Ieri abbiamo avuto il primo incontro di un nuovo progetto: Imparare l’Inglese attraverso il Teatro, nelle scuole elementari.
Vedete che non mi occupo solo di bimbi piccoli?
Bello, questo progetto mi piace molto. E’ organizzato in tre scuole elementari della provincia di Trento e coinvolge una terza, una quarta e due quinte elementari. E’ un progetto biennale, perchè i semini si piantano, si curano, si fanno crescere con calma, senza fretta.
E’ un progetto che parte dagli insegnanti, e poi arriva ai bambini, perchè insegnare ai bambini a dire due battute in Inglese si fa facilmente e facilmente si dimentica. Invece coinvolgere gli insegnanti, dare loro degli strumenti, accompagnarli lungo un percorso da farsi insieme ai bambini, ma anche da soli, significa piantare semi più forti, che resisteranno più a lungo.
Ieri, durante il primo laboratorio, non abbiamo detto una parola in Inglese. Nemmeno una. Buffo no?
Ma gli insegnanti hanno capito perchè, ci hanno dato fiducia, e si sono fatti accompagnare con interesse, curiosità e apertura. E’ stato un bell’incontro.
Oh by the way, quando dico noi, intendo io e Irene, l’attrice con cui abbiamo costruito il progetto.
Più avanti faremo anche i laboratori con i bambini, ci sarà da ridere, questo è sicuro, già me li vedo… Per ora però lavoriamo per portare gli insegnanti, e noi stesse, al livello dei bambini, così potremo lavorare tutti sullo stesso livello. Ma come? Non dovrebbero essere i bambini ad elevarsi al livello degli adulti? Eh no, siamo noi che dobbiamo elevarci al loro livello. I bambini sono più bravi di noi ad imparare, questo lo sappiamo. Perchè non hanno paura, non hanno preconcetti, non hanno schemi mentali prefabbricati. Perchè hanno tutti i sensi attivi e vivono tutto attraverso il corpo, meraviglioso amplificatore dell’esperienza e, quindi, dell’apprendimento. Quindi per aiutarli ad imparare attraverso il corpo e l’esperienza, perchè questo è il teatro, dobbiamo essere in grado di imparare con loro, di vivere l’esperienza con loro.
Vi aggiornerò sui futuri sviluppi…
Oh, siccome già so che qualcuno mi chiederà Bello, come facciamo a farlo anche nella scuola di mio figlio/a? Vi dico subito che in questo caso il progetto è stato finanziato da una Fondazione ed è stato appoggiato da un dirigente scolastico, di una delle tre scuole elementari, che è davvero molto entusiasta del progetto, condizione veramente necessaria, soprattutto se deve anche trovare i finanziamenti (internamente o esternamente).
Immagine (di una tenda da teatro) da A Journey Round my Skull
tiziana says
mi piacciono tutte queste iniziative,ma a catania siamo sempre soli…da due anni seguo le newsletter,e qui abbiamo dei gruppi ,es XXX e altri che organizzano attività ludiche.credo che l’unica speranza per imparare bene l’inglese sia un contatto con le realtà locali di americani,vedi sigonella,sono una setta quasi inavvicinabile,ma noi continuiamo a fare i nostri playgroup una o due volte la settimana..già provato,sono veramente stufa.
patrizia says
vorrei proporre questo progetto nella scuola di mia figlia
so per certo che l’insegnante di inglese è molto sensibile a tal riguardo
mi aiutate con i contatti?
grazie
Bilingue Per Gioco says
Patrizia, quali contatti?
L.