Ultimamente A. fa una cosa strana. Dice cose del tipo Grandfathert, Pastat, Watert, Platet, non vorrei sbagliarmi, ma credo che lo faccia anche con le parole italiane (pasta non conta, quella e’ una parola internazionale). Strano no? Come gli viene in mente ad un bambino di attaccare la T in fondo alle parole? Capirei la S, che si usa per fare il plurale, ma la T…???
Poi mi e’ venuto in mente! OpenED, WashED, CleanED… In qualche modo credo abbia capito che la desinenza -ed cambia il significato delle parole, e sta cercando di capire come, solo che la usa con i sostantivi invece che con i verbi! Che tenerezza…
I bambini imparano cosi’ la grammatica, intuiscono una regola e poi la applicano e ne perfezionano l’uso col tempo, all’inizio fanno molti errori ma man mano che ascoltano i grandi capiscono come funzionano le forme corrette. Quindi io non ho fatto assolutamente nulla. All’inizio queste parole strane, con la T in fondo, mi facevano sorridere, ma non gli ho detto nulla, ripetevo solo la parola esatta.
A. Grandfathert
M. Yes, Grandfather
Ora che ho capito il meccanisco credo faro’ piu’ attenzione ad usare piu’ spesso verbi con i participi regolari (che si formano aggiungendo la -ed in fondo), o frasi con i participi, per aiutarlo a capire come funziona questa cosa delle desinenze.
Se un errore si ripete con molta frequenza, probabilmente non e’ una svista ma un segno che il bambino sta sperimentando con la lingua. La cosa interessante pero’ e’ che dietro un apparente errore in realta’ c’e’ un processo di apprendimento anche abbastanza elaborato, quindi questi errori non vanno criticati, ma corretti con garbo (dando l’esempio giusto, non riprendendo il bambino) e accolti positivamente.
Immagine da A Journey Round My Skull
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