere l’esperienza dell’estero.
So che ci sono scuole che accettano bambini stranieri per qualche settimana ma non ho niente di più.
grazie per la risposta che mi potrai dare.
So di un’amica che quest’estate è andata in irlanda dove le sue bambine frequentano il campo estivo di una scuola materna steineriana, una cosa simile dovrebbe essere in linea con quello che cerchi… Cerca scuole waldorf in irlanda, questa di sicuro non era a dublino, e vedi un po’, io quest’amica la vedrò a settembre…
Ciao,
L.
è deludente ammettere che anche nell’apprendimento delle lingue non si può far affidamento sulla nopstra scuola statale… ci tocca pagare o rinunciare… o, come ci suggerite… armarci ci pazienza ed imparare ed impartire insegnamenti… con i tempi della cosiddetta famiglia moderna mi sembre quest’ultima una soluzione poco praticabile…
Vorrei mettervi al corrente della mia esperienza e chiedervi dei consigli.
La mia bimba di quasi 4 anni ha frequentato il nido ed ora frequenta il primo anno di materna alla Maisonnette – Eur, ci troviamo davvero bene, la bimba comprende ed inizia a produrre in inglese e francese (anche se a casa si parla solo Italiano), inoltre l’ambiente è ricco di stimoli e di esperienze, nonchè privo di condizionamenti religiosi o di altra natura. Non ultimo la scuola viene incontro alle esigenze delle famiglie che lavorano con l’orario (è aperta fino alle 19) e riducendo a 15 giorni l’anno le vacanze !
Spero che la mia esperienza possa essere utile ad altri genitori….
Al contempo mi pongo il problema di quale scuola primaria scegliere per mia figlia ed, anche se ancora un pò di tempo, cerco di farmi un’idea delle scuole presenti a Roma Sud …. Mi aiutate ?
grazie fin d’ora
Ciao,
ho letto il tuo post e mi piacerebbe avere maggiori notizie sulla scuola che frequenta tua figlia.
la mia ha due anni e l’anno prossimo dovrei iscriverla alla materna. grazie
Innanzi tutto ti invito ad informarti subito su eventuali posti disponibili perchè lo scorso anno i bimbi dell’ultimo anno di nido hanno quasi tutto fatto l’iscrizione alla materna e quindi saturato tutti i posti (in pratica nella classe di mia figlia non ci sono “esterni”, vengono tutti dal nido Maisonnette). Ti auguro di trovare posto per la tua bimba.
Non so che tipo di informazioni ti occorrono, se vai sul sito trovi le immagini della scuola, è una villa con un ampio giardino. La mensa è interna. Come ho già scritto è una scuola trilingue, organizzano anche corsi a pagamento durante e dopo l’orario scolastico (musica, nuoto, teatro, danza…). La retta è abbastanza alta rispetto ad altre materne private, io fino alle 19.00 pago 600 euro al mese (fino alle 16.30 si pagano mi pare 30,40 euro in meno), in più c’è l’iscrizione da pagare ogni anno.
Secondo me sono soldi spesi bene (ovviamente potendoselo permettere) considerando i servizi e gli stimoli che la scuola offre; se ci fosse la possibilità di far continuare lì le elementari a mia figlia non ci penserei due volte. Purtroppo questa opportunità per ora non c’è e sto cominciando ad informarmi sulle elementari ma non trovo nulla di paragonabile alla Maisonnette.
GG leggo che la tua bimba ha frequentato il nido alla Maisonette all’Eur. Io vorrei iscrivere mia figlia, che nascerà a febbraio 2014, per l’anno scolastico 2014/2015 ma mi chiedo se abbia senso iniziare a frequentare un asilo nido bilingue dall’età di 7 mesi o sia meglio aspettare un altro anno. A quale età ha iniziato a frequentare la Maisonette la tua bimba? Effettivamente già dall’asilo nido i bambini vengono immersi in un ambiente anglofono e francofono? Qualora la conoscessi, potresti dirmi a quanto ammonta la retta del nido? Ho visitato il sito Internet della scuola ma non vi sono informazioni relativamente alle rette di iscrizioni. Grazie
Ciao
Le mie figlie hanno iniziato a frequentare la Maisonette presto. la prima a nove mesi la seconda e la terza a otto. Ormai sono sette anni pieni che lo “frequento” ed anche se le cose sono cambiate nel tempo ne sono sempre entusiasta.
