Ho pensato di scrivere a BPG per condividere la mia esperienza nell’eventualita’ possa essere d’aiuto/ incoraggiamento a chi si trova nella situazione di dover/voler emigrare in Svizzera con figli in eta’ scolare, ma anche perche’ credo possa essere interessante per le famiglie alle prese con l’educazione plurilingue conoscere il metodo educativo di un paes plurilingue-per-definizione come la Svizzera.
Mi presento: mi chiamo Eleonora, sono italiana, mio marito e’ svedese, siamo genitori di tre bambini di 4,7,2 anni e da poco piu’ di un mese abbiamo realizzato il nostro sogno di trasferirci in Svizzera (nel canton Zurigo) dopo aver vissuto per 7 anni a Madrid.
In questo momento ci troviamo nella condizione di far convivere piu’ o meno attivamente 6 lingue: italiano, svedese, retroromanzo lombardo e castigliano in famiglia; tedesco e Schwyzerdutsch zurighese nella vita quotidiana, in piu’ ci attendono nell’imminente futuro scolastico inglese e francese.
Siamo partiti i primi di dicembre con alle spalle un misero A2 di tedesco (io e mio marito), qualche ora di Spielgruppe per i bambini e non poche inquietudini per come si sarebbe inserita e adattata alla nuova situazione la nostra bimba piu’ grande: si trattava di cambiare nazione, clima, scuola, compagni … tutto in una volta sola e in un’ eta’ piu’ delicata rispetto ai fratellini. Ma la preoccupazione piu’ grande era il dover inserire altre due nuove lingue in una situazione linguistica gia’ piuttosto complessa.
La scuola primaria statale svizzera ci ha accolti con inimmaginabile cortesia e -neanche dirlo- un’organizzazione eccellente sia da un punto di vista burocratico che umano.
Nel nostro cantone la lingua piu’ usata (dialetto, per essere pignoli) e’ lo Schwyzerdütsch, ma la lingua ufficiale e quella in cui vengono impartite le lezioni a scuola e’ il tedesco standard (Hochdeutsch).
Il sistema di inserimento scolastico per bambini di 6/7 anni che non parlano tedesco (per i piu’ grandi esiste un metodo differente) funziona cosi’: la scuola organizza delle lezioni di tedesco standard integrate al normale programma scolastico dette DAZ (Deutsch als Zweitsprache: tedesco come seconda lingua) in cui i nuovi alunni imparano, con altri bambini nella loro situazione, attraverso il gioco, il lavoro manuale, il canto alternati a lezioni tradizionali, i primi rudimenti della nuova lingua per muoversi autonomamente nell’ambiente scolastico (per esempio imparano il linguaggio della matematica e della geometria, i nomi dei colori e del materiale scolastico, i verbi piu’ frequentemente usati dall’ insegnante ma anche un po’ di galateo svizzero: come salutare un adulto o un bambino, come ringraziare e chiedere scusa…)
Il corso, nella fase intensiva, e’ costituito da sei ore di lezione alla settimana e si protrae, diminuendo di volta in volta le ore di lezione, fino a che il bambino non sia ”pronto” per seguire le normali lezioni in tedesco standard ( i tempi, dipendendo da molteplici fattori, differiscono da bambino a bambino, ma di solito ci vogliono 1/2 anni scolastici).
I genitori vengono supportati con colloqui periodici e molto materiale informativo -in tedesco e nella lingua madre delle famiglie- sui vantaggi e l’importanza dell’ educazione bilingue con molti consigli pratici sui metodi per favorire il bilinguismo dei figli (in realta’ niente che non sia gia’ stato detto e ridetto su Bilingue Per Gioco :-))
Tanto per citarne alcuni:
-Mantenere coerenza linguistica (evitare di mescolare la lingua madre con il tedesco).
-Mantenere fermezza e coerenza anche durante le crisi del bambino (capita spesso che in alcune fasi avvenga un rifiuto della lingua materna a favore del tedesco).
-Utilizzare solo e sempre la propria lingua-emozionale (evitare di parlare tedesco con i propri bambini sperando di facilitare la loro l’integrazione).
-Favorire contatti con bambini di madrelingua tedesca.
-Coltivare la lingua madre del bambino attraverso libri, viaggi, racconti ma soprattutto attraverso il contatto con amici e famigliari: rafforzare la sua identita’ culturale facilita la comprensione della cultura ospitante (e quindi l’integrazione) inoltre piu’ il bambino padroneggia grammatica, lessico e capacita’ comunicativa nella lingua madre piu’ gli sara’ facile imparare altre lingue.
-Dare il buon esempio al bambino studiando e dimostrando interesse per il tedesco e la cultura ospitante.
(…)
Come integrazione dell’insegnamento nella scuola primaria, dentro le stesse mura scolastiche, vengono offerti corsi di lingua e cultura del paese d’origine detti HSK ( Heimatlicher Sprache und Kultur, organizzate da ambasciate, consolati o privati del paese d’ origine) siccome, cito letteralmente:
‘‘ lo sviluppo delle competenze interculturali e del plurilinguismo costituisce uno dei compiti essenziali della scuola (svizzera! n.d.a.)”
Questi corsi solo in alcuni casi (come nel nostro che abbiamo scelto lo svedese, evidentemente una lingua poco richiesta nella nostra sede) sono a pagamento, ma nella maggior parte dei casi sono gratuiti (e’, per esempio, il caso dell’italiano). Le lezioni, per il primo anno, sono di un’ ora una volta alla settimana, fino ad arrivare negli anni successivi a 3/4 ore settimanali.
Per i colloqui genitori-insegnanti, in caso di necessita’ (remota visto che qui una persona mediamente educata parla fluentemente almeno 4/5 lingue) viene messo a disposizione un interprete ufficiale ma l’apprendimento del tedesco viene caldamente e costantemente promosso dal personale scolastico soprattutto per i genitori che intendono vivere stabilmente in Svizzera, meno ovvio di quanto si possa pensare: data l’altissima e variegata presenza di immigranti e’ molto facile isolarsi in realta’ culturali parallele la’ dove non si abbia un interesse particolare per la realta’ culturale svizzera. Inoltre, siccome e’ molto facile interagire con altre lingue, imparare il tedesco non e’ una vera e propria necessita’ pratica.
L’offerta di corsi di tedesco per adulti in citta’ e’ comunque ampissima, addirittura vi sono corsi per mamme con bambini.
Per il resto, la scuola primaria svizzera e’ quanto di piu’ vicino al mio ideale possa esistere perche‘:
-C’e’ un’ insegnante di riferimento per le materie base (matematica, tedesco) piu’ altre quattro insegnanti per materie piu’ specifiche (religione e cultura, educazione civica e ambientale, scienze, sport, arte, musica )
– Fornisce tutti i materiali scolastici di ottima qualita’: strumenti di lavoro, libri di testo ( eredita’ degli anni precedenti e che verranno utilizzati negli anni successivi da altri studenti) quaderni, cartellette, cancelleria e una scatola di Carand’ache in metallo per ogni bambino (!) con la conseguente educazione alla responsabilita’ e al rispetto dei materiali.
–Assiste attivamente i genitori nell’educazione plurilingue in modo credibile visto che gli stessi insegnanti sono bilingui.
– I bambini ci vanno da soli fin dall’asilo e a piedi (questo dice moltissimo sul contributo della societa’ all’educazione e protezione dei bambini, e sul grado di civilta’ degli automobilisti!)
