Luisa ha frequentato una scuola internazionale e condivide con noi la sua esperienza, estremamente positiva.
Forse non sono la persona più adatta a scrivere in questo sito. Non sono ancora genitore, ma mi stanno a cuore le lingue straniere, dal momento che le studio, e mi incuriosisce il bilinguismo (mi piacerebbe molto fare la mia tesi di laurea specialistica su questo argomento).
Ho avuto la fortuna di frequentare un liceo linguistico internazionale italo-spagnolo. Quindi ho inziato lo studio della lingua spagnola tardi. Leggendo alcuni commenti mi è venuto in mente il periodo del liceo e posso affermare che l’unica cosa che conta per favorire il bilinguismo è una relazione serena con i propri genitori/insegnanti di lingua. Questo tipo di rapporto ovviamente è più facile intrattenerlo con i propri genitori che con i propri insegnanti.. .e penso che il successo dei bambini bilingui stia proprio in questo. Io ovviamente non mi posso considerare bilingue; sta di fatto che nelle materie che studiavo nella lingua straniera non avevo alcuna difficoltà ad esprimermi. Mi mancano molto i miei professori spagnoli ora, che non erano professori per me, ma come persone di famiglia. Senza questo rapporto di fiducia che si era instaurato non avrei mai imparato lo spangolo così bene e ora, che non lo sto più studiando nel curriculum universitario, non me lo ricorderei così bene.
Ora che i miei professori madrelingua sono tornati nel loro paese di origine è come se avessi perso persone care e non dei semplici professori.. ed è questo profondo affetto che mi permette inconsciamente di amare la lingua spagnola, unico mezzo per comunicare con loro.
Quello che voglio consigliare a voi mamme di futuri bilingui, è di stare accanto ai vostri figli con il massimo affetto che una mamma può provare per il proprio figlio, parlando con lui/lei nella vostra lingua materna, ma senza stressarli (siete prima di tutto madri); vedrete che in futuro parleranno le due lingue con gioia. Sarà per loro un bisogno essenziale quello di parlare nelle due lingue anche quando non ci sarà più nessuno con cui parlarle (ogni tanto parlo da sola in spagnolo).
Come potete notare dal mio commento, anche una semplice studentessa di lingue non bilingue ha la capacità di avere una visione ad ampio raggio e da più prospettive, mettendosi nei panni dello studente che ha ricevuto una formazione quasi bilingue e in quelli del genitore/professore, o meglio EDUCATORE.
Questa esperienza, quella del liceo linguistico internazionale, mi ha segnato molto in positivo e mi ha trasformato nella persona che sono attualmente. Sarebbe veramente bello se ci fossero più scuole come quella che ho frequentato io(http://www.liceobotta.it/index.html), perché questi licei favoriscono anche a scuola il clima che voi genitori offrite a casa ai vostri figli, futuri bilingui.
Cerco di non essere troppo prolissa. Concludo mettendomi a disposizione per qualunque commento riguardo questo tema.
Seguirò con interesse il vostro sito, che ho scoperto soltanto oggi.
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