L’autrice di questo post è Giada, che inaugura e curerà la rubrica Mamma a Londra
..chi ha vissuto per qualche tempo a Londra lo sa.. E’ più facile riuscire a parlare un inglese corretto con un barbone che con un collega di lavoro.. Tutto questo dipende dalla multiculturalità di questa città incantevole.. Cercherò nei miei post di portare una testimonianza utile di una famiglia (io, il mio impavido fidanzato Enrico e il nostro piccolo capolavoro Armand) che si è spostata da poco in Inghilterra proprio per riuscire a crescere il figlio bilingue..
Armand aveva 11mesi quando ci siamo spostati, ora ne ha 20, e per ora tutto fila liscio come l’olio.. Ma per questa prima volta vorrei portare qualche testimonianza che non è personale, bensì raccolta proprio nell’ambiente multiculturale in cui stiamo lavorando io ed Enrico: un ristorante. Siamo in tanti, e di tante nazionalità diverse, comunichiamo tra di noi in inglese, anche se ognuno di noi conosce almeno qualche parolaccia in qualsiasi altra lingua appartenente ai colleghi!
Jo (il sommelier) ha 40 anni, viene da Glasgow, ha un accento terribile da capire, i suoi genitori sono entrambi italiani (il che mi fa pensare che Jo sia il travestimento posh di un nome italianissimo tipo Giovanni..!), quando è nato i suoi genitori hanno pensato che visto che avrebbero passato la vita in Inghilterra era inutile insegnargli l’italiano e quindi gli hanno sempre e solo parlato in inglese.. Risultato? Bilingue mancato, what a waste!
Emily, nata in Francia, papà tedesco troppo assente per riuscire a insegnarglielo e la mamma non ha mai ritenuto importante insegnarle la lingua della famiglia paterna.. Risultato? Bilingue mancata, what a waste!
Lesley, nata in Portogallo da genitori portoghesi. All’età di 6 anni si è dovuta trasferire in Canada (nella parte dove il francese non è obbligatorio,quindi non lo ha imparato) e i suoi genitori hanno deciso di parlarle solo in inglese, al che lei si è trovata nella situazione (ora è una splendida 25enne) di riuscire a capire benissimo il portoghese ma di non riuscire a sentenziare nemmeno una frase in questa lingua ammaliante.. Risultato? Bilingue mancata, what a waste!
Rachel, 35enne nata in Scozia da mamma scozzese e papà indiano che non le ha mai insegnato la propria madrelingua (avete idea di che tesoro sia riuscire ad apprendere una lingua tanto difficile senza neanche rendersene conto?).. Risultato? Bilingue mancata, what a waste!
David, 32enne canadese, mamma inglese, papà italianissimo che non si è mai impegnato a insegnargli la lingua ma ha sperato che la apprendesse da solo durante le rare vacanze dalla famiglia in Italia.. Risultato? Bilingue mancato, what a waste!
Tutto questo non fa riflettere anche voi?
P.S.
Cosa vi piacerebbe sapere della vita di una Mamma a Londra? Se avete domande fatele pure.
Immagine: The travelling restaurant
Sara says
What a waste! In più se sei all’estero secondo me è pure più facile. Per esempio, vivi a Londra e i tuoi figli l’inglese lo imparano per forza e tu non devi far altro che parlare con loro nella tua lingua….dico la TUA lingua…you don’t even have to make the effort!
Laura says
Ciao Giada,
sono Laura mamma di Giorgia nata a dicembre 2009!!!!
ultimamente io e mio marito stiamo seriamente pensando se è il caso di trasferirci all’estero ma i dubbi rimangono molti, la nostra motivazione, oltre alla possibiltà di crescere Giorgia bilingue, è la possibiltà di darle un futuro con più prospettive ma non ci rendiamo conto se sarà veramente così.
Per esempio come funziona in inghilterra l amaternità?ci sono nidi statali?l’istruzione nella scuola pubblica com’è?per noi genitori c’è possibiltà di trovare lavoro o c’è crisi anche in Inghilterra come si sente in televisione????
Scusate forse sono andata un pò fuori tema ma vorrei approfittare della tua esperienza per cercare di non prendere la decisione sbagliata.
Ringrazio te, Letizia e tutte le altre mamme per questo fantastico sito!!!
Laura
P.S.:ovviamente accetto consigli da chiunque voglia darmene!