– Promuove uno stile di vita sano e naturale attraverso ateliers e workshops (educazione alimentare, igiene dentale, gite nel bosco, sport tre volte alla settimana…)
– Educa al piacere della cultura e della lettura con visite settimanali alla biblioteca scolastica e periodiche a teatro, sale concerto …
– Le infrastrutture sono eccellenti: (la scuola assegnata alla nostra bambina per esempio, e’ un edificio dell’ 800 confinante con una foresta, perfettamente mantenuto con aule enormi, luminose con ampi banchi di legno regolabili).
e soprattutto mi piace perche’, citando il regista Carlos Iglesias, la scuola svizzera insegna che
”lo que’ es de todos es más mío que lo mío”
Una frase fatta che sa di idealismo patetico se ci si limita alle parole ma l’essenza di un eccezionale ed evoluto stile di vita se tradotta in una realta’ tangibile condivisa e costruita da tutti.
Grazie per aver creato questa preziosa risorsa per condividere esperienze e scambiare informazioni!
Un saluto,
Eleonora
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Immagine di franciscoantunes
nicolettaS says
38 anni, figlia di emigranti italiano/spagnola, sono cresciuta trilingue/quadrilingue in una realtà che come hai ben descritto da sempre cerca di considerare gli immigrati e gli stranieri una ricchezza e che cerca di favorirne l’inserimento in ogni modo, partendo soprattutto dalla scuola. Molte delle cose che tu hai descritte le ho vissute personalmente, molte sono migliorate (es. l’inserimento linguistico di Hochdeutsch) ma lo spirito mi sembra sempre lo stesso. Difficile per me vedere la scuola italiana di oggi, vedere mia figlia e pensare che se imparerà una lingua sarà solo per merito della famiglia e non della scuola.
Ornela says
ci dovremmo trasferire in svizzera mamma papa e 2 figli di 2 e 7 anni. siamo tutelanti riguardo l’accoglienza e l’inserimento. la scuola del bimbo grande, le lingua, gli amici tante le perplessità. la vita sociale degli adulti, amici per i genitori? cosa mi potete dire?
Eleonora says
Bé nel post c‘è già qualche spunto no? 🙂
in bocca al lupo
E.
Marilena says
La Svizzera e’ sempre stato il mio sogno anche. Invece sono finita negli USA. Volevo fare una domanda sulle scuole. Nonostante tutti i problemi che le scuole negli USA hanno io trovo che siano molto creative e non si tende a memorizzare soltanto tante nozioni ma si cerca di far comprendere i concetti studiati facendo tanti diversi progetti e ricerche. Come sono le scuole svizzere sotto questo punto di vista? Si studia soltanto per superare un esame o si usa la creativita’?
Grazie
Paola HMM says
Grazie Eleonora di aver voluto condividere questa tua esperienza per me davvero molto utile.
Mi chiamo Paola, sono italiana e mamma di un bimbo di quasi 5 anni, monolingue. Da giugno ci trasferiremo a Zurigo e il mio piccolo inizierà la scuola pubblica lì.
Le tue parole mi hanno molto rassicurato. Avevo avuto già molte rassicurazioni dai responsabili scolastici zurighesi che abbiamo contattato. Sono stati molto disponibili, competenti e ci hanno fornito ogni tipo di informazione e chiarimento, ma l’esperienza di una mamma che è già passata da questa esperienza è tutt’altra cosa.
Qui parli del sistema di inserimento per un bimbo un po’ più grande del mio, che ad agosto verrà inserito nel 1° anno del Kindergarden. Che tu sappia la metodologia è uguale?
Un caro saluto e grazie ancora
Paola
Eleonora says
Ciao, mi chiamo Eleonora anch’io, mi trovo nelle tue stesse condizioni solo che io mi trasferirò vicino Basilea….ho tantissime paure, in particolare per il mio bambino che compie 6 anni a giugno. Mi piacerebbe confrontarmi con te…ci sei su facebook?
Eleonora says
Ciao! Su FB non ci sono, ma se ti va e se per Letizia va bene possiamo confrontarci qui: magari puo’ essere utile anche per altre mamme. Capisco bene le tue ”paure”: un cambiamento radicale per un bambino di 6 anni (e, diciamolo: anche per un 30enne!!!) e’ uno schock, ma l’ altissima qualita’ della vita qui (poi, ok, tutto e’ relativo ;-)) ripaga qualsiasi sacrificio e qualsiasi piccola/grande frustrazione iniziale. E’ un luogo comune ma un dato di fatto: i bambini si adattano con estrema facilita’ alle nuove situazioni, il percorso e’ in salita (soprattutto per la lingua), ci sono momenti di alti e bassi (ancora oggi, dopo quasi 6 mesi :-S), ma ogni giorno e’ un progresso, i bambini a quest’ eta’ ne sono consapevoli e acquistano una grande sicurezza in loro stessi. Poi calcola che se tuo figlio iniziera’ la scuola ad agosto sara’ un’ esperienza nuova anche per tutti i suoi compagni: partiranno da una situazione comune a tutti (lingua a parte), molto meglio che iniziare ad anno gia’ avviato con relazioni interne gia’ stabilite…
Se hai bisogno sono qui 🙂
Claudia says
Ciao Eleonora! Leggo il tuo post solo ora in quanto io e la mia famiglia stiamo valutando opportunità lavorative in Svizzera (Saint Moritz). Viviamo a Dubai da 7 anni ed il mio bambino più grande ha 12 anni, il più piccolo ha solo 4 mesi. La mia più grande preoccupazione è l’ibserimento alla scuola secondaria di mio figlio, che parla fluentemente inglese ed italiano. Quando ci siamo trasferiti a Dubai per lui l’adattamento a scuola è stato abbastanza difficile in quanto non parlava in inglese. In 6 mesi la situazione è migliorata incredibilmente e si trova molto bene ora.
Sebbene sia riuscito bene la prima volta, vorrei evitargli nuovamente uno shock e lo stress di trovarsi in una scuola nella quale si parla un’altra lingua. Ho fatto un po’ di ricerche ma purtroppo le IB schools che ho trovato hanno delle rette esorbitanti 🙁
Sapresti indicarmi che tipo di inserimento viene fatto per bambini alla scuola secondaria che non parlano in tedesco?
Grazie in anticipo!
Claudia
CLaudia says
Ciao Eleonora,
ho visto che voi qualche anno fa vi siete trasferiti a Basilea, mio marito ha ricevuto una interessante proposta di lavoro e lo stiamo valutando .
ho una figlia che avrà 6 anni a maggio . e ti volevo chiedere come vi trovate e come si è trovato tuo figlio poi ?
ho visot che c’è una scuola bilingue a Basilea, putroppo privata .
Grazie in ogni caso
Eleonora says
Ciao, Claudia!
Io sono a Zurigo non a Basilea.
I miei bambini piccoli si sono trovati molto bene, la grande (che aveva 6 anni quando ci siamo trasferiti) ha avuto più difficoltà. Ora ne ha 11 e si trova benissimo.
In bocca al lupo
E.
CLAUDIA says
Ciao Eleonora,
grazie della risposta. ti volevo chiedere tua figlia ha iniziato direttamente la prima elementare a Zurigo in una scuoal pubblica ? ci è voluto molto con la lingua e l’intergrazione ?grazie ancora e speriamo che vada tutto bene .
donatella says
ciao ragazze… anch’io a giugno spero di trasferirmi in svizzera…a basilea come claudia…io ho una ragazzina di 12 anni e uno bimbo di 13 mesi …mio marito è nato a basile da madre svizzera ma è cresciuto in sicilia …vi ringrazio per i consigli ! ne ho tanto bisogno..
