Alice ci pone questa domanda in un commento, la riporto qui perche’ mi sembra interessante e invito chi ha un’opinione o certezze in merito a condivederle nei commenti. Grazie in anticipo.
Cara Letizia,
ho una domanda un po’ generica che vorrei porre un po’ a tutti i genitori. E’ necessario far presente al bimbo che si parla una certa lingua? Mi spiego, quando do qualcosa a Mia le dico “Come si dice?” e se lei mi dice “Thank you” io le dico “No, come si dice alla mamma?” e lei prontamente “Grazie”. Secondo voi dovrei dire “Come si dice in italiano?”. Lo stesso per esempio con i numeri, se dico “Dai contiamo i fiorelli” lei d’istinto fa “one, two…” allora io comicio “uno, due..” e lei mi segue. Secondo voi dovrei dire “No, come si conta in italiano?” ? Mia ha 26 mesi e ancora non ha fatto la distinzione fra le lingue, anche se le capisce entrambe allo stesso livello. Usa tante parole in italiano ma le frasi sono per lo piú in inglese visto che le impara all’asilo. Quest’estate passerá del tempo da solo con la nonna in Italia e mi preoccupa un po’ che la poverina non capisca la nipotina visto che non parla inglese. Secondo voi devo cominciare a farle capire che sono due lingue distinte?
Ciao,
Alice
Alice,
a dire la verita per certo non lo so neanche io, pero’ ti do volentieri la mia opinione.
Ho dato un’occhiata veloce ai libri sul bilinguismo, A Teachers and parents Guide to Bilingualism suggerisce che gia’ prima dei 2 anni i bambini sono in grado di distinguere tra le due lingue e scegliere quale lingua parlare a seconda del contesto o delle persone con cui parlano.
Da cio’ e da quanto mi dici io personalmente dedurrei che Mia sia gia’ consapevole del fatto che esistano due modi diversi di esprimersi, anche se Italiano e Inglese come concetti le sono estranei. Io credo che indipendentemente dal fatto che tu chiami questo modo di esprimersi Italiano o la lingua della mamma, lei comunque capira’ che con la nonna solo parlando italiano riuscira’ a farsi capire, e lo fara’ automaticamente.
L’obiettivo dei bambini non e’ parlare una lingua, ma capire e farsi capire, e istintivamente scelgono la strategia che permette loro di ottenere cio’ col minimo sforzo.
My 2 cents, come dicono in USA…
L.
Cara Letizia,
grazie mille per la tua risposta. Suppongo che aspetteremo e vedremo come se la caveranno quelle due quest’estate. E’ interessante vedere come i bambini sviluppano i propri skills in maniera diversa. Il bimbi dei nostri amici (trilingue) a 2 anni e mezzo distingue perfettamente le 3 lingue e non le mescola. E parla spedito, nonostante il trilinguismo e il fatto di essere maschio 😉