Si vanno moltiplicando le proposte di corsi di lingue, cioe’ invariabilmente di Inglese, per bambini piccoli, normalmente dai tre anni in su. Il perche’ e’ ovvio, i bambini a quest’eta’ hanno una particolare elasticita’ e predisposizione per le lingue. Pero’ non e’ chiaro come questi corsi intendano sfruttare questa predisposizione e soprattutto quali siano gli obiettivi concreti dei corsi in termini di acquisizione del linguaggio.
Quest’ultimo punto e’ essenziale e se mai dovreste prendere in considerazione dei corsi di lingue per bambini vi invito a fare questa domanda esplicita: Quali sono gli obiettivi di questo corso?
A quanto mi risulta la ricerca ci dice che i bambini in eta’ prescolare non possono imparare le lingue con un’ora o due di esposizione alla settimana. Pero’ potrei sbagliarmi, magari qualche parolina tipo Hello, Bye Bye, Dog e Red la imparano. Magari imparano che esistono diverse lingue, non solo la loro. L’importante e’ che questi obiettivi siano chiari ai genitori, e soprattutto che sia loro chiaro se questi obiettivi valgono la spesa che si accingono a compiere.
Devo dire che a me e’ capitato di chiedere quest’informazione un paio di volte a chi organizza corsi di Inglese per bambini, e le risposte che ho avuto sono state anche oneste. Non mi hanno “garantito” che il bambino di 3 anni dopo un anno di corso avrebbe detto delle frasi in Inglese, nemmeno che avrebbe usato delle parole attivamente. Certo si sarebbe familiarizzato con la lingua, avrebbe scoperto che l’italiano non e’ l’unica lingua al mondo. E questo puo’ anche andare bene se ci si puo’ permettere la spesa, ma non credo che valga la pena di fare grossi sacrifici perche’ il bambino scopra che esistono altre lingue. Lo scoprira’. E rimane comunque sempre aperto il punto, gia’ toccato in precedenza, che i bambini sono bambini e hanno bisogno di essere amati e di giocare, mandarli a diversi corsi gia’ a 3 anni e’ forse chiedere loro molto.
L’invito per i genitori quindi e’ di riflettere su questi temi e sui propri obiettivi prima di fare delle scelte, che potrebbero essere impegnative sia per loro che per i bambini. E anche ricordare che i genitori stessi, se lo vogliono, possono trovare il modo di proporre una lingua straniera ai bambini, senza dover impegnare troppo tempo e energie: Come capire se posso insegnare una lingua a mio figlio.
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Immagine da A Journey Round My Skull
anna says
Nel nostro nido abbiamo introdotto un’ora di inglese alla settimana e sebbene anche noi fossimo scettiche, abbiamo dovuto ricrederci. Ovviamente i piccoli non parlano perchè un’ora è veramente troppo poco (si dovrebbe parlare tutto il giorno in inglese per ottenere tale risultato), ma capiscono molte delle parole e delle domande che rivolgiamo loro. I più veloci sono arrivati addirittura a ripetere frasi intere, proprio come avviene per l’apprendimento della lingua madre, per cui mi sento di essere ottimista e dire che si possono avere alcuni modesti risultati, con un sistema magari lento, ma più naturale e spontaneo rispetto al tradizionale metodo scolastico.
J says
Vorrei dei consigli sui corsi estivi di lingua inglese in UK.
Sapete il nome di qualche buona scuola per bambini dai 7 anni?
Mi rivolgo in particolare a chi abita in UK.
Grazie.