Eleonora says
Grazie a Letizia e a tutte per l’ interesse:-)
@Nicoletta
E’ rassicurante sentire il punto di vista di un adulto che ha vissuto sulla propria pelle quello che ora stiamo vivendo come bella toria ma-comunque- sperimentazione pura. Grazie 🙂
@Marilena
Ho l’impressione che sia una scuola molto equilibrata da questo punto di vista. Io ho solo la scuola svedese e quella spagnola come riferimenti: la prima molto ”hippie” e rilassata, la seconda molto nozionistica, ecco, quella svizzera prende il meglio dei due metodi: si canta, si disegna, si fa molta manualita’, si usa il corpo per imparare pero’ si impara davvero: si hanno compiti, voti, obbiettivi non solo a misura di individuo. (questo anche perche’ la selezione tra chi accede all’ universita’ e chi all’ universita’ professionale si fa molto presto e si hanno bisogno dati oggettivi)
@Paola
Purtroppo non ho info di prima mano siccome anche il mio secondo bimbo ad agosto iniziera’ il Kindergarten pubblico (per ora frequenta uno Spieglgruppe steineriano dove parlano soprattutto Züridutsch, ma l’eta’ -lo vedo rispetto alla sorella grande- aiuta davvero moltissimo in fatto di integrazione e apprendimento… c’e’ da star tranquille ;-))
La scorsa settimana nel nostro comune c’e’ stata la riunione scuola-genitori dei nuovi iscritti di Primarschule e Kindergarten e hanno presentato un po’ la filosofia educativa e organizzativa cantonale. Credo si tratti piu’ o meno di cio’ che ti ha detto il personale scolastico, ma se ti interessa posso mandarti il testo della presentazione (un po’ schematico siccome era didascalico a supporto di immagini, in ES o DE).
un grande in bocca al lupo …e vedrai che meraviglia 😀
un saluto a tutte
E.
Paola HMM says
Ciao Eleonora,
le tue parole mi rassicurano parecchio. 😀
E’ bello sapere che ci sono genitori che come noi stanno vivendo la stessa esperienza.
Mi piacerebbe leggere il testo della presentazione. Se per te non è un problema puoi inviarmelo via mail?
Nel nostro comune l’incontro ufficiale con le insegnanti e la visita alla scuola sono previste per giugno. Non vedo l’ora! 😀
Spero che scriverai ancora della tua esperienza e della vostra “avventura svizzera”. Questo confronto è davvero tanto utile. Ringrazio BPG per questo.
Grazie di cuore
Paola
Valeria says
Ciao Eleonora
ti ringrazio anche io della tua testimonianza.
E’ stato appena proposto a mio marito di trasferirsi durante il prossimo anno a Neuchatel o Losanna ed è molto probabile che lo faremo.
Noi abbiamo due bimbi piccoli e l’integrazione sarà -nel caso- sicuramente più facile (2,5 anni, 9 mesi), ciònonostante dal punto di vista delle lingue mi sono subito venute almeno due preoccupazioni:
– la prima è su come far ottenere ai bimbi una buona padronanza in lettura/scrittura dell’italiano, utile nel caso dovessimo poi rientrare in italia nel medio termine…. Anche grazie alla tua testimonianza ho così verificato che anche nei cantoni francesi il consolato italiano organizza corsi di cultura italiana (due ore al giorno dai 6/7 anni) presso le scuole. La frequentazione costante dei corsi dà diritto a rendere il titolo di studio svizzero elementare/medio equivalente a uno italiano. Mi piacerebbe sapere da eventuali mamme i cui figli li hanno frequentati se sono corsi efficaci e ben strutturati!
– la seconda riguarda il progetto di ‘bilinguismo’ inglese non madrelingua che abbiamo iniziato in famiglia da 4 mesi, proprio grazia a Letizia e al suo sito. Proprio in un momento in cui finalmente il più grande accetta il mio l’inglese e inizia addirittura a produrlo, e il più piccolo inoltre è seguito da una babysitter canadese 6 ore al giorno, per cui io ero sempre più convinta e contenta… l’idea di questo trasferimento mi scatena di nuovo dubbi: ora io stessa dovrò dedicarmi al francese per poter trovare lavoro, i bambini saranno poi presto esposti a francese e in seconda battuta al tedesco, farmi carico dell’inglese in svizzera e da “non native” mi sembra tutto un’altro paio di maniche rispetto a qui, senza contare poi, il rischio che i bimbi non apprendano bene l’italiano dal solo contatto con il padre. (by the way, Eleonora, come sta andando con lo Svedese dei vostri bimbi?). Qualcuno ha avuto esperienze simili? Letizia (se posso), cosa pensi, si può provare a continuare a parlare l’inglese o così metto a rischio l’italiano (e quindi sarebbe decisamente meglio trovare strade alternative tipo scuola privata bilingue inglese francese o ragazza alla pari inglese). E se invece dovessi optare per smettere di parlare in inglese, meglio farlo subito piuttosto che quando ci trasferiamo che magari sarà fra un anno, così almeno il piccolino non rimane traumatizzato dal cambio? (leggevo che i cambi di lingua della mamma nei primi 3 anni di vita sarebbero da evitare)
Eleonora says
Ciao!
Bella Losanna!!!! Sicuramente sara’ piu’ semplice per i bambini imparare una lingua latina.
Per cio’ che riguarda la lettura e la scrittura in italiano, non essendo un’ esperta, posso solo raccontarti la mia esperienza, sperando di non essere fraintesa o scambiata per quella tipologia genitoriale competitiva e auto-glorificante che detesto:
i miei bambini hanno iniziato a leggere e scrivere parole, frasi e piccoli testi in stampatello maiuscolo e minuscolo in svedese, spagnolo, italiano a 4 anni. Con la prima, a causa di un linguaggio che tardava a partire, utilizzando il metodo Domann fallito dopo pochi mesi a causa dell’amore per le lettere singole che la bimba dimostrava. Il secondo ha imparato ”da solo” (giocando con la sorella, giocando con dei m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-i giochi della TV statale svedese), in entrambi i casi con un grande e costante lavoro di stimolazione creativa e grafica in casa (che continua tutt’oggi). Quello della lettura precoce e’ un metodo che sento di consigliare perche’ linguaggio e lettura+ lingue si sviluppano parallelamente e in modo molto naturale.
Il ”problema” e’ la costanza: noto infatti che leggere nelle 4 lingue non e’ sufficiente, ora per esempio la grande lavorando molto a scuola scrive perfettamente il tedesco ma in italiano acquisisce nuovi ”errori” tipici (le doppie, gli-sc-sch …) ma con un po’ di allenamento in casa recupera subito. Si insomma, ci vuole un grande investimento di tempo e pazienza 🙂
Lo svedese per ora lo manteniamo scrivendo tante care vecchie lettere cartacee (qui in CH la posta e’ spettacolare!!!) a zii, cugini, nonna, parlando al telefono e passando l’estate in Svezia, ad agosto iniziera’ il corso ufficiale e stiamo a vedere 🙂
Per il tuo progetto plurilingue non sono in grado di consigliarti (io l’inglese nemmeno lo parlo :-D) ma per il resto mi sento di tranquillizzarti: i tuoi bimbi sono ancora piccoli, quando inizieranno a parlare sara’ tutto piu’ semplice e naturale, informarsi e’ giusto e doveroso, ma l’intuizione che si sviluppa ”sul campo” sapra’ guidarti al meglio!
In bocca al lupo per la vostra nuova avventura, se hai bisogno sono qui.
Eleonora
Valeria says
Eleonora,
sono ricapitata su questo post e ho riletto il mio vecchio intervento di più di due anni fa, che non ricordavo nemmemo 🙂 Grazie per la il tuo in bocca al lupo. E alla fine, come dici tu, vivendo sul campo mi sono lasciat guidare dall’intuizione!
Ci siamo trasferiti a Losanna da un anno e mezzo e ci troviamo molto bene.
I nostri bimbi (ora 4 e 3 anni), pur andando all’asilo tutti i giorni, hanno ancora un italiano predominante (fra di loro e in nostra presenza parlano solo quello). Stanno acquisendo il francese abbastanza lentamente (a detta delle insegnanti), ma non mi preoccupo, so che presto il trend si invertirà (e comunque hanno già l’accento migliore di noi genitori eh eh).
