Siete alla ricerca di un gioco che aiuti l’apprendimento di una lingua? Ve ne propongo uno che da noi funziona benissimo, con sommo piacere di Mummy e A.
Lo vedete nella foto, sono 10 cubi (a 5 facce) di Djeco Io li ho trovati quando sono stata a Bruxelles per la conferenza on Language Early Learning e me ne sono innamorata subito, li ho comprati e quando A. ha aperto la scatola ha detto oooohhhhhh. La sua fascinazione a tutt’oggi perdura.
Come li usiamo? Andiamo per gradi:
- Semplice manipolazione, familiarizzarsi con l’oggetto cubo, scoprire che si possono sia impilare per fare una torre che mettere l’uno dentro l’altro
- Scopriamo gli animali. Il tema dei cubi e’ la natura, quindi sono raffigurati per lo piu’ animali, qualche insetto (coccinelle e libellule) e qualche foglia. Associamo ad ogni animale il proprio verso
- Costruiamo delle storie! Io dico ad A. dammi un disegno, e lui mi passa un cubo e sceglie un’immagine, che ne so la tigre. Io inizio a raccontare di una tigre che se ne va a spasso nella Giungla. Dopo un po’ gli dico, dammene un altro, e lui mi da’ che ne so, la pecora. E la mia storia prosegue con la tigre che incotra la pecora, poi un altro cubo etc etc. (ci sono volute circa 3 tentativi per far entrare A. in questa dinamica dei cubi che raccontano una storia).
- Il passo successivo, non so quando, sara’ quando sara’ A. a raccontare le storie con i cubi.
Questo gioco mi piace tantissimo, per diversi motivi:
- E’ veramente bello, nel senso estetico, e piacevole da usare
- Le storie nascono dalla collaborazione di mamma e bambino, nessuno di noi sa dove andra’ a finire la storia, ma le creiamo insieme, collaborando appunto.
- E’ un buon supporto per raccontare delle storie, ci sono persone con il dono di saper inventare delle storie meravigliose, mio padre e’ cosi, lui si mette e racconta ogni volta storie diverse ad A., storie che partono dalla sua esperienza (la polpetta che non vuole mangiare, il pesciolino rosso, il cane che abbiamo al mare, etc.) ma poi spaziano in situazioni magiche e un po’ irreali. Io non sono altrettanto brava in quetso senso, pero’ se ho delle linee guida, allora si’ riesco a costruire delle belle storie.
- E’ surreale, se il bambino ti da’ prima la tigre e poi la coccinella e poi lo scoiattolo, che fai? Usi la fantasia, e alla svelta! Questo secondo me e’ molto positivo, i bambini hanno una fantasia meravigliosa ma noi adulti l’abbiamo un po’ atrofizzata (non tutti ovviamente), mettendoci in condizioni surreali la risvegliamo un po’, ed entriamo con i bambini nel loro mondo fantastico in cui tutto e’ possibile.
- E’ fisico. Un oggetto da toccare, una figura da guardare, da manipolare, da spostare, da’ realta’ all’esperienza del racconto, un po’ come i libri illustrati per bambini, che se sono ben fatti creano spazio per la fantasia, ma allo stesso tempo permettono al bambino di vedere prima di capire, il che e’ molto importante quando si sta imparando una lingua, che sia la prima o la seconda.
- Non stufa. I disegni sono semplici ma al tempo stesso ricchi di dettagli e particolari, l’oggetto si presta a diverse manipolazioni e combinazioni e le storie pressocche’ infinite. E’ un gioco che ha sempre qualcosa di nuovo da offrire.
- E’ resistente, e quindi sopravvive alle manipolazioni.
- Introducono il concetto di dimensione e numero. Ci sono cubi grandi e cubi piccoli, ad ogni cubo e’ associato un numero e su una faccia riporta il numero stesso (diciamo 7) e 7 animali, sulle altre facce invece riporta immagini singole.
Secondo me questo gioco si presta diverse eta’, anche a bambini piu’ grandi. I bambini amano le storie, e amano vedere come nascono. Forgiare le storie, crearle e’ un’esperienza meravigliosa per grandi e bambini.
Ultima nota, io i cubi li tengo nella loro scatola, e quando A. vuole giocarci li tiriamo fuori. Me li chiede lui stesso, li chiama Kibs. Il fatto di non tenerli sempre esposti aumenta la curiosita’ e la voglia di giocarci, li rende un po’ speciali. Il semplice gesto di tirarli fuori dalla scatola e’ un gesto in se’ pieno di aspettativa e di scoperta (oltre a preservarli da eventuali ditate di marmellata). I cubi si trovano anche nel Bookstore di Amazon.
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Ciao, sto scoprendo il tuo sito a poco a poco e sto trovando molti spunti per pensare, non solo per le mie bimbe, ma anche per noi adulti.
Questi cubi sono davvero un’idea bellissima, che stimolano la fantasia e non sono ripetitivi. Anche per chi come me non parla bene altre lingue. Grazie per avermeli fatti conoscere! Li prenderò presto!
Continuo a visitare questo bel sito, nel frattempo mando un saluto a te e un bacino al tuo piccolo A.
Barbara,
benvenuta! Ho dato un’occhiata al tuo sito la cuoca felice , cielo… Io adoro cucinare, ma ormai proprio non ho tempo per farlo, i siti di ricette mi fanno soffrire.
Comunque guardando il tuo sito mi e’ venuta un’idea… perche’ voi mammeblogger e cuoche non ci fate venire qualche idea per portare il mondo in tavola con delle ricette internazionali? Insomma io se dovessi cucinare Inglese farei fish and chips, se dovessi cucinae Americano farei l’hamburger, ma credo si possa fare di meglio… Intanto ho lanciato l’idea, ma ora ci faccio un post, stai tuned!
L.
Ciao, sono stata fuori e leggo solo ora la tua risposta.
L’idea è carina e potremmo parlarne. Rimaniamo in contatto!
P.S. Ho trovato i cubi da Feltrinelli a Roma, anche se sono in Italiano saranno un ottimo spunto per esercitare la fantasia di tutta la famiglia! Grazie per tutti i tuoi consigli!
in che senso i cubi sono in italiano? sui miei non c’e’ scritto proprio nulla… sono internazionali…
Sotto ad ogni animale (uno per cubo) c’è il verso che fanno… e poi su ogni colore c’è scritto che colore è… non sono gli stessi che vedo nella foto qui in alto. Quelli che ho io sono della EDIZIONIEL – Un libro da leggere e 10 cubi per giocare.
Su ogni cubo c’è un animale, un colore, una forma (cerchio, quadrato, triangolo, ecc), un numero e delle stelle (a seconda del numero).
Le storie da inventare sono difficili con così pochi elementi. Appena faccio un salto a Roma vado a cercarli in qualche libreria internazionale, purtroppo abito fuori e non ci vado spesso…
I cubi della Djeco si possono trovare anche a la “Città del sole”.
Ciao.
Ho appena scoperto il tuo sito e lo linkerò dappertutto!!! :-))
Io creo giochi per “bambini” di tutte le età con la tecnica del plastic canvas..Anche cubi..
E dedico spazio nel mio blog appena aperto anche a temi generici che valorizzano l’importanza del gioco e della fantasia..
Buon lavoro e grazie
Monica
Grazie Monica! Sono contenta che ti piaccia, mettiamo subito anche il tuo di link però! eccolo qui: http://magliamozone.blogspot.com
L.
C’è anche chi i cubi se la fa da sè! guardate un po’ qui …. Ah le mamme creative…
L.