Imparare a leggere e scrivere in due lingue non e’ per tutti i bambini, ma immagino che sia tra gli obiettivi di molte famiglie bilingui. Quando i bambini si avvicinano all’eta’ scolastica, immagino che tutti i genitori bilingui si domandino “E ora, cosa faccio? In che lingua gli insegno a leggere?” Con mia grande sorpresa ho trovato davvero poche informazioni a riguardo, e ne deduco che i genitori si trovino a dover improvvisare…
In alcuni casi i bambini possono effettivemente imparare a leggere simultaneamente in due lingue, ma cio’ e’ piuttosto raro e succede i genere quando i bambini hanno buona padronanza di entrambe le lingue. Piu’ comunemente l’approccio alla lettura e’ sequenziale e se una lingua e’ molto piu’ sviluppata dell’altra, e’ preferibile partire dalla lingua che il bambino parla meglio. Questa raccomandazione e’ basata soprattutto sull’osservazione dei bambini che immigrano in un paese e imparano a leggere nella lingua dominante, che pero’ e’ quella che loro parlano meno, si e’ trovato che in questo modo si sono ottenuti risultati peggiori ed un apprendimento piu’ lento che se avessero imparato prima nella loro lingua nativa. Questo dato puo’ essere uno spunto di riflessione interessante per i genitori che stessero pensando di cambiare paese con bambini in eta’ prescolare o all’inizio delle elementari.
Comunque saper leggere in una lingua aiuta molto nell’apprendere a leggere nella seconda lingua, molti dei concetti e delle nozioni che sono state gia’ apprese vengono semplicemente trasferite all’apprendimento della seconda lingua, che ne risulta quindi molto facilitato, e a volte avviene del tutto spontaneamente. Ovviamente, se le due lingue in questione condividono lo stesso alfabeto imparare a leggere nella seconda lingua sara’ ancora piu’ facilitato, ma il trasferimento di skills si verifica in ogni caso.
Come nel parlare, anche nel leggere si potrebbe verificare un po’ di confusione tra le due lingue, tipo pronunciare una parola come verrebbe pronunciata nell’altra lingua, ma anche questo e’ un fenomeno del tutto passeggero e che si risolve da solo.
Quindi a che eta’ si dovrebbe introdurre la lettura della seconda lingua? Innanzitutto una premessa, la lettura inizia dal giorno in cui un bambino nasce. Cioe’ l’interesse per i libri e la lettura va stimolato fin dall’inizio, offrendo al bambino libri adatti alla sua eta’ e leggendoli insieme, i bambini imparano cosi’ fin da subito che nei libri ci sono delle storie, e che queste storie sono divertenti e interessanti e sono quindi stimolati a imparare a leggere. Per lo stesso motivo, se possibile e’ meglio avere libri in entrambe le lingue fin dall’inizio e magari tenerli separati. Cio’ detto, quando il bambino e’ capace di leggere da solo nella prima lingua e’ probabilmente un buon momento per cominciare a proporgli di leggere anche nella seconda, a volte sara’ lui stesso a chiederlo!
Per chi volesse saperne di piu’, ho trovato che il libro piu’ esauriente sull’argomento e’ A Parents’ and Teachers’ guide to Bilingualism, da cui provengono molte delle informazioni su menzionate. Questo libro rimanda anche ad un rapporto del governo americano su come insegnare a leggere ai bambini con successo, particolarmente utile per chi vuole insegnare ai bambini a leggere in inglese, ma interessante in generale per avere un’idea della teoria e delle tecniche che stanno dietro all’insegnamento della lettura. Una piccola parentesi, ho dato un’occhiata a questo materiale, e mi sono resa conto che noi italiani diamo tante cose per scontate perche’ la nostra lingua ci facilita molto, in altre lingue bisogna essere piu’ sofisticati (oppure semplicemente io ignoravo totalmente che insegnare a leggere potesse essere tanto complesso…). Comunque il rapporto si intitola Put Reading First
Valentina says
Riferisco la mia personale esperienza: ho imparato la lingua italiana a scuola, insieme alla lettura, e solo in seguito a leggere in tedesco. Avevo 8 anni e mia nonna un pomeriggio mi ha chiesto di leggere un giornale, con dei brevi testi per bambini. Lei ascoltava e correggeva quando necessario. Giorno dopo giorno, ho semplicemente associato il suono (che già conoscevo, si trattava della mia lingua materna) alla scrittura e imparato a leggere. Ringrazio mia nonna, che con disarmante semplicità e naturalezza, mi ha insegnato.
L. says
Valentina,
grazie mille per aver condiviso la tua esperienza. Credo che abbiamo molto da imparare dalla tua nonna, a volte basta fare le cose con totale naturalezza e spontaneita’ per farsi seguire dai bambini. L’importante e’ sempre che loro percepiscano tutto come un gioco o un momento di intimita’ con le persone a cui vogliono bene, cosi’ imparano senza nemmeno accorgersene!
L.
