Come dicevo, sono partita con l’idea di scrivere un post di lode alla lode, ed eccoci qui invece con dei post di considerazioni sulla lode. Procediamo con ordine:
- Cos’e’ la Lode
- Pro e Contro della Lode
- Come Motivare in modo efficace
Cos’e’ la Lode
Sembra una domanda retorica e pretestuosa, ma aspettate un attimo e non saltate a conclusioni affrettate, a volte diamo tante cose per scontate senza rendercene conto.
Lodare un bambino e’ una cosa molto spontanea nella nostra societa’, ma non pensiamo che sia cosi’ in tutte le societa’, anzi anche nelle societa’ occidentali fino a poco tempo fa lodare un bambino era considerato un modo per viziarlo.
Quando un bambino fa una cosa “bella” o “giusta” glielo facciamo notare, lo premiamo con la nostra approvazione, ci rallegriamo del suo successo e condividiamo con lui e con gli altri la nostra gioia. Lo facciamo perche’ siamo sinceramente felici di cio’ che il bambino ha fatto, e perche’ vogliamo che anche lui ne sia felice, cosi’, pensiamo, associera’ a questa azione il sentimento positivo di essere lodato e sara’ portato a rifarla.
Cos’e’ invece la punizione? L’esatto contrario. Prendiamo il passaggio di sopra e sostituiamo poche parole.
Quando un bambino fa una cosa “brutta” o “sbagliata” glielo facciamo notare, lo puniamo con la nostra disapprovazione, ci rammarichiamo del suo insuccesso e condividiamo con lui e con gli altri il nostro rammarico. Lo facciamo perche’ siamo sinceramente scontenti di cio’ che il bambino ha fatto, e perche’ vogliamo che anche lui ne sia scontento, cosi’, pensiamo, associera’ a questa azione il sentimento negativo di essere punito e non sara’ portato a rifarla.
Non so voi , ma io a questa cosa non ci avevo mai pensato. Io personalmente sono contraria ai metodi punitivi, ma anche ai bambini viziati, quindi cerco di trovare la via di mezzo che mi permetta di stabilire delle regole e insegnare a mio figlio cosa e’ bene e cosa e’ male ricorrendo a misure punitive molto lievi (la thinking chair) e mai a punizioni fisiche, e usando invece la lode a profusione per incoraggiare i comportamenti positivi, che vanno dal condividere un giocattolo al dire il nome di determinate cose in Inglese.
Pero’ questa considerazione mi ha fatto riflettere. Se la lode e la punizione sono due facce della stessa medaglia, cosa mi fa pensare che una funzioni e l’altra no? Non sara’ che invece innescano lo stesso tipo di reazione?
Prima di andare avanti faccio pero’ una precisazione. Queste riflessioni non sono farina del mio sacco, o meglio sono le riflessioni che io faccio alla luce degli insegnamenti di ben altre menti, nello specifico Thomas Gordon e Maria Montessori (tanto per semplificare la lista).
Thomas Gordon era uno psicologo americano che sviluppo’ un modello per gestire le relazioni basato sulla comunicazione, alcuni degli approcci da lui inizialmente proposti sono oggi alla base di tutte le tecniche di comunicazione utilizzate nei contesti piu’ disparati, anche e soprattutto in contesti professionali (ora mi rendo conto quanto Gordon ci sia alla base di tanti corsi di comunicazione che ho avuto modo di fare nella mia vita precedente). Il punto interessante pero’ e’ che Gordon e’ partito lavorando sulla famiglia e cercando delle tecniche per migliorare la comunicazione tra genitori e figli, ha sviluppato dei corsi di Parent Effectiveness Training e pubblicato un libro, Parent Effectiveness Training, che ha venduto milioni di copie. Le stesse tecniche sono state poi esportate ed applicate in ambiti professionali, tipo comunicazione aziendale, team management, etc. Infine Gordon e’ stato candidate 3 volte al premio Nobel per la Pace. Preciso che il concetto di Parent Effectiveness Training anche a me lascia un po’ perplessa. Qualche consiglio lo accetto volentieri, ma il concetto che ci si possa ( o debba) iscrivere ad un corso per diventare buoni genitori, ecco mi sa molto da americanata. Ed e’ fuori di dubbio che col tempo PET sia diventato un business non indifferente. Comunque e’ anche fuori di dubbio che Gordon abbia avuto delle intuizioni molto brillanti e molto potenti, che possono avere un impatto tremendo sul nostro successo sia come genitori che come professionisti, qualsiasi cosa facciamo, perche’ in fondo tutto si basa sulle relazioni con gli altri e sulla comunicazione. Quindi io credo che valga la pena di esplorare un po’ queste idee e vedere se e come e quando e perche’ possono servirci nella nostra vita quotidiana.
