A parole il mio dovrebbe essere un puro caso di OPOL (One Person One Language), e forse lo e’ anche, ma io continuo a notare le parole italiane che si mischiano qua e la’ a quelle inglesi. Parole semplici come Accidenti, Amore mio, Si, Ciao, che si intrufolano di soppiatto senza che nemmeno te ne accorgi. Parole che sembrano innocue, ma forse, dico forse, bastano a rompere la continuita’ linguistica che, se ho ben capito, e’ elemento essenziale dell’educazione bilingue. Per non parlare delle conversazioni a tre, in cui sono coinvolte anche persone che non parlano inglese, e nelle quali quindi e’ necessario passare all’italiano.
A volte mi pare di poter davvero parlare solo Inglese con A. solo se siamo fisicamente da soli.
In realta’ queste riflessioni le ho fatte proprio scrivendo questo blog. Scrivere mi ha obbligata a riflettere su quello che stavo facendo, e a realizzare che dovrei cercare di essere piu’ disciplinata.
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