Sono stati studiati e formulati diversi metodi e tecniche per crescere un bambino bilingue, OPOL e’ il piu’ noto, ma non il solo. Non esiste un metodo aureo che vada bene per ogni famiglia, ma per ogni famiglia c’e’ una soluzione ottimale.
Una sola regola vale per tutti, i bambini prima di tutto! I bambini imparano parlando e giocando con persone positive e affettuose, quindi non bisogna forzarli, ma fare in modo che questa esperienza venga affrontata con leggerezza, entusiasmo e tanto, tantissimo amore.
Qui di seguito vi diamo alcune idee, tecniche e tattiche che potrete adottare valutando cosa si adatta meglio alla vostra situazione.
- Una Persona Una Lingua (One Person One Laguage, OPOL): in pratica significa che una persona parlera’ sempre ed esclusivamente la seconda lingua col bambino, in genere vuol dire che ogni genitore parla la sua madrelingua col figlio. E’ uno dei metodi piu’ utilizzati, pero’ non va trascurato che comunque il bambino per imparare efficacemente ha bisogno di sentire la lingua per un tempo considerevole ogni giorno (difficile se il papa’ non e’ mai a casa) e da piu’ persone e in piu’ contesti.
- Lingua Minoritaria a Casa: con questo metodo tutta la famiglia parla a casa la lingua minoritaria (cioe’ per chi vive in Italia, qualunque lingua tranne l’Italiano). Questo metodo e’ efficace nel promuovere l’apprendimento della seconda lingua, l’unico svantaggio e’ che il bambino puo’ avere un apprendimento della lingua dominante piu’ lento dei suoi coetanei. Cio’ e’ solo transitorio, appena vanno a scuola i bambini raggiungono velocemente una padronanza della lingua uguale a quella dei loro coetanei, comunque puo’ creare delle perplessita’ per alcuni genitori.
- Inventare un modello adatto alla propria famiglia. Tante famiglie hanno utilizzato metodi diversi che ben si addattavano alle proprie esigenze. La regola principale in questi casi e’ scegliere un modello e poi avere la costanza di attenervisi con precisione. Alcuni esempi possono essere: una lingua per le vacanze e una per il resto dell’anno, una lingua per i weekend e una per gli altri giorni della settimana, il primo che parla sceglie la lingua, una lingua viene utilizzata in posti o circostanze specifiche, la famiglia organizza tutte le settimane una cena per esempio giapponese (e si mangia e parla giapponese), etc. etc. ect
Nel decidere quale metodo utilizzare ogni famiglia dovra’ considerare quali sono le proprie risorse e limiti, per esempio quanto tempo ogni genitore puo’ passare con i bambini, se ci sono altre persone oltre ai famigliari stretti che possono parlare la seconda lingua, qual e’ la lingua parlata nel paese in cui si vive, etc. etc.
Francesca says
Ciao!!! Ho trovato da poco il tuo sito e mi devo aggiungere ai complimenti che ti fanno tutti! E’ davvero fatto bene e te lo dice una che passa la giornata su internet! ^^
Ho un bimbo di 20 mesi e mi piacerebbe tantissimo cominciare ad introdurre in modo concreto l’inglese nella sua vita. Ho vissuto due anni in America quando avevo 16 anni per cui l’inglese è la mia seconda lingua. La mia domanda è come cominciare visto che il bimbo non è neonato e già dice tantissime parole (è un chiacchierone!)?
Posso da domani cominciare a parlargli in inglese? O dev’essere un passaggio graduale?
Grazie mille e complimenti ancora per il sito!
Francesca
Bilingue Per Gioco says
Francesca,
inizia gradualmente, così testi anche te stessa. Io inizierei introducendo libri, canzoni e filastrocche e cercado una routine, poi il resto viene da sè.
Idee qui http://bilinguepergioco.com/2009/10/27/9-passi-per-scegliere-il-proprio-metodo-per-crescere-un-bambino-bilingue/ e nei link in fondo all’articolo.
Ciao,
L.
Valeria says
Ciao Francesca! Grazie a Letizia, anche io (che come te ho imparato l’inglese in USA a 16 anni) ho cominciato due mesi fa a proporre l’inglese al mio bimbo maggiore, di 23 mesi, che già chiacchierava parecchio in italiano. E sono molto contenta di aver cominciato. Penso che le soluzioni siano sempre un po’ personali, da adattare anche al carattere proprio e dei figli… Per noi l’approccio brusco non mi è parso funzionare benissimo, così adesso, quando propongo la conversazione in inglese, sto traducendo spesso, in particolare quando lo vedo in difficoltà.
Ieri, caso vuole, ho trovato questo link che si rivolge proprio ai genitori che cominciano “tardi”, così te lo propongo: http://www.multilingualchildren.org/getting_started/serial_learners.html
Mi piacerebbe poter più in là scambiare impressioni, visto che abbiamo una situazione simile!
Valeria
Valeria
Francesca says
Ciao grazie Letizia!
F
Tina Festa says
ciao Letizia! trovo già qui alcune delle risposte che avrei voluto… ho un bimbo di un mese ed ho già cominciato a leggergli filastrocche e favole in italiano ma voglio fare lo stesso per l’inglese e lo spagnolo – sono laureata in lingue e sono un’insegnante della scuola dell’infanzia, seguirò i tuoi preziosi consigli con il mio piccolino, grazie!!!
Carolina says
Ciao! é da qualche giorno che leggo tutti i vostri commenti e vorrei fare i miei complimenti a tutte perche da tutti i siti che ho visitato al riguardo questo mi sembra completissimo ed esquisito nel trattamento di tutte le sezioni.
Sono una ragazza spagnola laureata in lingua italiana. Da più di 4 anni, ha un rapporto con una ragazzo toscano e tra poco tempo potrei fare la scelta di venire a vivere in Italia. Il caso è che tante volte tra di noi si è parlato sul bilinguismo ed ovviamente io vorrei che i miei figli parlassero sia l’italiano (lingua che amo) sia lo spagnolo. Per tutti questi argomenti che da anni mi girano in mente, ho deciso di fare uno studio di tesi sul pensiero iniziale sul bilinguismo dei figli e lo sfruttamento delle risorse delle coppie miste (italo-spagnole).
Qualcuno può darmi una mano? la mia idea sarebbe conoscere ed scambiare impressioni con queste coppie in modo di sapere le loro idee.
Grazie di tutto ed spero presto poter dare il mio parere da mamma!
Carola says
ciao Carolina, io sono italiana e vivo in Spagna da 5 anni, sono sposata con un ragazzo spagnolo e abbiamo una bimba di 8 mesi, con cui parliamo sia in spagnolo che in italiano. Dimmi se posso esserti utile per la tua tesi, ti do tutta la mia disponibilitá!
un abbraccio
Carola