Alice says
Cara Laura, da mamma a Londra come Giada, ti raccomanderei di approfondire bene il tema asili/scuole. Nidi statali ce ne sono pochi ed é difficile avere un posto. Quando il bambino compie tre anni ha diritto a 15 ore di asilo alla SETTIMANA. Questo vuol dire che se é all’asilo full time il costo delle 15 ore viene assorbito dallo stato e quindi dedotto dalla retta che paghi mensilmente (sia in un asilo statale che in uno privato). Parliamo di circa £150 sterline al mese che variano a secondo del mese etc… Tieni presente che un asilo privato costa tra le £1,000 e le £1,500 al mese dipendendo dalla zona e da cosa offre. Gli asili statali che ti offrono il tempo pieno sono pochi. La maggiorparte offre (dai 3 anni) due ore e mezza gratis al giorno (9 – 11:30 o 13- 15:30). Capisci bene che se lavori non aiuta molto. Ai quattro anni cominciano reception all’interno della scuola primaria (gratis se statale) e ai 5 la prima elementare.
La qualitá dell’istruzione lascia in molti casi a desiderare. Per generalizzare ti posso dire che la qualitá della zona in cui abiti va a braccetto con la qualita della scuola (ma é una generalizzazione). E la qualitá della scuola influenza i prezzi delle case/affitti vicino alla scuola. La maggiorparte delle scuole sono piccole (una sezione) e l’ammissione va a seconda delle vicinanza alla scuola.
Non ti voglio scoraggiare, io abito qui quindi tanto male non si sta, ma il problema della scuola qui é particlarmente serio e, se ci tieni ad una buona educazione, la zona in cui ti trasferirai va considerata attentamente.
In bocca al lupo!
Alice
lucia says
quanti esempi di occasioni mancate, vero? e ovunque sono innumerevoli.
e gli interessati, i bilingue mancati, cosa dicono? si dispiacciono tutti, non ci pensano?
Laura, ovviamente tu e tuo marito avete già idee e prospettive di cosa potreste fare all’estero, sapreste già dove andare, avete già dei contatti…partire all’avventura di questi tempi e con una bimba così piccola è proprio un’avventura. meglio tutelarsi bene informandosi per tempo su tutti gli aspetti della vita quotidiana…e magari avviar il bilinguismo quì
in bocca al lupo!
Giada says
Lucia sei sicura che consigliare a Laura di avviare il bilinguismo qui anzichè avventurarsi in un’impresa che richiede tanto coraggio e determinazione, sia proprio un un consiglio giusto? Nella vita c’è sempre tanta carenza di persone disposte a barattare comodità per cultura, certezze per imprevisti costruttivi.. il suo cercare di informarsi in precedenza è già segno che lei ed il marito hanno già idee e cercano prospettive.. Magari sarà dura all’inizio, ma quello che ne guadagneranno umanamente sicuramente li ripagherà! Lucia, l’avventura è il sale nella vita!
A. says
Anch’io, bilingue mancata: ho avuto (con i miei fratelli) una babysitter spagnola per una decina d’anni… La leggenda familiare dice che, quando i miei le chiesero di parlarci in spagnolo e lei ci provò, noi ci mettemmo a ridere e lei quindi non volle più farlo. A ripensarci dopo, i miei non erano abbastanza motivati da imporlo (alla babysitter e a noi bambini), così non abbiamo imparato niente. Non averci insegnato l’importanza delle lingue è l’unica cosa che posso rimproverargli, soprattutto considerato che loro parlavano fluentemente inglese (mio padre) e francese (mia madre). What a waste!
valentina says
ciao giada, visto che vivi a londra approfitto per chiederti qualcosa. ho due gemelle di due anni ed era mia intenzione trascorrere una/due settimane e Londra questa estate facendole partecipare a qualche campo per bambini/asilo.
a tal proposito vorrei sapere se hai qualche sito web da consigliarmi.
le bambine, per quanto io cerchi di esporle all’inglese non sono in grado di parlarlo (conoscono solo qualche parola) e di capirlo bene. secondo te le accetterebbero cmq agli “asili” inglese? forse dovrei cercare qualcosa di più “light” come qualche playgroup presso le biblioteche etc…ma, dall’italia, come posso informarmi?
grazie
Giada says
Cara Valentina, mi dispiace..non so consigliarti su quello che mi hai chiesto, Armand è ancora troppo piccolo, sono “fuori” dal circuito asili e scuole, ho sempre pensato che quando sarà ora mi informerò accuratamente.. Di sicuro i parcogiochi qui sono pieni di bimbi ogni giorno, non ti riuscirebbe di certo difficile “inserirle” nella realtà inglese per 4/5 ore al giorno!