A parer mio va benissimo iniziare a sette mesi e stai certa che assorbono moltissimo. Non ti aspettare una ricca produzione in termini linguistici ma posso dirti che nel tempo i risultati si vedono tutti.
Per i costi ti consiglio comunque di parlare con la direzione poichè questi variano ogni anno; comunque al mese si spende all’incirca 600 €
sono pienamente d’accordo con Maria Pia, mia figlia ha iniziato a frequentare il nido a 14 mesi, già dal primo anno ha iniziato a capire i comandi in inglese e francese. da quando ha iniziato la materna comincia a produrre nelle due seconde lingue (parliamo di paroline, ma il vocabolario si arricchisce sempre di più) con una pronuncia madrelingua che fa quasi impressione.
Elisabetta: visto che le Sue figlie frequentano la Marymount di Roma, spero che mi possa dare un’informazione: e’ difficile entrare a questa scuola in Terza o Quarta elementare? Mia figlia ha 5 anni e inizia il Kindergarten ad agosto (di quest’anno) presso una scuola statale di Pasadena, California. Attualmente, è bilingue (veramente parla quasi meglio l’Italiano), ma non ha problemi con l’Inglese, anche in quanto io sono di madrelingua americana mentre mia moglie di madrelingua italiana. Un’altra possibilità sarebbe iniziare questa scuola in Prima Media anzichè in terza elementare (e a quel punto mia figlia sarebbe ancora più fluente in Inglese). Ma sarebbe già troppo tardi iniziare in Italia a 11 anni? A parte la Marymount, quale altra scuola mi può consigliare a Roma (od a Firenze) perchè possa diventare veramente “bilingue”? La mia idea per mia figlia sarebbe di farle fare il liceo (classico?) in Italia, e l’università in USA.
Gino,
normalmente è difficile entrare a metà ciclo, ma se si è bilingui e se si sa scrivere un pò in entrambe le lingue penso sia possibile. Inoltre chi viene da fuori Italia ha quella mentalità internazionale che è molto apprezzata in una scuola del genere.
E’ tuttavia difficile dare risposte precise così in anticipo. Perchè non contatta la scuola direttamente? Questo è il link per le admissions:
http://www.marymount.it/m/iscrizioni
Altrimenti può metterla in una scuola internazionale, ma in questo caso resinserirla in una scuola italiana per le superiori è quasi una missione impossibile.
Spero di essere stata esaustiva…ma qualora non lo fossi stata sono qui!
Oppure qui: http://www.educazioneglobale.com
a presto
Elisabetta
Elisabetta: ho due bambine che stanno frequentando la scuola elementare Montessori privata in Via Tito Livio dove fanno settimanalmente solo 3 ore di inglese e, dalla 4^ elementare, anche 2 ore di spagnolo. Sto incominciando a pormi il problema di dove mandarle alle media. Stavo prendendo in considerazione l’istituto Marymount sulla Nomentana per il suo bilinguismo. Potresti darmi qualche notizia su come affrontano la didattica inglese: temo che possano trovarsi in grosse difficoltà con la lingua.
Cara Giuliana,
la didattica bilingue è fondata su un approccio comunicativo e non traduttivo: in altre parole i docenti di inglese e delle materie in inglese parlano direttamente in inglese. Per dare un’idea, l’altra sera mia figlia doveva fare una parafrasi di epica per italiano ma aveva anche da ripassare venti pagine di scienze in inglese, i temi erano di fisica e di chimica, roba che io alle medie non ricordo di aver mai visto neanche in italiano (i libri di scienze, sia della tanto bistrattata scuola americana, sia di quella inglese sono parecchio più ricchi e allo stesso tempo più “hands on” dei nostri). Se avesse avuto problemi di inglese non avrebbe neanche potuto capire e memorizzare quello che c’era scritto.
Detto ciò sappi che, almeno alla medie, al Marymount per l’inglese (ma non per le scienze, per geography e altre materie in inglese) il gruppo classe (ci sono 3 sezioni) viene riarticolato in 4 gruppi per livello di inglese, dall’intermediate all’advanced. Ovviamente anche i bambini dell’intermediate parlano correntemente inglese, ma quelli dei gruppi advanced sono proprio bilingui, sia pur ognuno a modo suo.
