Non ho potuto non sorridere leggendo questa email! Mentre tante mamme si preoccupano perchè i bambini rifiutano l’Inglese Fiorella si preoccupa perchè il suo bambino è troppo entusiasta di parlare Inglese!
Cara Letizia,
ti scrivo questa e-mail perché ho davvero bisogno di un consiglio.
Ti seguo da un po’, ho letto il tuo ebook In che lingua Giochiamo? e ho messo in pratica diversi spunti che mi hai suggerito. Ho anche deciso di seguire il corso Learn with Mummy il prossimo anno (non ci siamo ancora iscritti in quanto al telefono mi hanno detto che la sede del Melograno è chiusa per lavori ma ho comunque lasciato tutti i nostri dati). Come puoi ben capire hai davanti a te una mamma molto motivata.
Ho cominciato il mio esperimento circa due mesi fa con mio figlio che ha da poco compiuto due anni. Inizialmente giocavo con lui in Inglese quando rientrava dalla scuola nel pomeriggio, in particolare quello che gli faceva più piacere (e ancora adesso gli piace moltissimo) è cantare “the wheels on the bus”. Non avevo nessuna pretesa ma le sue risposte sono state incredibili. Ad esempio in poco tempo ha imparato a contare fino a 10. Ha intuito subito il significato della frase “where is …?” e “what is that?” cosi’ io le ho usate per insegnarli i vari vocaboli, specialmente quando leggiamo i libri.
Ultima conquista di pochi giorni fa: mentre eravamo in macchina sento mio figlio dire “Look… a bus!” e ancora “Look … a car!”
Inoltre gli ho comprato vari DVD e libri in inglese, in particolare ho pensato di proporgli le stesse cose che vedeva sulla TV Italiana (Raisat yoyo) in lingua inglese così ho acquistato Peppa Pig (la sua preferita), Il pompiere Sam, Noddy e tutti gli altri in lingua Inglese. Ora guarda solo DVD inglesi, mentre i libri sono in Inglese e Italiano.
Tutto andava per il meglio ma da circa due settimane sono da sola in vacanza con lui e mi sono fatta prendere un po’ la mano dall’entusiasmo, nel senso che non c’è più una routine precisa ma passo dall’italiano all’inglese e viceversa senza rendermene conto. Ad esempio in spiaggia, poiché arriviamo molto presto e siamo soli parlo inglese, poi passo all’Italiano quando arrivano gli altri bambini; a casa un misto di inglese/italiano specialmente quando c’è il papà.
Due sere fa mi sono un po’ spaventata. Ho chiesto al papà di prendere il libro di Peppa e di fare con lui in Italiano, il solito gioco del “Where is…, ?” e “what is that?” che io faccio in Inglese. Io speravo che lui rispondesse in italiano e invece lui rispondeva in inglese. E ancora la sera abbiamo incontrato una coppia di amici con una bimba della sua età e lui le ripeteva in continuazione “car!” indicando le macchine per la strada. La bambina chiaramente non capiva, ma lui insisteva anche se conosce la parola “macchina” (parola che però devo dire non usa più in quanto dice a tutti e sempre “car”). Inoltre saluta tutti dicendo “Bye Bye!” anche quando gli dicono “Ciao”.
La mia paura è che l’uso senza criterio delle due lingue possa confonderlo. Posso danneggiarlo in qualche modo? O peggio ancora posso già aver fatto qualche danno? Parlare solo in Inglese non me la sento in quanto il mio inglese deriva da conoscenze scolastiche, viaggi Inghilterra, e tanta passione per la lingua.
Che devo fare? Rimarrò sola con lui gran parte dell’estate, poi da settembre comincerà il secondo anno di nido (italiano in quanto è un nido aziendale), quindi non vorrei che si trovasse in difficoltà con gli altri bambini.
Ti faccio i miei complimenti perché il tuo sito è davvero interessante e mi scuso se ti ho contattato sulla tua e-mail personale. Grazie di tutto,
Fiorella
Fiorella,
Perdonami ma non posso evitare di sorridere ogni volta che la rileggo. In effetti però anche quando di fila col vento in poppa l’eccitazione può essere velata di trepidazione o timori. Sto andando troppo veloce? E se scuffio?
