Oggi voglio condividere un post sui materiali per bambini scritto da una mamma blogger che ci segue regolarmente e che mi ha molto colpita, il passaggio a cui mi riferisco e’ riportato piu’ sotto.
Non c’entra assolutamente nulla col bilinguismo, ma c’entra moltissimo con i bambini, e lo pubblico per due ragioni:
1) vorrei averlo letto tanto tempo fa, tipo due anni fa,
2) sono parecchio arrabbiata e ho voglia di fare nomi.
Il messaggio fondamentale sostanzialmente e’ che i biberon di plastica fanno male. Cavoli! Ma io compro le verdure e la frutta biologica e poi tre volte al giorno sparo una bomba chimica in bocca a mio figlio? Colpa mia che non mi sono informata prima, forse, ma anche di chi me li ha venduti. E poi io ai tempi mi sono anche informata prima di fare i miei acquisti, ma non ho trovato nulla sul tema…
Ora ho fatto un altro po’ ci ricerche, e mi sono davvero arrabbiata. Io uso i biberon della Avent. Ora viene fuori che la Avent fa anche i biberon BPA free (leggete il post di design per bambini per chiarimenti). Stavo per comprarli, poi ho pensato… Ma scusa un minuto, la Avent sa che il BPA fa male, mette in commercio i biberon senza BPA, pero’ continua a vendere gli altri e me li vende senza dirmi niente sul BPA? Ma f… la Avent! Lo so non e’ da me, ma quando ci vuole ci vuole…
Quindi ora esco, vado a comprare due biberon di vetro in farmacia che mi dureranno si e no un giorno l’uno. Vado a casa e butto i biberon della Avent. Litigo con i miei che mi diranno che sono paranoica perche’ tanto i biberon di plastica li usano tutti (ho la scena davanti ai miei occhi). Dico a mia cognata e alle mie amiche con bambini di fare lo stesso (buttare i biberon, non litigare con i nonni). E poi vediamo.
Chi ha un’idea su cosa fare dopo? Farsi arrivare i biberon dagli Stati Uniti mi sembra eccessivo, ma che biberon devo usare? Una cosa e’ certa, Avent NO.
Ecco il passaggio dal post di design per bambini, che tra l’altro e’ un gran bel blog:
“C’é invece chi fa una scelta ecologica ed educativa diversa a cominciare dal biberon…di vetro (come una volta)! Il biberon Wee-go della Lifefactory, completamente privo di ogni componente chimico pericoloso quali il bisfenolo-A (BPA), ftalati, ed il cloruro di polivinile (PVC) (*).Inoltre una guaina di silicone dai colori allegri protegge il vetro da eventuali urti. Oltre alla scelta ecologica poi c’é una scelta stilistica notevole, design essenziale ed al contempo solare.
(*) Per i componenti chimici ho linkato i rispettivi paragrafi sulla sicurezza per la salute che ahimè sono solo in inglese. La consapevolezza sulla tossicità di tali componenti é infatti molto più elevata all’estero. Basta infatti mettere su google le keywords “BPA + free”.”
Laura says
anch’io nonostante frequento il web e leggo di tutto sulla meternità e puericultura ho saputo dei danni del Bisfenolo quando il mio pargolo allattato artificialmente aveva già più di 6 mesi. Al negozio ho trovato il biberon identico al mio della Mebby, fenomenale per la valvola anti-colica unica, uguale identico anche le confezioni su 2 file, ma una fila con tutti adesivi “Non contiene bisfenolo”. Embè, mi domando io, e l’altra fila? E quello che ho comprato io? Se foste eticamente corretti cari manager delle industrie, li ritirereste dal mercato e mi dareste un buono sconto presentando il vecchio biberon, ma non nel mondo in cui vivamo noi. Purtroppo non potremo mai preservare i nostri cuccioli da ogni cosa, facciamo il possibile ma qualcosa ci sfuggirà sempre.
gianna says
E per non parlare dei coloranti alimentari artificiali di tipo azo (gialli e rossi; attenzione, non tutti i gialli e rossi, ma solo quelli con struttura azo), per i quali si é dimostrato il legame tra consumo e insorgenza dell’ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione). Questi coloranti sono presenti in molti prodotti per bambini, caramelle, leccalecca e simili, bibite gasate, salse eccetera.
Qui in Svezia erano vietati ma poi era arrivata una norma europea che ne autorizzava l’uso come additivi. Io ho avuto la fortuna di avere un padre chimico che ne impediva con disgusto l’acquisto, ma penso non sará facile tenere a bada i nostri bimbi, visto che certi prodotti si trovano dappertutto.
VmnP says
Grazie per i complimenti al blog, vedere che i miei posts aiutano altre mamme anche per cose serie come la salute dei nostri pargoli é una grande soddisfazione.
Per quanto riguarda gli acquisti oltre-oceano non concordo sull’ “eccessivo”: io ho comprato spesso libri on-line dall’america, CDs… Inoltre molti prodotti che posseggo vengono dall’america, solo che non li faccio arrivare io bensí un distributore di professione che ci guadagna bei soldini…e allora che male c’é a fare noi da sole?
un saluto
VmnP
L. says
Un paio di precisazioni. Il biberon di vetro e’ molto meno fragile di quello che mi aspettavo. E’ sopravvissuto agevolmente al primo giorno. I nonni non hanno trovato nulla da ridire, anzi hanno detto noi infatti per voi abbiamo usato solo biberon di vetro (stavo per scoppiare a piangere…). Il biberon che ho comprato in farmacia non c’era, quindi l’ho prenotato e preso l’indomani, ieri. Cosi’ ho avuto modo di scoprire che il prezzo di listino della Chicco e’ 6.70Euro (e gia’ include il margine della farmacia), ma la farmacia lo vende a 8.50Euro, con un rincaro del 27%. Questa volta non mi sono morsa la lingua.
VmnP, forse hai ragione tu e sicuramente non tutte le scelte sono razionali, se lo fossero chissa’ come andrebbe il mondo… Pero’ razionalmente parlando c’e’ anche che una spedizione dall’America costa, e se esiste una soluzione piu’ economica e piu’ vicina la prendo in considerazione. Per esempio io ho comprato una volta sola libri dagli Stati Uniti, poi ho scoperto che e’ molto piu’ pratico e soprattutto veloce comprarli dall’Inghilterra…
Ciao e grazie ancora,
L.