Parliamo un po’ del tedesco, lingua ostica, un po’ dura all’ascolto, ma assolutamente affascinante. Una lingua con un rigore logico ed una capacita’ espressiva potentissimi. Capisco chi studia tedesco per leggere i testi dei grandi filosofi in lingua originale, perche’ per tradurre quei concetti in una lingua come l’italiano ci vogliono tanti giri di parole e alla fine non si capisce piu’ niente. In tedesco invece no, il concetto, l’idea, viene espresso in maniera quasi pittorica tanto e’ immediata, grazie alla capacita’ di creare e associare significati componendo le parole.
Perche’ questa dichiarazione d’amore per il tedesco, mi direte? Perche’ il nostro ultimo playgroup di tedesco, Spielgruppe per essere precisi, mi ha dato delle emozioni davvero forti, e mi ha fatto riflettere.
I bambini ci mettono sempre un pochino ad ambientarsi nei playgroups, che sconvolgono le loro regole del come e quando si parla ogni lingua, c’e’ chi ci si butta con entusiasmo, chi osserva con calma, facendo finta di niente, per un po’. Ieri pero’ il nostro Playgroups e’ stato quasi magico, tutti i bambini in cerchio hanno cantato insieme, chi con la voce, chi con le manine, secondo l’eta’. Mamme e bambini cominciano a conoscersi meglio e l’ambiente e’ stato davvero rilassato e giocoso, e rigorosamente tedesco. Per un momento mi e’ sembrato impossibile che tutto cio’ si stesse verificando in Italia…
E’ stata una vera soddisfazione, certamente legata anche all’affetto che provo per questa lingua, alla quale mi sono accostata piu’ per necessita’ che per scelta, ma che e’ andata crescendo nella mia considerazione passo dopo passo. Una lingua legata alla citta’ assolutamente ineguagliabile di Berlino, dove ho vissuto per qualche anno, esperienza non sempre facile ma davvero indimenticabile. Una lingua conquistata faticosamente, con determinazione, e della quale sono particolarmente orgogliosa.
Davvero ogni lingua porta con se’ uno sguardo diverso sul mondo, non so spiegare bene il perche’ ma sento che e’ cosi’. In parte deve essere dovuto al fatto che ogni lingua ci mette in relazione con tipi di persone diverse, aprendoci lo sguardo sul loro mondo e la loro cultura. Mi torna in mente la citazione di che ci ha regalato Elisabetta: I confini della mia lingua sono i confini del mio universo, di Ludwig Wittgensteindie, che lo disse per l’appunto in tedesco: die Grenzen meiner Sprache bedeuten die Grenzen meiner Welt.
L’Inglese e’ una lingua importante, ma non l’unica, e personalmente sono davvero contenta che Bilingue Per Gioco stia diventando un punto di ritrovo per bambini e genitori bilingui di diverse lingue. Ormai a Verona potremmo far partire anche il playgroup di Francese, ma a questo punto rimandiamo a Settembre.
Chiudo con un saluto affettuoso a tutti i piccoli Kinder che vivono in Italia, finora purtroppo ho un po’ trascurato questa lingua, ma ora recuperemo in fretta. Tanto per cominciare ecco una pagina su libri, CD, DVD, canzoni, etc per bambini bilingui/tedeschi. Se volete suggerirci altre risorse ve ne saremo grati.
Tschuus!
maria elena says
sono molto contenta che esiste uno Spielgruppe a Verona. Come potrei lanciare questa idea anche per la città di Milano attraverso questo blog?
grazie
maria elena