Non so voi, ma a me le feste fanno venire voglia di diventare buddista, ascetica.
Chissenefrega se mangiamo baccalàtortelliniarrosto-zamponeformaggiofrittomistoinsalatapandorotortatorrone, o tutte queste cose messe insieme? Tutte tranne l’insalata, invariabilmente preparata e cestinata…
Ma perchè noi Italiani siamo così legati al cibo?
Non siamo solo noi?
Ok, probabilmente no, ma scommetto che casa mia è dura da battere. Ok forse una famiglia ebrea o una indiana potrebbero avvicinarsi… Però almeno si risparmierebbero il baccalà fritto…
Come promesso nel titolo magrittiano, ceci n’est pas un post, è uno sfoghetto. Che comunque è sempre meglio dell’ennesimo post sui propositi per l’anno nuovo, o no? Che segretamente però sto facendo…
Emanuele says
Dai almeno avete l’inverno a giustificare un po’ di apporto calorico extra. Il pretendere di strafogarsi di dolciumi all’inizio dell’estate australe è tuttavia beyond comprehension, compresa l’orrida, stodgy Christmas Cake!
maestralaura says
non me ne parlare…cibo su tutti i fronti! e propositi per il 2011?? festeggiare il prossimo natale mangiando di meno!! auguroni…per un anno nuovo bellissimo e light!!!
Gianna says
Il cibo é una delle gioie della vita, e una scusa per ritrovarsi!
E, poi, l’hai scritto anche tu nell’e-book, puó essere anche un’occasione per tenere i contatti con la cultura d’origine.
A casa nostra serve anche a questo.