Vi regalo una chicca, meravigliosa, da ascoltare come si ascolta una canzone.
Qui potete leggere il testo, che è interessante, ma nemmeno lontanamente affascinante quanto il suono dello stesso testo, vedete video qui sopra.
Interessante che tanta perfezione stilistica venga usata per argomentare che “There is no right language or wrong language any more than are right or wrong clothes.”
Ma chi è l’autore e la voce di queste parole? Stephen Fry
Mi piacerebbe mettere a confronto il nostro giovane Londinese dai mille accenti e questo maestro di eleganza… che ne verrebbe fuori?
Emanuele says
“Interessante che tanta perfezione stilistica venga usata per argomentare che “There is no right language or wrong language any more than are right or wrong clothes.””
ho pensato lo stesso anch’io. La discussione è invitante e vecchia come il mondo.
Lo sappiamo alla fine vince la versione ‘pigra’ di una lingua, l’ha sempre fatto. E così sono nati l’italiano e tutte le altre lingue moderne. Ma allo stesso tempo una lingua diventa più complessa, si aggiungono verbi, si rubano nomi. Forse si perdono aggettivi, o no?
Sinceramente da fastidio vedere “it’s” invece di “its” e in italiano “ma però” o “qual’è” con l’apostrofo.
Ma nessuno dice più ‘egli’ o ‘ella’ mentre ‘lui’ o ‘lei’ in teoria sono sbagliati come soggetti.
Eppure agli stranieri i corsi di italiano insegnano giustamente a usare ‘lui’ e ‘lei’…
Emanuele says
… ho scritto ‘da’ senza accento…
Serena says
Inspiring 🙂