Stai tranquilla, non stai facendo danni di alcun genere. Sii contenta che il tuo bambino reagisce così positivamente alla seconda lingua, ha un desiderio puro e sincero di imparare e non c’è nessuno che lo smuove. Sono ottime premesse!
Per inciso mi riconosco molto in ciò che descrivi. “Car” è stato il tormentone di A. per molto tempo, car car car e ancora car, e tutta la famiglia a dire car. Per dire la vecchia 500 era, ed è, la baby car. 🙂 Car è ancora una parola molto gettonata, ma ovviamente il suo vocabolario oggi è molto più ampio e quindi si nota meno (per inciso, mi hai dato il pretesto per tornare a leggere i post di un anno fa, molto interessante vedere come le cose si sono evolute in un anno, ne scriverò). Stessa storia per bye bye, in spiaggia ci sono dei bambini che lo chiamano bye bye, non col suo nome, vedi tu…
Tutto questo per dirti che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Tuo figlio non sarà un alienato perchè parlerà in Inglese a maestre e compagni nessuno lo capirà. Capirà prestissimo che l’Inglese è una lingua da usare in determinate situazioni, senza traumi per nessuno, ovviamente lo capirà a furia di sperimentare, quindi lascialo sperimentare. Se ricapita una situazione come quella della car tutto ciò che devi fare è dirgli, con dolcezza e un sorriso, guarda la bimba non parla Inglese, con lei devi dire macchina così ti capisce. Dopo un paio di episodi capirà che Inglese è l’altra lingua e che non tutti la parlano, è importante però che l’Inglese sia sempre associato a esperienze positive e magari anche ad un po’ di orgoglio, ma in questo senso mi sembri ben avviata.
Sicuramente non ti incoraggio a parlargli solo in Inglese se non te la senti, nel modo più assoluto. Mi sembra importante però avere delle routine. Le routine non devono essere immutabili, del resto la routine quotidiana dell’estate è molto diversa dalla routine quotidiana dell’inverno, e questo non è un problema, l’importante è che ci sia una routine. Quindi da un lato nessun problema se vi ritagliate diversi momenti durante la giornata in cui parlare Inglese, ma eviterei di fare un miscuglio in Inglese e Italiano, ogni lingua deve avere il proprio spazio.
Spero di averti risposto e ti prego, tienici informati sugli sviluppi di questo bambino così entusiasta! Sono davvero molto contenta che tu sia riuscita ad ottenere questi risultati seguendo i miei consigli, il blog e l’ebook!
Ciao,
L.
Immagine di A Journey round my Skull
barbara uffa says
Anche a me questo post è piaciuto moltissimo.Concordo in pieno con Madame bilingue, stai tranquilla.Il mio pupo che sta per fare i tre anni, conta fino a dieci solo in inglese(sapendo la differenza tra i numeri, ovvero se dico cinque risponde five) e quando gli fa comodo parla inglese (che a volte ci metto un pò a capire che è inglese, poichè usa parole che impara da tom e jerry e che io non so che conosce), canta solo in inglese (all’asilo loro cantavano in italiano e lui gliela cantava in inglese).Quindi stai tranquilla, che danni non ne fai.
Baci uffa
Bilingue Per Gioco says
Madame Bilingue sarei io?
eh eh, sicuramente mi sono capitati appellativi peggiori nella vita…
L.
Fiorella says
Grazie Letizia, e grazie Barbara mi sento più tranquilla. Seguiro’ il consiglio e staro’ ben attenta a non mischiare le due lingue. Provero’ anche a spiegargli che a volte bisogna dire “macchina” invece di “car”. Vi terro’ aggiornate
F.
Serena says
Fiorella mi unisco a quanto detto sopra. Vorrei anche aggiungere una piccola considerazione che riguarda in particolare i bambini molto piccoli o molto pigri (come il mio). Io ho notato con il Vikingo che inizialmente, quando il vocabolario era ancora limitato, tendeva a memorizzare o comunque a preferire sempre la parola più semplice. Il nostro bilinguismo è italiano-svedese, e la parola svedese per macchina è bil, di gran lunga più semplice da dire per lui di macchina. Quindi per molto tempo ha usao la parola svedese anche in contesti italiani, per pura pigrizia. Ormai a 4 anni e mezzo non fa più confusione tra le due lingue, e già da un bel po’.