Alice says
Cara Valentina, io ti consiglierei di guardare su http://www.netmums.com/. Basta che cerchi il quartiere dove pensi andrai a stare e sul sito troverai un sacco di informazioni sul vari playgroups (pubblici e privati) della tua zona. Magari un asilo fa fatica a prenderle visto che il tempo e poco e di solito fanno 1/2 settimane di inserimento graduale ma ci sono le creche o y day care centre che prendono i bambini solo per delle ore quindi magari quelli potrebbero essere un opzione. Anche i sito dei council hanno informazioni su queste attivitá. Le bibblioteche di solito hanno gli story tellings che sono sempre interessanti.
Io prima sceglierei la zona (magari una che non ha troppi italiani se no ti ritrovi a parlare italiano tutto il tempo) e poi puoi vedere cosa c’é.
In bocca al lupo!
Alice
Laura says
Grazie mille Alice per le informazioni, rifletteremo bene sulle possibilità che ci si presenteranno….le tue informazioni sono state molto utili!!
Laura
vesna says
Salve a tutti, sono croata e vivo in Italia da vent’anni. Ho due figli piccoli 3 e 4 anni e sono bilingue mancati. Si, capiscono molto e conoscono tantissime parole ma non parlano il croato. Per colpa esclusivamente mia. Si può recuperare ancora o sono già troppo grandi?
Bilingue Per Gioco says
Vesna,
hanno 3 e 4 anni e chiedi se c’è ancora speranza? suvvia, certo che c’è! ora passa alla domanda successiva, perchè finora non è andata e come rimediare. Datti del tempo per pensarci, riflettici un po’.
Ciao!
L.
Sabrina says
ciao Giada, siamo a Londra (Marylebone tra W1 e NW1) – io e il mio bimbo di 14 mesi saltuariamente e il papà molto più spesso. Qualche consiglio? Come incontrare altre mamme? Corsi di inglese per familiarizzare con la lingua fina da piccoli? oppure come incontrare semplicemente altri bimbi della stessa eta. Grazie
Giada says
Ciao Sabrina.. il mio piccolo non va all’asilo, io e il mio ragazzo riusciamo ad essere a casa mezza giornata a testa per occuparci di lui, quindi le mamme che conosco non sono quelle della scuola, bensì quelle del parco giochi che(fortunatamente)ho davanti a casa.. Io le altre mamme(anche papà) li incontro così, e i loro bimbi sono tutti di età miste, quindi non sono neanche informata su questi corsi di inglese per familiarizzare con la lingua di cui mi chiedi, perchè effettivamente il mio piccolo è mooolto a contatto con la lingua e non credo ne abbia bisogno..
Arianna says
Ciao Sabrina,
conosco molto bene la zona poiché anche io risiedo li’ quando sono a Londra.
C’e la Marylebone library che e’ anche un children centre e offre il servizio Sure start (ad esempio per bambini, il “booking start” con un pacchetto di libri per interessarli alla lettura già in fasce) qui trovi di più sulle attività http://www.westminster.gov.uk/workspace/assets/publications/North-East-Handbook_2011_for-web-1296557044.pdf
vedi in particolare il capitolo 4 su fun & leisure e i servizi day care o scolatici (non ho capito che eta’ ha tuo figlio…).
Il servizio Sure start c’e in molte zone di Londra e dell’uk in generale, credo possa essere utile a chiunque viva li’.
A presto,
a
Camomilla says
Laura,
lo so e’ passato un po’ di tempo, ma vi ho scoperte soltanto ora.
Concordo con quanto e’ stato detto.
Il discorso scuola/educazione e’ una cosa “seria” da queste parti.
Superpiccola va al nido “convenzionato” della mia societa’, molto comodo, flessibile, aperto alle mamme e papa’ a tutte le ore, professionale, con giardino interno coperto per giochi in costume da bagno, ma non per questo non costoso. La spesa e’ superiore alle 1000£ al mese.
Recuperi qualcosa con i sacrifice schemes, avvero comperando tramite il tuo datore di lavoro dei vouchers che passi al nido e pagando le tasse al netto di tali vouchers. Il tuo datore di lavoro pero’ deve offrirti questo schema come benefit e comunque sopra un certo reddito la cifra che riesci e’ risparmiare e’ minima.
