Devo ritrattare un po’ quanto detto nel mio ultimo post in merito al fatto che A. a 15 mesi non parla. Tecnicamente siamo tutti d’accordo, non parla, nel senso che non pronuncia parole compiute a parte un paio.
Pero’ capisce e si fa capire davvero bene. Non solo perche’ indica cio’ che vuole, che in fondo ci riescono anche i topi addestrati, ma risponde alle domande precise, formulate ovviamente in Inglese. Non solo domande del tipo vuoi il cucchiaio o la bottiglia, ma anche domande piu’ astratte tipo hai voglia di ascoltare una storia? (no!) o vuoi che ti canti una canzone? (si’!) – eppure io leggo molto meglio di come canto…
Devo essere sincera, la differenza tra il no e il si e’ una di quelle inezie che solo una mamma riesce a percepire, pero’ secondo me e’ reale, perche’ se si fa altrimenti urlacchia.
Concludendo, A. e’ un bambino normalissimo, fa esattamente come tutti i bambini i cui bisogni di comunicazione sorpassano il mezzo espressivo a disposizione. Solo che e’ un bambino normalissimo e bilingue, che in Inglese capisce davvero tanto. Anche qui nulla di cui stupirsi, ma tanto di cui gioire da parte di una mamma che fino ad un anno fa nemmeno credeva che cio’ fosse possibile…
Un ultimo commento sui gusti di mio figlio. Va pazzo per:
- le bottiglie, tutte! Di vetro, di plastica, trasparenti o scure.
- le carte da gioco, che sono l’unico passatempo associabile al vasino
- gli spazzolini da denti
- il telecomando (anche se la televisione e’ spenta e non accendibile)
speriamo cambi crescendo! Un debosciato che passa il suo tempo al tavolo da gioco con televisione accesa sulla partita e una bottiglia di vino davanti, per quanto con l’alito profumatissimo di dentifricio, non era esattamente cio’ che avevo in mente…
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