Alice says
Ti riporto anche per curiosità l’esperienza di mia sorella (half-sister da parte di padre) la quale é cresciuta perfettamente biligue Italiano (padre) e spagnolo (madre) con l’aggiunta dell’inglese sin dall’asilo per aver frequentato la scuola americana dai tre anni in su. Viene in Italia a trovare mio papà praticamente ogni estate da quando ha 7 anni ma solo verso i 13-14 ha preso in mano un romanzetto per adolescenti in Italiano ed é rimasta a bocca aperta. La lingua l’ha sempre parlata senza nessun tipo di problema ma leggere l’ha veramente scoccata perché mai e poi mai avrebbe immaginato che certe parole che aveva sentito così tante volte (e che erano praticamente uguali in spagnolo) si scrivessero così!
wendy says
dear people,
i am married to an Italian, I am Dutch and we live in Holland. We try to raise our daughter (5 years old) bilingual. Both Dutch and Italian. We find it difficult though to make her speak a good Italian. Her passive knowledge is good but when talking Italian she translates directely from Dutch and therefore she makes quite some mistakes. We want to try to find ways to help her speak better Italian in a playful way and would be grateful for any advise. At this moment we speak Italian when we are together as a family, but my Italian is actually not good enough to teach her. My husband reads Italian books, watches Italian tv and we go to Italy 3 to 4 times a year.
Who could give me advise?
Thank you!
L. says
Cara Wendy,
ti rispondo in Italiano visto che lo capisci, ma sentiti libera di rispondere in Inglese se preferisci. Se pero’ pensi che per te sarebbe meglio fare tutto in Inglese forse il sito gemello (eterozigota) Bilingual For Fun http://www.bilingualforfun.com e’ un’opzione.
Leggendo il tuo commento mi sono venute in mente un paio di cose:
– tuo marito e’ scrupoloso nel parlare sempre e solo italiano con la bambina? implementare il metodo One Parent One Language fedelmente non e’ affatto facile, ma da dei buoni risultati. Sul blog troverai diversi post su gioie e dolori del metodo OPOL
– dice che tuo marito legge libri italiani, intendi anche che legge libri alla bambina?
– frequentate altre famiglie o bambini italiani? questo sarebbe un grosso aiuto per la tua bambina. Conosco delle famiglie che organizzano playgroup italiani all’Aia. Non so se per te sia pratico, se vuoi ti metto in contatto. Se no puoi cercare di organizzarlo tu un playgroup
– le vacanze? le vacanze in Italia, magari con nonni, zii e cugini se possibile, possono dare un input incredibile alla lingua minoritaria. se ti sembra che le vostre visite in Italia non abbiano alcun impatto sull’Italiano della bambina forse basterebbe fare qualche piccolo cambiamento. tipo smettere di sforzarsi di capire quando lei parla in Olandese.
– hai pensato a una ragazza alla pari italiana? certo bisogna avere il posto in casa, ma te la butto li’ come opzione
Infine ultimo commento. Capisco benissimo il vostro desiderio che lei sia bilingue “perfetta”, ma ogni bambino ha i suoi ritmi e il suo stile. Il fatto che capisca perfettamente e’ il piu’ importante. Quanto agli errori che fa nel parlare, continuate a darle tanti, tantissimi input, e prima o poi si sistemera’. Ah. ultima cosa, non correggetela, potreste inibirla. magari ripetete quello che ha detto nella forma piu’ corretta, in modo molto leggero, oppure fate finta di niente. I bambini non imparano perche’ vengono corretti ma semplicemente copiando e imitando gli adulti.
Se hai o avete altre domande siamo qui,
L.
wendy says
Dear L,
thanks so much for your answer (I can read and speak Italian but writing is a completely different matter….)
Your answer has certainly given me some ideas. Specially the one about a playgroup. My husband works in The Hague and we live only 30 minutes away so I certainly would be interessted to contact them. I will consider to start a playgroup myself.
The one parent one language is an technique that we have to aply more.My husband only talks and reads Italian to our daughter. But I think the problem is more that i try to speak Italian as well, but not being a native speaker I actually teach her my mistakes.
About holidays; we started this year to make family visits to Italy without me. So only my husband and my daughter. In October they are going again for the second time.
The idea of an italian babysitter has come up to me. Good that you mention it as well. Certainly something i will look into.
thank you for your answers and the encouragment. Fortunately my daughter herself feels very italian and believes she speaks a good Italian. Your remark that understanding is the most important issue at this moment, makes me feel positive too.
Kind regards, Wendy
L. says
Wendy,
nessun problema, ti metto in contatto con piacere. Per favore mandami una mail (bilinguepergioco AT yahoo DOT com), e se sei su Facebook mandami i tuoi contatti di Facebook.
Ah, se tu rinunci ad andare in vacanza con la tua famiglia per aiutare il bilinguismo di tua figlia secondo me sei troppo severa con te stessa… Se puoi e vuoi vai con loro e non preoccuparti, non occorrono misure cosi’ drastiche!
A presto,
Letizia