Facendo domanda lo stato inglese ti accredita 21£ settimanali come contributo, senza distinzione di reddito e fino al compimento del 18mo (o 16mo non ricordo) anno del bambino. Anche se il bambino non e’ nato in UK.
Al compimento dei 3 anni lo stato ti ripaga 15 ore settimanali di nido e dunque la spesa si abbassa a circa 600£ mensili. Dai 4 anni ti ripaga 5 ore al giorno o la possibilita’ di iscrivere i bimbi alle scuole statali sezione reception.
E’ difficile pero’ che accettino bambini nelle classi reception che gia non parlino bene inglese.
A 5 anni inizia la scuola dell’obbligo, la qualita’ delle scuole statali e’ molto variabile, c’e un vero e proprio TOTOScuole con tanto di famiglie che si spostano in zone diverse pur di aggiudicarsi il posto in una buona scuola.
Ovviamente migliori sono le scuole piu’ costose sono le zone.
Ci sono delle eccezioni ovviamente.
Lo stato inglese ogni anno pubblica una graduatoria delle scuole secondo il loro “rating”, voti presi dagli alunni, servizi offerti, gradimento generale.
Ci sono poi un’infinita’ di scuole private, quelle religiose cattoliche o anglicane che costano poco rispetto alle altre e solitamente hanno rating abbastanza alti, quelle blasonate che costano fino a 70/80 mila sterile l’anno e quelle “normali” che costano circa 1000/1200£ al mese, con buoni rating e abbordabili.
Anche qui dipende dalla zona e c’e una graduatoria annuale visionabile da tutti.
L’orario e’ 8-3.45 Lun-Ven e ogni scuola offre un ampia gamma di corsi facolattivi pomeridiani, musica, arti marziali, teatro, seconde e terze lingue, sport vari, pittura.
Ovviamente migliore e’ la scuola, migliore e’ la qualita’ dei corsi offerti.
Con questi corsi i bambini rimangono a scuola fino alle 5.45.
Lo so sembra complesso e costoso. Pero’ noi siamo qui e ci conviene piu’ che stare in Italia.
Ovviamente dipende dal lavoro che si fa.
Baci
A Londra hanno aperto da poco anche una scuola italiana, con insegnanti e programma italiano, ma non conosco nessuno che la frequenti e quindi sappia darmi un giudizio.
Alice says
Cara Camomilla,
vorrei correggere, scusa se mi permetto, un paio delle informazioni che hai dato a Laura:
1. La reception é praticamente una specie di pre-scuola, un misto fra asilo e prima elementare. Mia figlia l’ha proprio iniziata quest’anno. Da quel che so io non e vero che non prenderebbero bambini che non parlano gia l’inglese. Ti assicuro che se questa fosse la realtà molti bambini londinesi non andrebbero mai a scuola. In molte delle zone di Londra uno degli aspetti che fa guadagnare “punti” alle scuole é proprio il modo in cui gestiscono questi bambini.
2. Le scuole religiose di cui parli sono in realtá scuole pubbliche/statali. Cambia il modo in cui viene deciso il “totoscuole” ma la scuola é gratis come quelle non religiose. Certo gratis fino ad un certo punto perché i bimbi devono pur mangiare! Nella maggior parte delle scuole posso o portarsi da mangiare da casa o usufruire dello school lunch, il cui prezzo va dalle 2 alle 3 sterline al giorno dipendendo dal council.
3. L’orario di apertura delle scuole é 8:50-3:20 nel maggior parte dei casi (orribile se lavori!). Se hai bisogno che inizino prima puoi usufruire dei breakfast club (a pagamento) e se non puoi prenderli alle 3:20 ci sono gli afterschool club. Non tutti accettano bimbi della reception ma dalla prima in poi di solito si. Quelli, anche loro a pagamento, sono di solito fino alle 6.
4. I corsi facoltativi dipendono anche lí dalla scuola. Nel caso della scuola di mia figlia (cattolica statale) sono solo dalla prima in su e di solito finiscono verso le 4/4:30.