Mia figlia fa la II media e l’anno della sua prima media sono arrivati bambini nuovi, ma venivano praticamente tutti da scuole internazionali (e semmai rischiavano di rimanere indietro sull’analisi logica o sul latino).
Il punto è che probabilmente le tue figlie rischiano di non essere accettate perché il loro livello di inglese non è sufficiente, salvo che non siano studentesse di enorme talento, poiché credo che le persone molto intelligenti, motivate e studiose siano capaci un po’ di tutto.
Ma non voglio dissuaderti: potrei sbagliarmi io oppure potresti essere in tempo per integrare le 3 ore di inglese ‘didattico’ con qualcosa di più coinvolgente, che dia loro piena capacità di capire a parlare (i fondamenti della comunicazione), al di là di definire cosa è il genitivo sassone (e altre questioni tipiche dell’approccio grammaticale alla lingua 2).
La tua domanda è però fatta con tempismo: proprio tra qualche giorno (il 18?) c’è l’open day per le nuove famiglie. Sul sito http://www.marymount.it puoi scaricare il modulo e prenotarti. E’ un’occasione in cui visitare la scuola ma anche parlare con allievi delle medie (forse ti capiterà mia figlia…chi lo sa!) e con i dirigenti scolastici e farti un’idea di persona.
Ovviamente poi se hai qualche quesito specifico sono qui.
Elisabetta
(www.educazioneglobale.com)
Ti ringrazio molto per le informazioni e i consigli, erano proprio ciò che cercavo. Per quanto riguarda l’open day, è rivolto a tutte le nuove famiglie interessate all’Iscrizione per l’Anno Scolastico 2014/2015, mentre io sarei interessata all’anno scolastico 2016/2017. Mi sembra di aver capito che prima essere accettati i ragazzi debbano sostenere una prova scritta/orale di inglese?
Per Giuliana: secondo me agli open day è sempre meglio andare con molto anticipo come ho scritto qui http://www.educazioneglobale.com/2013/11/scuole-e-tempo-di-open-day/
Quanto all’esame penso che ci sia, ma avendo figli già bilingui non ne so nulla. Ti suggerisco di chiamare la scuola, il numero lo trovi sul sito, e parlare con l’admission office (le info sono nel sito nella parte ‘iscrizioni’).
Elisabetta C.
Buonasera, qualcuno mi può indicare un asilo nido bilingue in zona Giustiniana/ Cassia? Grazie in anticipo
Salve a tutti,
Qualcuno potrebbe darmi un feedback su materna di Scuola Svizzera di Roma (in via Malpighi)? Vorrei iscrivere la mia bambina a tre anni; né io né suo padre parliamo tedesco. Qualcuno ha avuto esperienza al riguardo?
Grazie,
Viktoria
Ciao a tutti,
sono Serena ed ho una figlia di quasi 2 anni, comincio dunque a guardarmi intorno per la scuola d’infanzia.
Noi genitori siamo italiani, con una grande passione per le lingue (in particolare quella inglese e portoghese), ed il nostro obiettivo è fornire alla bimba uno strumento che le permetta di non avere barriere.
Ho letto molti post sulle scuole internazionali e bilingue e abbiamo fatto anche un’attenta ricerca…
Premesso che non possiamo pagare i costi di una scuola internazionale, l’unica struttura per noi accessibile in termini di retta (e di orari, fino alle 1730 con le varie attività in aggiunta).. sembra essere la Petranova.
Siamo andati a visitarla e si vende molto bene, però a parte l’aspetto religioso (abbastanza soggettivo) non ci convince fino in fondo la scuola di genere a partire dalla primaria.
Voi che ne pensate? ne avete esperienza?
Oppure, mi è sfuggita una scuola nelle zone di Roma comprese tra Prati e Parioli, che non costi un occhio della testa e che potete consigliare?
grazie per la vostra collaborazione!
Serena
Salve a tutti,
vorrei iscrivere dal prossimo anno il mio bimbo – 18 mesi – ad un asilo bilingue (>90% tempo inglese) e fargli frequentare tutto il periodo pre-scuola. Per la scuola opteremmo poi per una scuola “tradizionale”…qualcuno ha avuto esperienze simili? il dubbio è che venga perso il bilinguismo acquisito all’asilo..
M.