Anna, ci racconta la sue esperienza con la Baby sitter madrelingua. Un’esperienza importante, perche’ non e’ vero che agli altri va sempre tutto bene, pero’ spesso i problemi si possono risolvere, se c’e’ la volonta’, come nel caso di Anna, e un discorso analogo vale per le ragazze alla pari.
Ciao,
sono una mamma molto confusa ma anche molto determinata a crescere i suoi due bimbi, uno di 20 mesi e l’altro di 3, bilingui in inglese.
Io e mio marito siamo italiani e viviamo in Italia perciò lo sforzo sarà senz’altro maggiore rispetto ad altre famiglie in cui uno dei due genitori è di un’altra nazionalità. Tuttavia,come già scritto, sono molto determinata quindi un paio di mesi fa ho assunto una babysitter americana che mi aiutasse coi bambini.
A distanza di un mese mi ritrovavo poco soddisfatta della situazione, un pò perchè la babysitter si è dimostrata poco intrapendente col maggiore dei miei bimbi, un pò perchè quest’ultimo ovviamente,si attacca a me in una maniera spropositata non appena lei arriva in casa.
Non sapevo se fposse il caso di continuare a sobbarcarmi questo sforzo economico o il fatto che la baby sitter non avesse captato l’attenzione di mio figlio dovesse farmi desistere, magari cercandone un’altra un pò più intraprendente?
Poi preso una decisione, e ne sono felice! Poichè sono una persona dai facili entusiasmi e repentini regressi dinanzi all’ingestibilità di mio figlio da parte della baby sitter mi sono molto scoraggiata. Poi mi sono riproposta di cercare di gestire personalmente anche il tempo che mio figlio trascorre con la baby sitter nel senso che poichè quest’ultima mi sembrava un pò impacciata con lui e dotata di poca fantasia ho pensato di suggerirle quali giochi fare, quali giocattoli tirar fuori nei momenti in cui mio figlio dimostra di essersi annoiato o è diventato nervoso (molto spesso da quando ha preso atto della presenza del suo fratellino) e anche di mostrarle il modo in cui io gioco ad esempio nascondendomi per poi sbucar fuori all’improvviso, gioco che a lui diverte tantissimo. Ha funzionato. Lei mi ha imitata nel gioco del nascondino in un momento ‘delicato’ della mattinata, poi lo ha fatto giocare con puzzle e cubi impilabili, lo ha assecondato nei giochi con pentole,co perchi e altri oggetti di per sè innocui ma non più tali nelle mani di un bambino. Poi lo ha portato al parco e quando sono riuscita a raggiungerli col mio ultimogenito la sorpresa più grande, la ciliegina sulla torta che ha spazzato via ogni dubbio sul fatto che questo onere economico avesse un senso: mio figlio salendo su per gli scalini dello scivolo urlava :’ UAN – TU – TI – FOL’ !!!
Questa è la mia testimonianza e ho deciso di andare avanti così. Il mio dubbio sorgeva anche per il fatto che avremmo deciso comunque di mandare i bambini all’asilo e scuola elementare inglese,che l’onere economico sarà elevatissimo quindi magari mi dicevo che la spesa della babysitter in questo momento poteva risultare non indispensabile.
Mi farebbe piacere,ad ogni modo,ascoltare il tuo parere e di chiunque altro voglia dire la sua, sottolineando il fatto che se avessimo una maggiore agiatezza il problema non me lo porrei affatto.
Grazie della disponibilità,
Anna
Immagine da A Journey Round My Skull
Barbara says
Ciao Anna, mi trovo in una situazione molto simile alla tua: io e mio marito parliamo solo italiano (poco inglese e spagnolo, troppo poco per cimentarsi in un compito così delicato) e viviamo in Italia. Proprio poco tempo fa ho conosciuto una persona di madrelingua spagnola. Non potremo permetterci di mandare le nostre figlie in una scuola inglese, o di altra lingua, quindi abbiamo deciso di chiamare una baby sitter perché la spesa, al momento, possiamo sostenerla. Questa persona che verrà ora sta partendo per il suo paese, quindi cominceremo al suo ritorno, tra circa un mese. Quello che posso dirti è che, senza aver cominciato, ho messo in conto di spiegarle quello che vorrei ottenere, suggerendo qualche gioco da fare.Per questo ho comperato qualche libro in lingua spagnola (i libri devono essere adatti all’età dei bambini), e qualche cartone animato. Le ho già detto che metterò a disposizione alcuni giochi, poi c’è il parco e se c’è il sole potranno uscire a fare un giro qui vicino. I cubi che avevo trovato sono in italiano, ma poi poco importa, tanto Gaia non sa leggere (2 anni e mezzo). L’importante sarà far vedere alla baby sitter come si usano.
Insomma, tutto questo per dirti che il rapporto che vedo io con una baby sitter è un rapporto di “collaborazione”. Io le suggerirò di volta in volta alcuni giochi e lei, poi andrà avanti.
Non vedere la tua baby sitter come un tuo sostituto, ma come il tuo braccio destro… e la mente sei tu, perché tu conosci tuo figlio meglio di chiunque altro. Le faciliterai molto il suo compito!
A me piace cucinare, e sto pensando di far preparare dei dolcetti proprio a loro (sempre spiegandole prima le ricette, ovviamente semplici). Altre idee che mi vengono in mente è di farle pastrucchiare con acqua e farina, oppure con gli acquerelli, mettendo a disposizione carta, colori e pennelli. Il tutto parlando in lingua spagnola (nel mio caso).
Ecco, il gioco è fondamentale, in modo che divertendosi, imparano. Tutto dovrà essere gioco.
Se ti va, fai un salto sul mio blog, dove poco tempo fa ho messo la ricetta per fare il pongo fatto in casa… potrebbero divertirsi a dar forma a tante cose….
Ho trovato questo argomento molto interessante, grazie, e in bocca al lupo per la tua esperienza!
federica says
Ciao ! Sono Federica. Ho letto le vostre esperienze e dal momento che sto valutando se intrapprendere una strada simile anche per i miei figli, mi chiedevo:
Quante ore in media alla settimana resta il vostro bambino con la babysitter e per farmi un’idea quali sono i possibili costi?
Grazie
simona says
ciao! Abbiamo una ragazza alla pari madrelingua inglese da quando morgana aveva 6 mesi (adesso ha 3 anni e ne abbiamo avute 6)..Condivido ogni cosa..un solo suggerimento: i bambini memorizzano con una facilità estrema quindi consiglio di far giocare la baby sitter con libri, cubi e altro materiale nella sua lingua madre in modo che i bambini si abituino a vedere anche le parole scritte nell’altra lingua..Morgana non sa leggere ma riconosce moltissime parole (sia in italiano che in inglese) quindi meglio che con la madrelingua abbia a disposizione giochi nella sua lingua, mentre magari con mamma e babbo si può giocare in italiano.. Ciao!
Luisa says
Ciao a tutti. Sono alla ricerca di una babysitter madrelingua inglese o in alternativa con inglese fluente per la mia bambina di 3 anni, che stia con lei 3 o 4 pomeriggi a settimana. Abito in provincia di roma, zona castelli romani (vicino Frascati). Qualcuno saprebbe aiutarmi a trovare una babysitter in zona o zone limitrofe (es. Tuscolana, romanina, cinecitta’ ecc.)? Qualcuno ha eventualmente riferimenti di agenzie valide? Grazie molte. Ciao. Luisa