Scusa se mi sono permessa di correggerti ma magari sono informazioni che servono anche a te 🙂
Io sono stata a vari eventi dalla scuola italiana. Non conosco nessuno che la frequenti ma mi ha fatto senza dubbio una buona impressione. Le mamme (e i papá) che hanno sudato per aprirla meritano proprio una medaglia! Il prezzi credo sia sulle £8,000 all’anno (meno dell’asilo!) ma io non posso permettermi di vivere in quella zona quindi per noi non era un’opzione 🙁
Camomilla says
Alice,
non so in che zona vivi, io vivo in zono Nord Ovest, da quello che ho capito e che abbiamo entrambe puntualizzato le varie scuole funzionano molto diversamente le une dalle altre.
1. Da quel che so io non e vero che non prenderebbero bambini che non parlano gia l’inglese.
Da quel che so io le scuole qui intorno danno preferenza ai bambini che parlano correttamente inglese o quantomeno gia precedentemente scolarizzati.
2. Le scuole religiose di cui parli sono in realtá scuole pubbliche/statali
Se vogliamo chiamarle cosi’. Hanno comunque dei criteri diversi di inserimento rispetto alle altre e il loro programma prevede anche l’insegnamento di amterie religiose. Sinceramente pensavo si pagassero di piu’ invece la mia collega mi ha appena confermato che si pagano soltanto i pasti e le lezioni pomeridiane.
3.L’orario di apertura delle scuole é 8:50-3:20.
Io avevo gia contato il breakfast club che e’ praticamente un must se si vuole arrivare al lavoro ad un orario decente.
Mi dicono costi circa 3£ al giorno.
Molte scuole qui intorno finiscono alle 3.45 perche’ allungano la pausa pranzo.
4. Le attivita’ pomeridiane, mi dicono, costano sugli 8£ al giorno e nelle scuole dove vanno i figli dei miei colleghi finiscono alle 5.45. Fin dalla reception.
Ma ripeto ancora, ogni scuola e ogni zona , puo’ funzionare in maniera differente, avere prezzi differenti e piu’ ancora avere un livello differente.
Io con superpiccola non ci sono ancora arrivata e ho almeno un altri due anni per pensarci.
Ah, dimenticavo, da queste parti per poter riuscire ad inserire i bimbi nelle scuole migliori, private o religiose che siano, bisogna inscriverli almeno un anno prima.
Non so in che periodo dell’anno bisogna fare l’iscrizione per le scuole pubbliche.
D’altro canto con il nido puoi fare cio’ che vuoi, solo mattina, solo pomeriggio, solo qualche giorno a settimana e non bisogna sottoscrivere contratti annuali. Se non si vuole mandare il bimbo/a per un mese si puo’ tranquillamente fare.
Ma dei costi ho gia scritto.
Contate un costo medio di 55£ al giorno full time o 30£ part time compreso il pranzo.
Lucia, in che zona abiti? Come ti stai trovando con la scuola?
Alice says
ciao di nuovo!
si le scuole/zone sono diverse. Io abito nord est quindi se non accettassero bambini che non parlano inglese sarebbe un disastro! Haringey ha il tasso piú alto di Rifugiati a Londra quindi…..
Io non so le scuole private ma le scuole statali hanno una deadline fissa (religiose e non) e nella domanda (di solito va inoltrata entro 15 Gennaio per l’anno che inizia il settembre che tua figlia ha GIA’ quattro anni)) non si parla di lingua né vedono il bambino. La scuola viene assegnata (dopo considerazioni del tipo fratelli/sorelle, special needs, bambini in affido etc..) puramente secondo la distanza dalla scuola. Viene calcolato raggio scuola casa con il primo piano che viene prima del secondo etc… Quindi piú vicina sei alla scuola meglio é e di conseguenza (se la scuola é buona) le case sono piú care.
Nel caso delle scuole religiose devi prima inoltrare i documenti (certificato battesimo, documento firmato dal prete, etc…) alla scuola. Una volta che la scuola decide che hai i criteri per essere considerato, le domande tornano al council che decide di nuovo come sopra citato.
Io ci ho pensato TANTO e alla fine ho messo due scuole cattoliche nella mia domanda (ne puoi mettere fino a 6 in ordine di preferenza) -pur non essendo religiosissima- visto che sono quasi sempre tra le piú buone. A parte alcuni casi, sono in generale abbastanza liberali e non da “lavaggio del cervello” come me le ricordo io in Italia. Io mi trovo molto bene e la bambina é molto contenta. Certo adesso mia figlia torna a casa dicendo le preghierine ma male non puó fare no?? 😉