Nel frattempo, vedendo che i bambini per ora reggono con l’italiano, non ho abbandonato il progetto inglese, ma l’ho ridimensionato (io parlo una settimana inglese una in italiano. tv in inglese. papà in italiano). Quando posso cerco babysitter che parlino inglese.
Anche se non previsto, i bimbi hanno avuto una babysitter spagnola per 9 mesi (non l’abbiamo scelta per la lingua ma era bravissima coi bimbi!) e hanno imparato persino un bel po’ di spagnolo (capivano tutto e producevano frasi complete)
Dato che il sistema scolastico svizzero è cantonale (solo recentemente si sta cercando di ‘armonizzarlo’ per renderlo più omogeneo), fra un paio di anni quando il maggiore inizia le elementari passerò a scrivere qualcosa sul Vaud!
Valeria
Giada says
Ciao valeria! Ho letto i vostri scambi di opinioni sulla svizzera e ti scrivo perché questo tuo reply è recente. Io, mio marito e i nostri due bimbi ci trasferiremo a ginevra il prossimo anno ( in realtà mio marito a gennaio 2014 e noi a giugno, terminato l’asilo)
Mio figlio compirà 5 anni a febbraio 2014 e cercavo informazioni sulla scuola perché sono molto spaventata dal fatto che si ritroverà in un luogo nuovo con una lingua nuova. E inoltre no so se dovrà cominciare la prima elementare o continuare con l’ultimo anno di asilo.
Sicuramente sarà più difficile per me che per lui ma se hai tempo e voglia ti va di raccontarmi qualcosa in più?! Ho anche una bimba di un anno e cercavo informazioni su asili nido ma sono un po’ diffidente.
Grazie fin d’ora
Giada
Valeria says
Ciao Giada,
anche noi ci siamo trasferiti in due tempi (mio marito a Ottobre e tutta la famiglia dopo sei mesi ad Aprile). Piena di dubbi. non ho fatto terminare al maggiore il primo anno di scuola materna in Italia, per potergli far fare due mesi di asilo in francese, e direi che nonostante la strana scelta è andata bene così (a mio figlio per varie circostanze piaceva più l’asilo qui che la materna in italia e si è adattato prestissimo). Giusto per dire che a volte quando sono bimbi piccoli ci si preoccupa di certe cose e poi in realtà non era il caso.
Non farti spaventare dal fattore lingua straniera, come hai detto tu sarà più difficile per te che per i bimbi. In più Ginevra è piena di espatriati e sono bene attrezzati, lì è la normalità 🙂 Il peggio che può succedere è che a un certo punto suggeriscano a tuo figlio di ripetere l’anno, cosa che qui peraltro non ha connotazioni negative. Nel mio caso specifico, per esempio i miei bimbi sono particolarmente lenti a imparare il francese, dopo un anno e mezzo, il più piccolo si ostina a parlare in italiano all’asilo ad esempio. Pur avendo frequentato parecchio tempo senza capire, andavano volentieri, perchè evidentemente era una buona struttura. (e qui gli svizzeri si pregiano di sostenere che le scuole pubbliche sono tutte mediamente buone). Adesso capiscono bene e hanno già una pronuncia quasi perfetta anche se parlano poco, so che è solo una questione di tempo. Per assurdo sono persino contenta che vadano lenti col francese, perchè vuol dire che l’italiano (e l’inglese) tengono duro e non scompaiono!
Anche Ginevra aderisce ad Harmos. La scuola è obbligatoria dai 4 anni, non c’è più la “materna” (fino a poco tempo fa erano i due primi anni di scuola a partire da 4 anni, si chiamavano “enfantine” e non erano obbligatori), ora ci sono 8 anni di elementari dai 4 anni ai 12, divisi in due cicli di 4 anni.
Il tuo bimbo quindi entrerebbe a fine Agosto 2014 nella seconda “primaria”. La prima e la seconda primaria normalmente sono insieme in gruppo (stessa classe e insegnanti). Alla fine della seconda primaria i bimbi devono saper riconoscere le lettere e i numeri, anche se sento dire che la maggior parte sa già leggere (quindi eventualmente se vedessi difficoltà da quel punto di vista, puoi cercare di integrare a casa). In terza primaria le classi vengono ancora riformate -che io sappia – (eredità di quando c’era la materna ed è una buona opportunità per la socializzazione, visto che tuo figlio entrerebbe adesso in una classe già formata e potrebbe non farsi amici il primo anno)
Ho trovato questo sito che dovrebbe esserti utile: http://www.ge.ch/enseignement_public/
Per gli asili è un po’ difficile qui, lunghe liste d’attesa e costi molto alti (anche in quelli pubblici. nel Vaud tempo pieno costa circa 2.500chf al mese a meno di non avere agevolazioni per reddito basso). Informati presso l’amministrazione comunale, qui nel Vaud, con il contratto d’affitto ero riuscita a fare mettere i miei bimbi in lista d’attesa prima di trasferirmi. Inoltre esiste un concetto diverso dll’Italia: all’asilo i bambini possono scegliere di andare solo alcuni giorni (o mezze giornate) e pagare la retta di conseguenza. (anche conseguenza della penuria di posti, per cui a volte si liberano solo alcune “mezze giornate”)
Scusa, ho scritto molto veloce e di getto, spero che alcune informazioni siano utili, scappo dai tre bimbi e nel frattempo in bocca al lupo!
Valeria
Miriam says
Ciao Valeria
anche noi probabilmente ci trasferiremo a Losanna verso fine anno. Io ho due bimbi una di 3 anni e mezzo ed uno di quasi 2. Non ho ben capito come funzione con le scuole a Losanna, visto che Diana a settembre compirà 4 anni vuol dire che – da quello che ho capito – inzierà già la scuola? Come funziona per farle fare un po’ di corso di francese.
Ho letto che hai avuto una baby sitter spagnola, è facile trovare baby sitter? quanto costano? Sono proprio all’inizio della ricerca di informazioni e sono un po’ nel pallone perchè non so da dove incominciare.
Mi dai una mano?
Grazie
Miriam
Valeria says
Ciao Miriam
Con il nuovo sistema, a Losanna le classi prendono i bambini nati dal 1 Agosto al 31 Luglio; per iniziare la prima primaria bisogna aver già compiuto 4 anni al 31 Luglio, quindi tua figlia non inizierebbe la scuola dell’obbligo quest’anno ma il successivo (mi sembra positivo, avrà un anno di tempo in più per adattarsi e sarà fra i più grandi e maturi della sua classe).
Le opzioni che esistono per esporre già i bimbi al francese sono asili pubblici o privati – si possono avere delle liste all’ufficio BIP- tate, maman de jours ufficiali e non, aupairs. trovi informazioni utili qui sulle varie possibilità qui http://www.vaudfamille.ch/N2549/garde-d-enfants-mode-d-emploi.html?M=210536.
Ti metto delle cifre in base alla mia esperienza finora, spero siano affidabili… gli asili costano cifre molto alte rispetto ai nostri canoni, circa 2500chf al mese full time ma si può anche scegliere solo alcune mezze giornate o giornate (e per redditi bassi ci sono riduzioni).
