Ciao,
sono Gianna e ti disturbo per una domanda linguistica che non saprei come allocare come commento sul tuo sito.
Siccome il tuo A. é qualche mese piú vecchio del mio probabilmente hai avuto un’esperienza simile.
Allora: ad Agosto il mezzovikingo (allora 14 mesi), diceva alcune parole, circa una dozzina, piú o meno equamente distribuite tra svedese e italiano. Io credevo che la situazione si evolvesse mentre adesso, a due mesi di distanza,
sembra aver ristretto il suo vocabolario: praticamente dice 2-3 parole “vere” e il resto é una parlantina costante ed entusiasta in un linguaggio totalmente di fantasia (spesso onomatopeico e con molta gestualitá, cosí in effetti noi
capiamo abbastanza cosa vuole raccontare, e gli facciamo capire che abbiamo capito).
Mi sarebbe piaciuto poter partecipare ai vari carnevali e raccontare come vanno le cose da noi, ma qui ho l’impressione che tutto sia fermo, anzi, si vada proprio indietro. Lui va al nido (svedese monolingua), capisce un sacco di vocaboli nelle due lingue, quindi non é un problema di comprensione.
Siccome ricordo che tu avevi descritto tuo figlio di poche parole verso i 15 mesi, mentre mi pare che adesso ne dica molte , volevo chiedere a che etá circa ha cominciato a sviluppare veramente il suo vocabolario. Lo so che ogni
bimbo é un caso a sé, ma era per avere un’indicazione di massima. È una fase normale? (quella di parlare il “pseudoarabo”, come diciamo noi)
Ciao e grazie,
Gianna dalla Svezia.
Ciao Gianna,
io non descriverei la mia esperienza come l’hai descritta tu, il che non vuol dire che sia radicalmente diversa. Io direi che noi abbiamo osservato un magma di pesudoarabo, come dite voi, da cui poco a poco emergono parole compiute in una lingua o nell’altra. Non ho mai avuto la sensazione di tornare indietro, ma questo e’ poco rilevante.
Cio’ che mi sembra piu’ rilevante e’ che il mezzovikingo indichi, usi i gesti e si faccia capire. Le esperte che ho consultato, vedi la logopedista Martina Ozbic e la professoressa Sorace, confermano che se il bambino comunica non c’e’ motivo di allarmarsi…
Quindi io direi di stare sereni e aspettare, pero’ se non riesci a stare serena, se veramente temi che ci siano dei problemi, allora puoi considerare l’opzione di sentire uno specialista, piu’ che altro per tranquillizzarti.
A presto!
L.
Immagine da A Journey Round My Skull
Silvia says
Vorrei rassicurare Gianna portando come esempio il nipote di mio marito che e’ nato in Romania e a 15 mesi e’ arrivato in Italia . Fino al mese scorso erano tutti un po’ preoccupati perche’ non diceva quasi una parola in nessuna delle due lingue e veniva continuamente confrontato al mio che ha 8 mesi di meno ed un vocabolario piuttosto avanzato per i suoi 15 mesi.
Ora Kevin che il mese prossimo compira’ due anni e’ esploso nel suo linguaggio e credo sia al pari dei bambini della sua eta’ … si esprime in italiano ma non disdegna il rumeno .
Stai tranquilla.
Serena says
Ciao Gianna, anche tu in Svezia! Il nostro Vikingo che ora ha quasi 4 anni, nato in Svezia, ha parlato quasi nulla fino quasi a 2 anni e mezzo. Poi improvvisamente si è sbloccato. Noi parliamo italiano a casa, e lo svedese lui lo sente praticamente solo all’asilo, dove va da quando ha compiuto 1 anno di età. Ad oggi direi che sta ancora un po’ indietro rispetto alla media dei bambini della sua età. Ma CREDO che sia normale per questi piccoli bilingui. Credo. Buon buio e freddo!
gianna says
Grazie a tutte per le vostre testimonianze ( e a Letizia che l’ha pubblicata)!
Volevo aggiungere che il Mezzovikingo, adesso 17 mesi, non ha problemi col vocabolario passivo: ho contato un paio si settimane fa quante parole ITALIANE capisce, e sono circa 80, o forse anche piú perché nel frattempo ne avrá imparate altre. Tra queste ci sono nomi di oggetti, ma anche concetti tipo “ancora”, “male” (fisico), “non ce n’é piú”. Tutto questo mi pare Ok se penso che io e youtube siamo l’unica fonte di italiano nel suo mondo, tutto il resto é svedese e non é semplicissimo incontrare altri bambini italo-svedesi qui visto che siamo in mezzo al nulla.
Quindi non credo sia un problema di ritardo nell’apprendimento. Peró parole attive niente!
solo un tadááá, pum tadummm, etc. Le uniche che pronuncia sono: mamma, papá/daddá, uuuva! (la sua frutta preferita), hejdå.
orma says
Non ho esperienza di bimbi bilingue, solo l’esperienza di G&G, le mie piccolette, hanno iniziato presto a parlare, però, ci sono state anche delle pause e altri momenti in cui si affezionavano ad un suono inventato e lo ripetevano spesso, usandolo per esprimere qualsiasi cosa. Giada ha saltato qualche fase perchè ha avuto modo di osservare e ascoltare sua sorella, però ancora dice “Tliglo” invece di “Tigro” e le piace dire “bavagliolo” invece di “tovagliolo” e in questo caso è cosciente di usare un vocabolo che non è quello corretto, ma essendo per natura semprecontro usa lo stesso questa parola tutta sua.
Ora, poi, che hanno iniziato con l’inglese le parole inventate si sprecano.