Trascrivo l’esperienza raccontata da questa simpaticissima famiglia
Ciao,
siamo Silvia e Walter, stiamo crescendo ns. figlia (2.5 anni) bilingue EN/IT, parlando entrambi il minority language in casa.
Io, che sono near native speaker, uso EN x comunicare con lei ovunque e con chiunque, anche con la nonna paterna che non lo capisce affatto. Mio marito è bilingue ES/IT e piano piano stiamo iniziando, con canzoncine e filastrocche, ad introdurre anche quello prima che vada alle elementari.
Vorremmo tanto organizzare/metterci in contatto con altre bilingual families di Milano per un playgroup. Maya è felicissima non appena sente altre persone parlare EN ed abbiamo visto che da’ loro confidenza + facilmente di chi le parla italiano.
Siamo pienamente d’accordo con te sui giocattoli bilingue: Maya ne ha 2.
Il primo, arrivato lo scorso anno a Natale dalla nonna paterna, un Beetle car della clementoni, l’ha entusiasmata e tenuta impegnata x 3/4 mesi, ma penso fossero i suoni/colori e soprattutto gli incastri delle
forme a solleticarla. Il secondo è il trenino di Winnie Pooh (che già non ama di x sè) regalato quest’anno da zii paterni ben intenzionati: l’ha acceso 2 volte e, se non mi sedevo io insieme a ricantare con lei la canzoncina dell’alfabeto, l’avrebbe massacrato a furia di pigiare sui tasti. Devo ammettere però che, x quanto distorta la voce sia, capisce cosa dice Winnie e riconosce i numeri come dovrebbe fare, sia in EN che in IT.
Noi invece siamo grandi sostenitori dei DVD in lingua, anzi, non ne abbiamo proprio in IT: non avendo la TV (che tanto da solo spazzatura) Maya se li è sempre visti solo in EN sul PC. Non ti nascondo la soddisfazione quando ripete in IT alle nonne le avventure di Dora, Spot o In the Night Garden.
L’aiuto + grande però sono senza dubbio le nursery rhymes, le canzoni (di tutti i tipi, non solo x bimbi… già in pancia ascoltava i miei assoli di Phantom of the Opera, Evita, Mahalia Jackson e chi + ne ha + ne metta) ed i libri che sia io che Walter leggiamo insieme a lei.
Per natale le abbiamo regalato anche un glove puppet a forma di gatto che ha chiamato Mr Mistoffelees, (come il magical cat del musical CATS di cui è innamorata) ed è diventato inseparabile: dobbiamo continuamente parlarle tramite Mistoffelees, fare i giochi con lui, etc… tutto rigorosamente in EN.
Scusa lo sproloquio, volevo solo collegarmi alla bella osservazione che avevi fatto nel blog e dartene conferma, almeno x la ns situazione.
Riguardo al tuo commento sulla difficolta’ a implementare il metodo One Person One Language (OPOL), all’inizio era strano parlare in una o più persone in IT e contemporaneamente con Maya in EN, ma adesso è normalissimo: io parlo a Maya in EN, mi rivolgo a chi non lo parla nè lo capisce in IT e poi “ritraduco”, ridico un po’ insomma, le loro risposte/conversazioni in EN a Maya x abituarla ad essere inclusa in entrambe le lingue at once.
Se invece la persona capisce l’EN ma non lo parla allora lascio che sia solo lei/lui a parlare IT con Maya, mentre io proseguo in EN, magari rallentando un po’ e traducendo i termini se risultano sconosciuti o vedo che sono perplessi.
Non so se sia il metodo giusto ma mi sembra male non faccia alla bimba e che soprattutto funzioni: la settimana scorsa Maya ha persino insegnato a mio padre (82 anni e che parla + dialetto che italiano) a contare in EN fino a 10 e sta “aiutando” la sua maestra al nido a prepararsi all’esame di EN all’università. Anzi, si aituano a vicenda, visto che Maya davvero gongola quando sente altri parlarle nella “nostra” lingua.
Non so se sono in grado di darti un consiglio a riguardo, ma quando ti riesce difficile pensa a, come dico a Maya quando s’impunta a parlarmi solo in italiano, la mamma capisce e parla tutte e due, ma preferisce parlarti in EN perchè x lei è il linguaggio dell’amore, e visto che il mio amore x Maya e Daddy è grande grande parliamo tutti e tre nel language of love. Ora comincio anche a far leva sul suo orgoglio dicendole che anche lei cresce e saprà parlare tutte e due le lingue come mamma, anzi, tre, perchè presto parleremo anche l’altra lingua di papà che è lo spagnolo.
E’ una ricchezza/dono enorme che stai facendo a tuo figlio (ed un gran bel lavoro il blog!).
Ciao e buon “rientro” post-feste.
Silvia e Walter
ciao, anche noi stiamo cercando di allevare le nostre figlie trilingui. La piu grande ha 3 anni e mezzo ed e bilingue italiano spagnolo (io ,mamma, sono spagnola) e va a la scuola inglese e la piu picola 16 messi non parla ma capisce tutte e due le lingue es/it fino adesso e stato abastanza facile ma con l’inglese e poi quando impererano a leggere scrivere…… vedremo…… bello riuscire a confrontarsi con altri grazie!
per me non esiste che parlo 100% a mio filgio in inglese. non voglio perdere il contatto intimo che c’è in italiano. L’unica cosa da decidere è dove, quando, per quanto tempo. Mi date una mano? O forse è pià importante il dove del quando? Potrei fare una settimana EN e una settimana IT? O lun-ven IT e il fine settimana ENG? Cosa è meglio?