Per quanto riguarda le babysitter, i costi sono molto alti. Una “tata” referenziata per un lavoro full time chiede circa sui 3.500 franchi al mese + contributi. Le maman de jour sono molto più economiche, ma tengono fino a 5 bambini insieme e a casa loro. Una ragazza alla pari, anche poco pretenziosa (minimo 600chf al mese per 30 ore settimanali) comunque costa effettivamente molto di più (1200 al mese minimo + cibo e camera) per via dei contributi, il corso di francese, l’assicurazione medica, l’assicurazione infortuni (tutto obbligatorio) etc…le babysitter più o meno chiedono 20chf all’ora (ma quelle della croce rossa 10chf all’ora)…
E’ molto facile trovare aupair o babysitter spagnoli, portoghesi o italiani in questo periodo, ma è anche vero che la Svizzera ha votato un referendum per imporre quote di permessi di soggiorno anche agli europei, quindi bisogna vedere cosa succederà.
Se vi trasferite (e forse è una buona occasione, visto appunto che sarà sempre più difficile), fammi sapere, mi farà piacere trovare un modo per incontrarsi e raccontarti molto di più su Losanna (ci si sta proprio bene)
Miriam says
ciao valeria
c’è modo di contattarti?
Buona giornata
Miriam
Valeria says
Miriam, volentieri ma non da questo sito.
Ho provato a contattare io te sul sito che hai lasciato nella tua firma.
Se non dovesse funzionare, lascio due indicazioni utili a tutti: potresti iscriverti alla mailgroup yahoo Lausanne-kids (mamme English speaking di Losanna) o a englishforum.ch (un forum dedicato agli expat svizzeri che parlano inglese) e presentarti lì (se lo fai fammelo sapere, cercherò il tuo post e risponderò lì)
lidia says
ciao io sono una mamma di 3 figli il primo ha 17 anni che frequenta il terzo anno di liceo classico il secondo 15 anni che frequenta il secondo anno di liceo scientifico e la terza 2 anni ,a settembre dell’anno prossimo mi devo trasferire in svizzera nel cantone argaoo non riesco a capire come devo muovermi con due ragazzi che frequentano il liceo in italia come poterli trasferire nella scuola in svizzera da premettere che nessuno sa il tedesco,qualcuno mi può dare una mano noi abiteremo a buchs ag.
marzia says
Ciao Lidia!Sono Marzia e a luglio mi trasferirò a Basilea,anche io come te non ho bambini piccoli, una di 14 e l’altro di 11; quindi posso immaginare le preoccupazioni che hai vissuto perché sono le stesse che ho io in questo momento!
vorrei sapere come è stato l’impatto per i tuoi figli e come state affrontando questa avventura…
Eleonora says
Ciao, Lidia!
Scusa se rispondo soltanto adesso. Ti lascio il link di tutte le info a proposito di scuola dei nuovi arrivati a ZH sperando ti sia utile. (di sicuro il cantone Argau avrà il suo sito, spesso tra cantoni vi sono differenze)
http://www.vsa.zh.ch/internet/bildungsdirektion/vsa/de/schule_und_umfeld/eltern_und_schueler/uebersetzungen/uebers_zusammenarbeitinterkulturell.html
Purtroppo non ho esperienze dirette a proposito di scuole superiori (i miei tre bambini fanno le elementari e il kindergarten). Per quanto riguarda la bimba piccola, resterà con te fino ai 4 anni (età in cui si inizia il Kindergarten-asilo qui. A maggio ti manderanno una lettera con l‘ asilo che le è stato assegnato per l‘ agosto seguente)). Verrai però sollecitata via posta e telefono affinché la bimba venga iscritta ad una Spielgruppe in lingua tedesca/svizzero-tedesca (sono degli asili a pagamento a frequenza non obbligatoria, il comune ti fornirà una lista di quelli più vicini a casa tua) indispensabile per entrare in contatto con la lingua e la cultura del luogo.
Detto schiettamente, io non mi trasferirei MAI con figli cosí grandi, a meno che sia per un periodo di tempo limitato . A quell‘ età le basi dell‘ identità sono già formate e sradicarsi per iniziare una nuova vita in un Paese cosí diverso dall‘ Italia e con una considerazione tanto peculiare degli italiani, mi sembra parecchio impegnativo.
Grüsse
e.
Lorenza says
Cara Eleonora, grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Io sono una mamma di due bimbi 4 e 6 anni e vivo a Zurigo da 5 anni, ci troviamo benissimo e vorremmo viverci per tanto tempo; per quanto riguarda le scuole non saprei dirti, perché quando siamo arrivati non pensavamo di restarci per molto tempo quindi i nostri bimbi sono andati in scuole internazionali; e da un po’ che mi chiedo se non sia il caso di integrarci maggiormente e mandarli alle scuole pubbliche, ma ho mille paure, prima fra tutte la selezione che viene fatta alla 5 classe; da italiana, mi spaventa che cosi’ piccoli debbano essere già inquadrati. Anche se ne colgo comunque i vantaggi. Comunque volevo domandarti come ti trovi dopo qualche mese? Ti piace ancora tanto la scuola svizzera? Grazie e spero tanto di poterti incontrare! Lory
Eleonora says
Ciao, Lorenza!
Grazie del commento 🙂
Ormai siamo qui da 2 anni e ti dirò, la scuola continua a piacermi moltissimo! Adoro questa regione, tanto che lo scorso mese abbiamo rischiato di doverci trasferire a Ginevra per lavoro e sono andata in crisi! (Gli Zurighesi dicono che Ginevra è terzo mondo :-D)
Però parlando con molte altre mamme di varie nazionalità e diverso background culturale, ho scoperto di essere stata anche molto fortunata: ai miei bambini sono state assegnate scuole ‘‘di vecchi stampo,, con pochi alunni, materiali di prima qualità e personale molto motivato. Non è detto che sia sempre cosí: la bimba a cui faccio da Tagesmutter, per esempio, va ad un asilo osceno, prefabbricato e arredato con tristissimi mobili IKEA (ma per intenderci, non credo che nel distretto di Meilen esistano asili cosí ;-))
In oltre gli insegnanti hanno molta libertà a proposito di contenuti e insegnamento: molte mamme americane e asiatiche si lamentano del fatto che i loro bambini, al Kindergarten, passino le giornate cantando e dipingendo, mentre nel mio caso vengono anche trasmessi loro molti contenuti, e se un bimbo ama leggere e contare, per esempio viene stimolato in questo senso..
Una cosa che ho appena scoperto e che non mi convince molto è il ‘‘ri-impasto,, che viene fatto prima della 4. classe: in base alle esigenze ‘‘numeriche,, delle varie scuole i bambini vengono ri-distribuiti e può capitare che si debba cambiare scuola… e non è detto che sia in meglio :-S
La selezione della 5. classe suonava strana anche a me, ma riflettendoci, ora come ora, trovo abbia il suo senso. Insensatissimo invece mi sembra, come accade in IT , lasciare che un pre-/adolescente decida della propria vita nel periodo meno ‘‘lucido,, in assoluto 😀
Per quanto riguarda l‘ integrazione e la scelta di scuole cantonali, dipende molto dal vostro progetto di vita. Personalmente sono molto per il ‘‘pensa globale e vivi locale, purché il ‘‘locale,, sia eccellente. Per me quindi è indispensabile che i miei bimbi abbiano amicizie internazionali, un‘ educazione culturale e linguistica il più varia possibile, ma delle solide radici conficcate saldamente in una terra meravigliosa 😀
Questo della multi-identità, l‘ abbiamo provato vivendo come nomadi per 7 anni tra Svezia, Spagna, Italia ma, decisamente no: non fa per noi!
La scuola pubblica, nel nostro caso, è il miglior modo per offrire loro un un sistema di valori, una forma mentis e un approccio alla vita coerente rispetto all‘ ambiente (il primo passo per un‘ identità stabile, secondo me).
Sarebbe davvero bello incontrarci! Non ho ancora avuto occasione di conoscere delle famiglie italiane: i miei bimbi ora hanno la stessa età dei tuoi e sarebbe davvero bello poter organizzare qualcosa 🙂
Se clicchi sul mio nome verrai mandata sul mio blog, alla voce ‘‘über mich,, c‘ è il mio contatto e-mail, se ti va puoi scrivermi che concretizziamo 🙂
Un saluto e grazie!