Il secondo riferimento e’ Maria Montessori. La Montessori ha rivoluzionato la pedagogia mettendo il bambino , con le sue capacita’ e le sue esigenze al centro del processo pedagogico, e al tempo stesso creando lebasi per l’osservazione scientifica dei metodi pedagogici. Il metodo Montessori e’ centrato sull’importanza della liberta’ dell’allievo ( un concetto certo innovativo agli inizi del XX secolo). La liberta’ e’ sia strumento essenziale per sviluppare ed esprimere la creativita’ dei bambini, sia (in modo meno scontato) per far emergere l’auto regolazione e, quindi, la disciplina.
Trovo molto interessante, e soprattutto confortante, che le posizioni di Gordon e della Montessori siano molto vicine.
Il preambolo e’ stato molto lungo, ma lo ritengo importante. Perche’ il tema e’ veramente delicato e centrale, o, parafrasando un’espressione anglosassone un po’ contorta ma convincente, non e’ possibile sopravvalutare l’importanza del ruolo della lode/punizione ( o misure alternative) nella relazione genitori e figli in generale e nell’educazione bilingue in particolare.
Quindi in sostanza cos’hanno in comune lode e punizione? Che sono strumenti di controllo esterno, ossia metodi per far si’ che ad una certa azione del genitore corrisponda una certa azione del bambino. Nei prossimi post guarderemo meglio ai meccanismi della lode e della punizione per cercare di capire come usarli in maniera efficace, potrai riceverli automaticamente via email.
BILINGUISMO IN AZIONE
Faccio una premessa, ancora! per chi ancora non se ne fosse accorto su questo blog troverete piu’ domande che risposte. Spunti di riflessione piuttosto che ricette. Per due motivi: 1) questo blog e’ un percorso, che io faccio con voi, non il racconto di un’esperienza fatta e finita, ossia io stessa uso il blog per trovare le mie risposte ma non le ho pronte e confezionate, 2) dove pure io avessi trovate delle risposte che vadano bene per me, queste sarebbero le MIE risposte alle MIE domande, la vostra famiglia non e’ la mia e voi non siete me, quindi ognuno dovra’ trovare la sua risposta, se avra’ la pazienza di cercarla.
Quindi il compito di oggi e’ un invito alla riflessione sui meccanismi della Lode, in attesa che ritorniamo sull’argomento col prossimo paio di post.
Ti e’ mai successo di essere lodato e:
- Provare un senso di fastidio o imbarazzo?
- Sentirti preso in giro?
- Non creder alla lode?
- Pensare che la persona che ti ha lodato deve avere dei parametri di riferimento davvero bassi?
- Sentirti in obbligo di fare piu’ di quanto senti di poter fare?
- Sentirti manipolato?
- Sentirti giustificato a non fare ulteriori sforzi visto che cio’ che gia’ fai va cosi’ bene?
Se la risposta ad almeno una di queste domande e’ si’ hai scoperto che forse la lode non e’ uno strumento per tutte le occasioni. Il punto e’ capire se come e quando e’ effettivamente utile, per te e nella tua famiglia. Ci ritorneremo. Per ricevere automaticamente via email gli altri post su questo tema clicca qui.
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