Simona non sa bene che metodo seguire per realizzare il trilinguismo nella sua famiglia e vorrebbe sentire i pareri e le esperienze di altre famiglie trilingui.
La mia storia comincia in Irlanda a Dublino, dove ho vissuto sette anni. Ho incontrato la’ il mio compagno che e’ francese. Abbiamo avuto due bimbi, un maschietto Lucas che ha tre anni e che e’ nato in Irlanda e ha frequentato una creche irlandese per un anno e mezzo. Zoe invece e’ nata in Italia, ha 20 mesi.
Dall’Irlanda ci siamo trasferiti in Italia per un breve periodo ( giusto il tempo di partorire) e poi in Francia, sul confine con la Svizzera.
Io e il mio compagno comunichiamo perlopiu’ in inglese ( la lingua in cui ci siamo conosciuti). Io parlo italiano con Lucas e Zoe, e lui in francese.
Non guardano la televisione, ma solo DVD in tutte e tre le lingue, con preferenza mia dell’inglese anche se ultimamente Lucas ha iniziato a protestare perche’ vuole vederli solo in francese.
Lucas ha iniziato a frequentare la scuola materna a settembre. Le sue lingue primarie sono cambiate a seconda dei paesi in cui siamo stati..prima l’inglese, poi l’italiano e ora la sua lingua primaria e’ diventata il francese. Canta, gioca con la sorella, a volte si riferisce a me in francese. Io pero’ che non lo mastico ancora troppo bene, gli rispondo in italiano e gli traduco la stessa frase in inglese.
Il mio dubbio e’ se faccio bene o no a essere la persona da cui imparano l’inglese ( visto che parlo loro anche in italiano)!! Ho chiesto al mio compagno di parlare ai bimbi in inglese ( il francese diventera’ la loro lingua primaria in ogni caso, visto che frequenteranno le scuola qui in Francia) ma non si trova a suo agio e fa molta fatica visto che li vede un paio d’ore alla sera ed e’ stanco e si confonde. Cosi’ lui parla loro in francese e quando siamo tutti insieme io e lui parliamo in inglese e traduciamo a nostra volta nelle rispettive lingue. Anche se ultimamente cerca di parlare in italiano con i bambini, cosa che io assolutamente non approvo perche’ oltre a fare errori grammaticali c’e’ anche il discorso pronuncia…
Cosi’ e’ un mesetto che parlo ai bimbi alla mattina in italiano e al pomeriggio in inglese, cantando loro le nursery ryhmes, leggendo loro libri ( the very hungry caterpillar e uno dei loro preferiti) e giocando in inglese…risultati: i bimbi mi comprendono ma non mi rispondono in inglese, a parte a qualche YES di Lucas e i numeri e i colori che conosce benissimo!
Zoe comincia ora a parlare, ancora non si capisce bene quello che dice. Di sicuro per il momento la sua lingua primaria e’ l’italiano.
Ecco questa e’ la mia storia, sono sicura che il tuo sito mi sara’ molto utile per confrontarmi con le esperienze di altri genitori e per trovare consigli!!
ciao e grazie
Simona
L. says
Simona,
devo dirti che la mia prima impressione quando mi hai descritto il metodo che utilizzi ora e’ stato che dev’essere duro per i bambini cambiare la lingua con cui parlano alla mamma durante la giornata…
Ho trovato spunti interessanti in The Bilingual Edge, che ti consiglio caldamente di leggere, io l’ho trovato davvero un ottimo libro.
Mi sembra che questo libro ponga la domanda giusta: qual e’ il tuo obiettivo? ottenere che i bambini parlino tutte e tre le lingue allo stesso modo o c’e’ qualche lingua che per te e’ piu’ importante?
Il libro menziona anche un esempio molto simile al tuo: mamma spagnola, papa’ italiano, genitori comunicano in inglese, la famiglia vive in Svezia. Il libro dice che la bambina a 7 anni era fluent nelle quattro lingue, usando questo metodo: mamma parla spagnolo, papa’ italiano, i genitori parlano tra loro in inglese, lo svedese si impara a scuola.
Questo e’ ovviamente un caso isolato, ma farebbe sperare che gia’ solo sentire mamma e papa’ che parlano inglese tra di loro e’ sufficiente. Io credo che effettivamente sia sufficiente per sviluppare un bilinguismo passivo (che comunque e’ gia’ tanto, tanto piu’ che e’ la terza lingua..). Inoltre credo anche che sicuramente i tuoi figli avranno modo di usare molto l’inglese e lo parleranno benissimo, mentre forse e’ critico per te che imparino l’italiano per mantenere i contatti con la tua famiglia e per la loro identita’.
Tra l’altro sono molto d’accordo con te sul fatto che e’ meglio che il tuo compagno non parli italiano con i bambini, per lui e’ probabilmente divertente, ma li confonde.
Per lo stesso motivo pero’ non credo che tu debba sforzarti di parlargli in francese, ne’ di capire cio’ che dice in francese… se puoi onestamente dire che non capisci il francese, quale miglior incentivo per Lucas?
Mariana says
Vorrei chiedere informazioni su come crescere una bambina nel trilinguismo. Nel mio caso siamo genitori stranieri con diverse lingue (rumeno – spagnolo) ed abitiamo in italia. Mia figlia è una bambina molto sveglia ed assorbe tutto, ma non vorrei stressarla con tanta conoscenza tutta insieme. Vi ringrazio, Mariana.
Bilingue Per Gioco says
Mariana,
difficile rispondere ad una domanda del genere in un commento, a meno di non limitarsi a pochi consigli generici, comunque ti posso confermare che il trilinguismo non e’ un problema ne’ sovraccarica i bambini, come leggerai anche nei pareri degli esperti, per esempio qui .
Navigando su Bilingue Per Gioco troverai molto materiale su bilinguismo e trilinguismo e idee su metodi e espedienti, se invece vuoi una consulenza personalizzata, che vada a considerare risorse e esigenze della tua famiglia, sono a disposizione per parlarne.
Ciao,
L.