Eleonora
ALESSANDRA says
Ciao Eleonora,
mi chiamo Alessandra, ti chiedo un info, mi sto per trasferire in Svizzera con mio figlio di 4 anni e mezzo al (2° anno di asilo) raggiungiamo mio marito che ormai lavora da circa 1 anno e mezzo in Svizzera cantone ARGAU zona di Schoftland, sai se per caso ci sono delle scuole per bimbi italiani nella zona di argau? Mi daresti qualche dritta su eventuali asili o scuole private? Te ne sarei tanto grata. la mia unica preoccupazione è che il mio bimbo non stia male perchè non capirà i compagnetti e le maestre, io dovrò lavorare e solo al pensiero che mio figlio magari sta male e nessuno capisce mi spaventa parecchio! Forse sono esagerata…Per il resto io sono una persona molto adattabile. Ti ringrazio per i consigni che vorrai darmi. Un saluto da Padova Ciao Alessandra
Eleonora says
Eccomi!
Purtroppo non conosco personalmente scuole italiane ne‘ private. Ricordo di una certa ‘‘Casa d‘ Italia,, ma a Zurigo città. Io ho scelto di mandare i miei bambini alle scuole statali perché -secondo me- rispetto al sistema italiano sono avanti anni luce!
Non so se avete intenzione di fermarvi a lungo o solo per qualche anno, però -scusa se mi permetto- mi sento di consigliarti caldamente di non privare il tuo bambino della straordinaria opportunità di imparare senza alcuna fatica il tedesco! (anche se si parla principalmente svizzero-tedesco all‘ asilo, le basi dell‘ Hochdeutsch si apprendono). Soprattutto se avete intenzione di fermarvi a lungo, solo frequentando una scuola svizzera, per un bambino, è possibile integrarsi profondamente e quindi essere più felice in futuro.
Capisco la preoccupazione per l‘ adattamento del bambino. Io prima di trasferirmi gli feci frequentare per alcuni mesi un gruppo di gioco in lingua tedesca e l‘ ho coinvolto nei miei studi: è stato utilissimo, e quando è andato al Kindergarten non si è sentito un UFO 🙂
Non è facile, lo so per esperienza. Ma, se ti può consolare, è molto più facile inserire un bambino al Kindergarten, piuttosto che in una scuola elementare. Sappi comunque che il personale scolastico qui è preparatissimo in fatto di integrazione dei bambini stranieri! Il tuo bimbo riceverà lezioni di tedesco intensivo parallelamente al programma dell‘ asilo (nella stessa struttura e nello stesso orario di frequenza) e nel giro di pochi mesi sarà perfettamente integrato!
In bocca al lupo!
Cristina Oliva-Klos says
Ciao Eleonora,
Ti ringrazio per tutte le informazioni che hai messo a disposizione. Presto mi dovrò trasferire in Svizzera nel Canton Zurigo con la mia famiglia. I miei due figli più grandi iniziano a settembre la prima e la terza media per cui spero che il loro prossimo trasferimento in una scuola svizzara pubblica non gli crei dei problemi essendo già così grandi. Mio marito è tedesco io sono italiana ma parliamo inglese. I miei ragazzi capiscono abbastanza bene il tedesco e lo parlano già un pochino ma non a livello scolastico. Hai qualche consiglio da darmi considerando che pensiamo di trasferisci intorno a Marzo 2014?
Un abbraccio di Luce e di Gratitudine per il tuo supporto!
Cristina
Eleonora says
Ciao, Cristina!
Scusa se vado di fretta, spero di non essere troppo brutale.
Certo per due bambini così grandi non sarà facile. Se la vostra intenzione è di trasferirvi “definitivamente” sappi che la selezione per accedere agli studi pre-universitari o professionali avviene prestissimo (sesta classe?) e il test è principalmente di tedesco e matematica: più tardi si arriva più è improbabile passarlo 🙁
Nel tuo caso mi sembrerebbe più azzeccata la scelta di una scuola internazionale (ICS)
In bocca al lupo!
Francesca says
Ciao eleonora,
grazie per aver preso il tempo di condividere la tua bella esperienza.
Noi siamo prossimi alla decisione di trasferirci a Zurigo.
Sono bilingue (inglese/italiano) e ho due bimbe (una fa 6 anni ora ad Agosto, l’altra 3 ad Ottobre, e un’altra in arrivo ad Ottobre)
Ho molti dubbi e domande:
-Pensavo di trasferirmi a Dicembre anzichè inizio anno scolastico per poter partorire qui a Roma ( ma forse è davvero un motivo idiota solo perchè so il mio percorso qui e non li, …qualche info a riguardo?)
.se a dicembre sarà possibile l’inserimento a metà anno soprattutto per la grande?
-scuola statale tedesca o italiana o internazionale e quali rispettivamente i costi ? (anche io sarei per la scelta locale essendoci passata personalmente in italia, famiglia anglofona e scuola italiana)
-questione casa: come funziona? meglio affitto o acquisto??
-Quale il budget mensile (netto o lordo a proposito sul lordo quanto bisogna togliere per calcolare il netto?) famigliare per stare tranquilli con tre bambini?
– l’assistenza sanitaria come funziona?
Se hai qualche informazione a riguardo te ne sarei veramente grata!!!
Grazie
francesca
Eleonora says
– anche la mia bimba grande ha iniziato a dicembre, non ci sono problemi, basta avvisare la Gemainde il prima possibile.
-di scuola italiana credo ne esista una (casa Italia o qualcosa del genere)ma già che si va all’estero perché ghettizzarsi 😉 i costi della scuola pubblica sono nulli, quelli delle altre scuole non so.
-comprare casa in un posto carino per uno straniero soprattutto se sud o est- europeo, anche se ricchissimo è praticamente impossibile ( ci stiamo provando da due anni) qui il motto è: la Svizzera agli svizzeri…. Triste ma ci si fa l’ abitudine…. O si decide di cambiare paese :-p
-budget: è veramente troppo relativo. Calcola che un appartamento di 4,5 stanze in una zona ne’ troppo ghetto ne’ troppo chic è di minimo 3000/3500 franchi (spese escluse). Per vivere decentemente bisogna guadagnare almeno tre volte tanto. Se si hanno bambini almeno 4 volte tanto.
– il servizio sanitario nazionale non esiste, l ‘ assicurazione sanitaria è privata a carico del singolo.
Alessandra says
Cara Eleonora,
finalmente ho trovato un sito su cui viene affrontato un argomento che a me sta molto a cuore.
Sono una restauratrice di Roma, con una figlia di 9 anni e separata ( in ottimi rapporti) dal suo papà.
Purtroppo il lavoro manca e sono già due anni che cerco di sopravvivere, ma ci riesco con molte difficoltà.
Ho un’amica che vive a Basilea (lei è Svizzera) e sto prendendo in considerazione l’idea di trasferirmi in Svizzera per vivere una vita più dignitosa. Attualmente ho un compagno di 53 anni che lavora come elettrotecnico (ripara elettrodomestici) e che sembra essere interessato a fare anche lui un passo del genere. Vorrei trasferirmi in Svizzera perchè mi sembra essere un paese che rappresenta al meglio il mio paese ideale: un paese civile, con grande impegno civico, ricco di lavoro, multiculturale, e con una comunità molto accogliente.
Ora, il mio dubbio più grande è rappresentato dal trasferimento di mia figlia. Come ti dicevo lei ha 9 anni e tra poco inizierà la quarta elementare. Qui in Italia ha ottimi voti ed adora andare a scuola. Basilea le è piaciuta molto e soprattutto apprezza il calendario scolastico che offre la scuola Svizzera ( 1 mese e mezzo di vacanze anzichè i tre mesi stivi dell’Italia).
