Sto programmano una serie di interventi sulla lettura e devo aprirli con una notizia piuttosto scioccante, non esistono certezze nemmeno per quanto riguarda i metodi per insegnare ai bambini a leggere e scrivere. Esistono metodi, approcci, teorie, ricerche diversi e sono tutti in costante evoluzione. E mi riferisco ai metodi usati per una stessa lingua, se poi parliamo di lingue diverse, ovviamente si dovranno usare metodi diversi.
Se non vi sembra ovvio pensate solo questa cosa, l’italiano è una delle poche lingue che si legge esattamente come si scrive, basta sapere dove mettere le doppie e poi è fatta, il dubbio su come si scrive una parola non lo si ha praticamente mai. Tutt’altra storia è provare a leggere e scrivere in Inglese e Francese, per non parlare di lingue che non si basano sull’alfabeto come alcune lingue asiatiche.
Questo può essere piuttosto sorprendente, credo che tutti coloro che sono andati a scuola in Italia abbiano imparato più o meno allo steso modo, A, B, C e via così… Bene preparatevi a mettere in discussione le vostre certezze. Il metodo dell’ABC non è l’unico possibile (ci sono metodi che addirittura sconsigliano di insegnare l’alfabeto), ma soprattutto non è un metodo univoco, ci sono mille modi per proporre ai bambini suoni e lettere per insegnare loro a leggere.
Per fare questi interventi mi baserò sulla letteratura anglosassone, per due motivi:
- Perchè la seconda lingua di mio figlio è l’Inglese e voglio aiutarlo a imparare a leggere e scrivere in inglese, sapendo che per l’Italiano ci penserà la scuola.
- Perchè come spesso accade la letteratura in Inglese è la più ricca e completa, ormai questa è la lingua della ricerca.
Forse però la letteratura Inglese è anche troppo completa e elaborata, da non raccapezzarcisi… Cercheremo di andare con ordine…, confideremo nell’aiuto di qualche esperta (Elle?) e soprattutto dovremo arrenderci all’idea che non ci sono verità certe ma approcci, e poi ognuno dovrà scegliere il proprio.
Comunque, azzardo, forse non è il caso di farsi prendere troppo la mano da elucubrazioni teoriche, per due motivi:
- Lo stesso obiettivo può essere raggiunto in modi diversi, dubito si possano fare danni insegnando a leggere ad un bambino con buon senso, indipendentemente dal metodo
- L’importante è leggere tanto, spesso, con gioia e passione ai bambini, scegliendo dei bei libri, e da qui il loro desiderio di leggere autonomamente scaturirà in maniera spontanea. Peraltro, credo che i metodi sofisticati per insegnare a leggere ai bambini siano più necessari dove il bambino non ha dimestichezza con la lettura, mi sembra di poter azzardare però che chi segue Bilingue per Gioco non ha bisogno di essere incentivato a leggere!
Immagine da A Journey Round my Skull
Agnese says
Una microscopica postilla:
anche l’ungherese e’ una lingua come l’italiano, si legge come si scrive… giusto, le lettere si leggono in modo non sempre uguale all’italiano (la c e’ come la zeta in italiano, la s e’ sc(i), etc etc etc).
Una cosa interessante che ho notato con mia figlia e’ che, nonostante non sappia davvero leggere (anche se conosce le lettere, piu’ o meno tutte in entrambe le lingue), quando dice una parola che non sa nell’altra lingua la cambia (quasi sempre) come se stesse leggendo. Mi ha stupita almeno un tre-quattro volte a riguardo.
Bilingue Per Gioco says
Agnese,
se passa di qua un ricercatore in cerca di idee potremmo dargli mille spunti per delle ricerche interessanti!
L.
Agnese says
Vero!
A dire il vero anche a me interesserebbe molto saperne di piu’ sull’argomento (apprendimento in genere nei bambini, ma in particolare anche apprendimento del linguaggio), ma al momento non ne trovo il tempo e mi limito a osservare i casi particolari a disposizione…
mammemigrata says
infatti i miei non hanno imparato l’alfabeto a scuola!!!! è strano per un italiano, però per esempio qui, che iniziano con il tedesco, hanno un metodo su cui nutrivo molti dubbi all’inizio, e poi invece funziona uguale: in pratica è un po’ mnemonico, nel senso che imparano a memorizzare prima gruppi di lettere (soprattutto quelle che formano un fonema solo in tedesco, per esempio “sch”, “ch”, ecc…) e poi parole intere… e poi quindi i bambini, non leggono lettera per lettera, ma imparano per esempio che se leggono “scu..”, con molta probabilità la parola sarà “scuola” e quindi non terminano di leggere la parola, ma fanno ricorso alla memoria…
oddio, non so se mi son spiegata bene, spero che mi abbiate capita!!!
Bilingue Per Gioco says
Ti ho capita ma sono rimasta sbalordita… Se hai occasione chiedi per favore alle maestre come si chiama questo metodo? così, tanto per complicarci la vita….
L.
mammemigrata says
ahaha Letizia, vedo solo ora la risposta!!! Alla prossima riunione chiedo come si chiama, ti farò sapere!
Barbara says
Salve,
i miei bimbi parlano due lingue: Danese ed Italiano. Quest’ anno il più grande ha cominciato le elementari ed ha imparato a leggere, il problema è che cercava di leggere il Danese, come con l’italiano, cioè leggendo le sillabe una dopo l’altra, ma non funzionava,perchè il Danese è come l’ Inglese, si scrive in un modo e si pronuncia in un altro.. comunque in Danimarca ( stiamo seguendo un corso via posta dalla Danimarca) ci hanno consigliato di fargli leggere i libri dei bambini piccoli, dove ci sono le immagini con il nome scritto in basso e adesso va molto meglio, chiaramente non legge altrettanto bene come fa con l’ italiano, ma secondo me è una questione d’esercizio, prima o poi ci arriverà…
Spero d’essere stata d’aiuto.
Barbara
mamma di Erik Victor 7, Samuel 6 ed Elvira Greta 3 (ml@h)
Bilingue Per Gioco says
Barbara,
molto interessante! sarei molto curiosa di sapere come funziona questo metodo per corrispondenza, ti scrivo!
L.