Fiorella says
Cara Serena hai perfettamente ragione, anche io ho notato che il mio bimbo sceglie sempre la strada più facile, e come dargli torto?
Ho messo in pratica il consiglio di Letizia e gli ho spiegato l’esistenza della lingua Italiana e della lingua Inglese semplicemente dicendogli che in Italiano si dice “macchina” e in Inglese “car”. A causa del mio infondato timore di confonderlo e credendolo troppo piccolo per capire, avevo sempre evitato di spiegargli che esistono due lingue diverse, così l’italiano e l’inglese convivevano a casa nostra senza spiegazioni. Da quando invece gli ho spiegato l’esistenza delle due lingue, ho anche cominciato a chiedergli se preferisce che io usi l’Inglese piuttosto che l’Italiano ad esempio quando leggiamo i libri e fino ad ora ha sempre voluto leggere lo stesso libro con me in Inglese e con il padre in Italiano (vorrei puntualizzare che ancora non “leggiamo” un libro nel senso letterale del termine poiché lui è troppo rapito dalle figure e dai colori e vuole subito andare alle pagine che gli piacciono di più. Sia io che il padre lo lasciamo fare e ci limitiamo a raccontare quello che viene illustrato).
Tornando al discorso della “strada facile” vi racconto quello che mi sta succedendo. Mio figlio in questo ultimo mese ha cominciato ad articolare frasi con più di due parole e lo fa in Italiano. Continua a pronunciare tante parole in Inglese, inoltre quando io gli parlo in Inglese e gli chiedo con un fare divertito “We are speaking English now, can you say it in English?” riferendomi ad un termine a lui noto, lui lo pronuncia (a modo suo) in Inglese, ma quando lo sollecito ad articolare qualche frase in Inglese, ad esempio ieri sera cercavamo i suoi calzini e gli ho chiesto “Ask daddy to help you find your socks” lui ha esordito “Daddy … calzini?” mentre io mi sarei aspettata almeno un “Daddy… socks?”. Se il padre invece gli avesse chiesto “Chiedi a mamma di auitarti a trovare i calzini” lui probabilmente avrebbe tentato un “Mamma trovare calzini?”. Non do molto peso alla cosa e mi godo il fatto che lui più o meno mi capisca che per me è già un enorme risultato. Avevo messo in conto che le sue prime frasi sarebbero state in Italiano, in quanto questa è la lingua che ha sentito di più da quando è nato, ma sono sicura che andando avanti con l’inglese prima o poi si pronuncerà anche nella seconda lingua. Forse con la ripresa della scuola avrò qualche difficolta’ (frequenterà il secondo anno di un nido monolingua italiano), ma ad ottobre cominceremo a frequentare un playgroup a Roma e sono sicura che sentire altre persone, tra cui altri bambini, parlare in Inglese oltre alla mamma e ai cartoni in TV lo stimolerà ad esprimersi anche nella seconda lingua.
Un caro saluto a te e soprattutto a Letizia perché grazie a lei e questo fantastico sito
ho trovato il coraggio di intraprendere la strada del bilinguismo. Ho sempre coltivato il desiderio di far crescere mio figlio bilingue ma pensavo che il bilinguismo in una famiglia con genitori non madrelingua non fosse possibile. Mi sbagliavo! Probabilmente il bilinguismo non sarà bilanciato, ma nel grande mosaico di una lingua straniera è sempre meglio avere posato qualche tassello che non averne posato affatto!
F.
Bilingue Per Gioco says
Fiorella,
io trovo già notevole che un bambino così piccolo abbia tradotto la tua richiesta, formulata in Inglese, in Italiano, per il papà!
Rendiamoci conto che questi piccolini hanno già raggiunto dei risultati importanti anche quando fanno una cosa così semplice.
Se non sbaglio frequenterai Learn with Mummy l’anno prossimo, benvenuta!
L.
Fiorella says
Ti do pienamente ragione sull’importanza del risultato ottenuto e non volevo assolutamente banalizzarlo, al contrario lo ritengo una enorme conquista.
Si, frequenteremo il corso Learn with Mummy presso la sede del Melograno a Roma e sono davvero ansiosa di cominciare. Non so tra me e mio figlio chi si divertirà di più!