Da quello che ho letto nei tuoi posts, l’inserimento dei bambini piccoli è molto assistito ed efficace. Mi chiedo come funzionino quelli dei bambini dell’età di mia figlia, quali difficoltà potrebbe incontrare nel suo percorso, come eventualmente potremmo prepararci ad un simile cambiamento già qui dal’Italia.
Mi piacerebbe molto poter offrire un futuro migliore alla mia bambina. Non mi lamento delle scuole italiane, ma del futuro lavorativo che avrà quando sarà più grande. Sapere già che potrà parlare almeno 3 lingue mi fa’ pensare che avrà un futuro migliore e una mente più aperta.
Se hai link utili o suggerimenti li apprezzerò molto!!!
ti ringrazio
Alessandra
Eleonora says
Ciao, Alessandra!
Anche la mia bimba ora ha 9 anni. È un periodo davvero delicato, e come ho detto in uno dei commenti precedenti, a 12 anni qui, praticamente, si decide il futuro scolastico del bambino. La decisione si basa quasi esclusivamente sulla matematica e il tedesco: è altamente improbabile/impossibile a 9 anni e in soli 2 anni raggiungere un livello adatto per il Gymnasium… e credo anche per una scuola professionale. Immagino che comunque ci siano persone che si trasferiscono con bambini grandi, anche se non saprei dirti come funziona esattamente il programma d‘ integrazione linguistica. Se contatti direttamente l‘ ufficio istruzione di Basel di sicuro ti daranno info dettagliate qui trovi gli indirizzi :http://www.ed-bs.ch/bildung/welcome/zuzueger
contattali anche via e-mail (anche in EN): in Svizzera sono davvero molto educati: rispondono sempre! 🙂
nel sito generico dell‘ educazione hanno anche una lista FAQ, magari ti è utile: http://www.ed-bs.ch/bildung
Io comunque prenderei in considerazione anche il Ticino …
in bocca al lupo!
e.
Gisella says
Ciao Eleonora, spero che tu possa essermi d’aiuto.
Ci trasferiremo in Svizzera, nel cantone di Friburgo, probabilmente a Bulle o a Chatel San Denil . Mia figlia ha 7 anni e a giugno finirà la seconda elementare, e subito dopo partiremo. Premetto che non parliamo il francese.Non so a chi rivolgermi per avere informazioni . Sapresti dirmi come funziona l’inserimento per i bambini stranieri. Dovrà sicuramente cominciare dalla prima elementare, ma dovrà fare un corso di francese, o non ce n’è bisogno? E poi qual è il termine per le iscrizioni? Oppure sai consigliarmi un sito o qualche contatto al quale rivolgermi?
Grazie
Gisella
Eleonora says
Ciao, Gisella, scusa il ritardo ma non sono spesso su BPG.
Purtroppo non ti posso essere utile: le leggi e le regole variano moltissimo da cantone a cantone ed io conosco solo quelle del canton Zürich.
In bocca al lupo
Eleo
Annalisa says
Ciao a tutti!
Grazie Eleonora e grazie a tutti per le vostre testimonianze!
un saluto particolare a Gisella: io ,mio marito e i nostri due bambini e un terzo in arrivo(6 e 2 anni)ci siamo da poco trasferiti a Vuadens – 4 km da Bulle – cantone di Friburgo. Siamo qui dai primi di agosto e nostro figlio di 6 anni ha iniziato la prima elementare.In Italia abbiamo frequentato la scuola materna steineriana e se non fosse stata così lontano dal lavoro di mio marito ci sarebbe piaciuto continuare questo percorso anche in Svizzera. Confermo che qui la scuola come metodo e istituzione è validissima e organizzatissima, come tutto il resto da queste parti, ancora però è difficile riuscire a farsi delle amicizie a scuola e nostro figlio ne risente molto. Chiedo a Gisella come sta andando la vostra vita qui e che difficoltà avete incontrato, se ne avete incontrate ovviamente.
Un caro saluto a tutti!
Annalisa – Vuadens
Gisella says
Ciao a tutti,
Un saluto particolare ad Annalisa di Vuadens!
Vi racconto in breve la mia esperienza.
Ci siamo trasferiti a Luglio a Bulle , grazioso paese nella regione della Gruyere del cantone di Friburgo. Mia figlia ha 8 anni e frequenta la seconda elementare, dopo il primo periodo un po’ difficile per via della lingua, adesso è entusiasta e si è integrata benissimo! La scuola qui è fantastica! Per me , invece, è un po’ più difficile!
La barriera della lingua mi impedisce di trovare facilmente lavoro e nuove amicizie! Sto frequentando un corso di francese e spero di riuscire presto a superare questo ostacolo!
Annalisa se hai voglia potremmo incontrarci,
Siamo davvero vicine!
In bocca al lupo a tutti ,
Gisella
Annalisa says
Ciao Eleonora, tu in che quartiere di Zurigo vivi? Come si chiama la scuola dove mandi i tuoi figli? Materna? Elementare e media sono tutte a distanza minima così che i bimbi vanno a piedi da soli? E’ vero che sono completamente gratis e si paga solo la cartella o zaino e il resto lo danno tutto loro, libri e cancelleria compresi? E’ vero che la materna inizia a 4-5 anni? Prima di quell’età le mamme stanno a casa? Ci sono gruppi di gioco per bimbi più piccoli? Quanto costa la vita lì? Si riesce a viverci e mettere via un po’ di soldi? Per trasferirsi come hai fatto? La casa in affitto era già ammobiliata? Grazie e scusa per le mille domande. Se il lavoro forse verso Kloten, che zona consigli? A me interesserebbe soprattutto una buona scuola raggiungibile a piedi, aree verdi vicine e mezzi comodi e un buon pediatra nella zona.
Lorenza says
Ciao Annalisa, io ho vissuto a Seebach per 6 anni e mi sono trovata molto bene, è ben collegata con Kloten e c’è un pediatra italiano che segue ancora I miei figli si chiama Angelo Cannova.
Per le scuole non saprei dirti, ma le mamme che conosco si sono trovate bene. Sono scuole grandi con buone strutture sia sportive che di musica.
Adesso vivo a Wallisellen, è fuori Zurigo, ma ben collegata con Kloten, e a me piace molto il fatto che sia un villaggio e ci sono tutti I servizi di ottima qualità.
Comunque è difficile trovarsi male da queste parti, in generale l’ambiente è molto internazionale e ci sono tantissime occasioni di integrazione.
Buona fortuna!
Lorenza
Eleonora says
se guardi bene nel post ci sono le risposte alle più importanti delle tue -molte!- domande
Fabrizio says
Ciao a tutti,
mi sembra che non sia frequente un papà nel blog ma… eccomi qui!
Grazie Eleonora, e grazie a tutti per i preziosi contributi!Io sono madrelingua italiano, come anche mia moglie ed i miei figli. Tuttavia ho sempre avuto una grande passione per le lingue, e parlo abbastanza fluentemente inglese (anche per motivi di lavoro), francese e spagnolo. Sto imparando il tedesco (anche perché ci siamo trasferiti da 3 anni in Trentino, dove è una lingua ancora “tradizionale”), insieme anche con mia moglie. Per i bimbi fa parte delle materie curricolari scolastiche fin dalla prima elementare.
Il punto è che stiamo prendendo seriamente in considerazione l’idea di trasferirci a Zurigo (dove ha sede la mia Azienda). Tuttavia mi frena molto la difficoltà che i bimbi (4 e 6 anni) potrebbero incontrare dal momento che non conoscono né il tedesco né tantomeno lo Züridüütsch!!
In realtà credo fermamente nelle loro grandi potenzialità e nell’aiuto che potremmo loro dare, e saremmo davvero contenti di regalare loro quest’esperienza… E’ che mi frena un po’ anche l’idea che a causa del tedesco povero possano essere ostacolati nelle amicizie, nelle relazioni, nell’indirizzo scolastico (penso al fatidico sbarramento dei 12 anni). Cosa ci consigliate insomma? Mille grazie a tutti in anticipo!
Fabrizio, Pergine Valsugana (TN)
Eleonora says
Ciao, Fabrizio!
Io non ci penserei 2 volte: i programmi di tedesco intensivo per immigranti sono molto efficaci: anche la mia bimba aveva 6 anni quando siamo arrivati ed ora i suoi voti in tedesco sono migliori di molti compagni madrelingua tedeschi! Se in casa si parla solo una lingua ad alcuni bambini consigliano di frequentare il Kindergarten per un anno in più (qui inizia a 4 anni e ne dura solo due). Ma la cosa più bella è la multiculturalità di questo PAese: i miei bambini hanno amici di TUTTO il pianeta, senza doversi muovere da casa! (e anche noi adulti ;-)) il plurilinguismo È la normalità nelle famiglie (in Italia spesso li fanno sentire dei piccoli ufo :-/) e se si vogliono crescere bambini cittadini del mondo, davvero, al momento, non mi viene in mente un Paese migliore di questo!!!!
in bocca al lupo!
Eleo
Fabrizio says
Mille grazie! Speriamo di risentirci presto, allora!
lisa says
E grazie! Le tue parole sono ciò che cercavo da molto tempo… non si tratta di soldi ora ma di nostro figlio. Vogliamo farlo crescere dove la diversità è una ricchezza e non uno svantaggio cosicche cresca con una mente aperta al mondo! Grazie ancora Lisa da Treviso
sila cieza says
ciao, prima di tutto scusi per il italino mel scrito ma io sono spagnola y mio marito italiano, bogliamo andare a svizera a laborare ma lamia preocupasione e la mia figlia di 11 anni, ora stiamo in spagna perche habiamo ritornato di Italia a madrid a lavorare ma non ce lavoro e il nostro sogno e andare a svizera, ho letto tutto lo de lascuola y me piace tanto, aspeto tanto solo poder stare di la, un saluto grande a tutti.
Eleonora says
Hola, Sila!
Francamente lo veo bastante complicado para una niña de 11 años mudarse a un país culturalmente tan diferente como Suiza… pero entiendo la situación (tengo familia en ES y mas o menos sé como van las cosas por allí…) y -personalmente- una vez encontrado un buen trabajo en Suiza, no me lo pensaría dos veces para mudarme! Además los cantones de idioma francés o italiano podrían ser una opción, la niña tendría menos problemas para aprender el idioma ( aunque es bastante más difícil encontrar trabajo).
¡¡Muchisima Suerte!! 🙂
Federica says
Buongiorno,
Grazie per questo post molto interessante e pieno di entusiasmo.
Volevo sapere se qualcuno conosce il sistema scolastico della Svizzera cantone italiano.
Stiamo valutando il trasferimento ma ci piacerebbe però poter mantenere una educazione bilingue italiano inglese per nostro figlio, come fatto finora.
Ma per questo dovremmo necessariamente affidarci alla scuola.
So che la svizzera è un paese multilingue, ma vale anche per il cantone italiano?
I bambini a scuola diventano davvero multilingue, come negli altri cartoni?
Grazie mille per le risposte.
Eleonora says
Ciao Federica!
Premetto che non conosco benissimo il sistema scolastico ticinese (se qualche ticinese all‘ ascolto vorrà correggermi o contribuire, benvenuto! :-))
Ma credo che l‘ unica possibilità per mantenere un buon livello delle due lingue sia la scuola internazionale (http://isticino.com/ )
Le scuole confederali (statali) offrono integrazione linguistica ai bambini stranieri: corsi di italiano organizzati dalla scuola svizzera e corsi di lingua/cultura d‘ origine organizzati e gestiti dallo Stato di origine (un paio d‘ ore a settimana: molto poco per un buon livello, lo dico per esperienza diretta)…più naturalmente lo studio dell‘ inglese a scuola (oltre che francese/tedesco)limitato a 2 ore settimanali per lingua (almeno qui a Zurigo ma non credo sia molto diverso in Ticino).
Non hai detto che età ha tuo figlio, ma considera che -pur adorando il Ticino!!!- bisogna ammettere che l‘ offerta formativa -rispetto al Canto Zurigo per esempio- è molto esigua anche a livello di università e università professionali… c’è di buono che -forse grazie proprio a questo- non selezionano i bambini adatti alla formazione accademica a 11 anni come qui! 🙂
un saluto e in bocca al lupo!
Federica says
Ciao Eleonora, e grazie mille per la tua risposta.
Come pensavo…sarebbe meglio trasferirsi nel Cantone Tedesco, ma per ora credo che non ce ne sia la possibilita’…
Mio figlio ha appena tre anni, ed è bilingue italiano-inglese.
Un bilinguismo fortemente voluto – con non poca fatica- visto che ne’ io ne’ mio marito siamo madrelingua inglese. E la strada e’ ovviamente ancora molto lunga.
Naturalmente la componente italiana e’ predominante, e la lingua del cuore rimane essere l’Italiano, e proprio per questo motivo, per gli anni futuri, con l’incremento delle sue competenze linguistiche sarebbe molto importante potersi affidare alla scuola.
Grazie mille per l’indicazione della scuola internazionale.
La valuteremo.
Un caro saluto.
Federica
Valeria says
Ciao Federica
noi ci siamo trasferiti tre anni fa nella Svizzera francese. Anche senza scuola internazionale (con tre bambini non è sostenibile per noi) abbiamo comunque continuato il progetto di bilinguismo inglese iniziato in Italia grazie a ragazze alla pari o babysitter madrelingua e televisione. I nostri tre bimbi sono decisamente trilingue (anche se a vari livelli) ITA, FR, EN e siamo contenti di come sta andando.
In bocca al lupo. Valeria
Federica says
Grazie mille Valeria,
le tue parole mi confortano.
Effettivamente non avevo preso in considerazione l’eventualita’ di baby sitter o au pair, perche’ qui in Italia abbiamo faticato molto a trovarne una e abbiamo quindi dovuto affrontare il bilinguismo da soli con il nostro inglese e con l’immancabile aiuto della televisione e di libri in lingua.
Ma forse in Svizzera e’ piu’ facile trovare persone madrelingua che possono dare una mano allo scopo.
Ti ringrazio.
E nel caso avessi necessita’ di conoscere agenzie o riferimenti che hai usato tu, spero di poterti scrivere, anche tramite BPG.
Per ora, ti saluto.
Federica
Costanza says
Ciao a tutte, sono Costanza e ho appena ricevuto una bella offerta lavorativa da Berna, sto prendendo in consderazione l’idea di trasferirmi. Ho due bimbe una di 4 anni (nata a gennaio 2016) e una che ne ha appena fatti 2. La cosa che più mi preoccupa è la difficoltà che potranno incontrare le mie bimbe vivendo in una città dove si parla Tedesco, andare a scuola e non capire niente di quello che viene detto e per questo tempo che possano avere difficoltà anche nell’instaurare nuove amicizie. Non ultimo ovviamente il fatto di doverci allontanare dalla nostra famiglia che è divisa tra Milano (dove viviamo attualmente) e Roma. Qualcuna di voi è a Berna e mi può dare qualche info? é una decisione che dovrò prendere in fretta e non avrò neanche il tempi di vedere la scuola della bimba grande visto che lavorerò in italia fino a fine luglio e dovrei iniziare li il 10 agosto! un caro saluto