Mio figlio D. non si è mai interessato a pupazzi e bambole, anzi sarebbe più esatto dire che li ha sempre snobbati. Ma siccome nessuno può fare del tutto a meno di un amico di pezza, anche questa regola ha un’eccezione, anzi due. Entrambe (neanche a farlo apposta!) con un valore linguistico (e culturale). Sto parlando di due amici orsi.
Il primo viene dalla Danimarca e si chiama Bamse (che in danese vuol dire, appunto, “orsacchiotto”). In origine è un pupazzo della televisione, nato negli anni ’80 e ormai diventato un classico in madrepatria, goffo e dolce, oltre che noto per il linguaggio un po’ “approssimato” tipico dei bambini piccoli. Un’amica di famiglia lo ha regalato a D. durante una vacanza in Danimarca, quando lui aveva pochi mesi, sostenendo che “ogni bimbo danese deve avere il suo Bamse”. Non so che cosa in particolare abbia colpito D. di questo orso giallo con la sciarpa rossa, ma forse è inutile cercare una ragione: semplicemente è nato un amore. Guardavo incredula mio figlio che per la prima volta coccolava il suo orsacchiotto: ancora adesso lo abbraccia, lo culla per farlo dormire, gli augura il buongiorno al mattino e la buonanotte alla sera, lo porta a spasso nel passeggino giocattolo, gli prepara la merenda… e per tutta risposta Bamse gli parla in danese! Non guardiamo spesso la serie tv, ma D. ha accettato che Bamse parli in danese come un mero dato di fatto: come la nonna materna, la bisnonna e gli amici che stanno in Danimarca, anche Bamse parla in danese… e una volta l’ho anche sorpreso che si rivolgeva in danese al suo orso di pezza! Con Bamse si possono fare mille giochi, trovando mille occasioni per ampliare il lessico ed aumentare l’esposizione alla lingua: di fatto abbiamo un amico danesofono che vive sotto il nostro stesso tetto, quale occasione migliore?
Il secondo amico orso è Paddington Bear, che D. ha ricevuto in regalo dai nonni paterni di ritorno da un viaggio in Inghilterra. In questo caso credo di sapere cosa abbia acceso l’interesse di D.: il buffo cappello dalle tese larghe e la valigia! Oltre ad avere una passione per i cappelli, D. è un bambino che, quando non è in viaggio, gioca a partire o a fare biglietti per familiari e amici: quale migliore amico dell’orso Paddington, che viene dal Perù e si chiama come una stazione ferroviaria di Londra? Per D. Paddington è sì un pupazzo, ma (almeno al momento) è soprattutto libri e storie da leggere – in inglese, ovviamente! Mi ha sempre stupito come D., anche quando era molto piccolo, non si stancasse mai di sentire le storie di Paddington, che pure hanno testi relativamente lunghi. E così, se – come dice Stephen Fry – “Paddington is a British institution”, anche l’altra lingua minoritaria di famiglia, l’inglese, ha avuto il suo degno rappresentante ursino, e la par condicio è completa.
Se avessimo voluto farlo apposta, non avremmo potuto fare scelta più appropriata, ma la cosa bella è che quella che può sembrare (e in effetti lo è diventata) una strategia per mantenere vivo il bi-trilinguismo non è stata pensata a tavolino, ma nasce dalle personali inclinazioni e preferenze del nostro piccolo. E siccome i bambini hanno uno straordinario fiuto per capire con chi e in quali situazioni si parla una lingua o l’altra, ciò accade evidentemente anche con gli amici di pezza. Ed è così che due piccoli orsi hanno portato un po’ di ordine nella nostra quotidianità disordinatamente trilingue.
Libri, DVD e giocattoli di Bamse si trovano qui.
Tutto quello che volete sapere su Paddington Bear lo trovate qui.
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L’autrice di questo post è Eva, che su BpG cura la rubrica “Dalla Scandinavia con amore”, con qualche incursione nei libri in Inglese e alcune riflessioni sul trilinguismo.
Eleonora says
Anche i miei bimbi sono appassionati lettori di Bamse -in svedese – è abbastanza conosciuto anche in Germania e Svizzera…io però, purtroppo, non sono ancora riuscita a farmelo diventare simpatico :-S
gianna says
A giudicare dal link, mi sembra che il Bamse danese non sia lo stesso del Bamse svedese (per quest’ultimo: http://en.wikipedia.org/wiki/Bamse).
Il Bamse svedese per me é abbastanza Ok, tranne il fatto che, ancora una volta, i protagonisti sono invariabilmente maschi (le femmine sono in genere personaggi marginali) e che l’orsacchiotto in questione raggiunga ottime prestazioni solo con il doping (il dunderhonung -thunder honey)
Eleonora says
Caspita! È vero, avevo dato per scontato che fossero lo stesso orso, molto meglio l‘ orso danese! Io il miele-addict svedese non lo sopporto proprio :-S
Eva says
@gianna ed eleonora: grazie per la precisazione! il bamse svedese non lo conoscevo… in effetti non è che la scelta dei nomi sia particolarmente fantasiosa… 😉
Daniela says
E io che sono appena tornata da Londra e non l’ho comprato!!! anche mia figlia non si è mai affezionata a nessun pupazzo, magari avrei dovuto provare con paddingtoooon!!
Arianna says
Daniela, se sei in Italia ne trovi a quintalate…alla Sma!!
Monica says
Bella l’idea dell’amico di pezza che parla l’altra lingua!
Forse potrei provare con Lupe, dal Chiapas…. o forse per lei e’ tardi, aspettiamo che le bambole che prepara l’abuela riescano ad oltrepassare lo schermo del computer e venire tra noi 🙂
Eva says
@Eleonora: non sapevo che Bamse fosse conosciuto anche oltreconfine! io non ho mai comprato i libri perché non mi piacciono le illustrazioni, e in fondo abbiamo guardato raramente anche la serie tv… ma l’orso di pezza è stato comunque un successo! per fortuna lui assomiglia di più al breve cartone della sigla, che trovo delizioso: http://www.youtube.com/watch?v=IyewfBcCsqo
@Monica e le altre: se qualcun’altra ci prova con l’amico di pezza e la lingua minoritaria, fatemi sapere come va!
Eleonora says
Eva, scusa, mi son fatta ingannare dal nome e dal colore giallo: Gianna mi ha fatto notare che il Bamse danese e quello svedese sono diversi (fantasia scandinava per nomi e colori ;-)). Ed effettivamente il Bamse danese è mooooolto più carino e simpatico del cugino giallo-blu!
Elena says
Grazie per aver ricordato il classico Paddington bear. Ho appena acquistato da Amazon il pupazzo con il dvd per la mia bimba di due anni. Spero che lei apprezzerà la mia scelta per questo famoso e tanto amato in tutto mondo orsacchiotto e lui diventerà uno dei suoi pupazzi preferiti .L’ ho scelto come l’istrumento per imparare l’inglese. Credo che sia un’ottima motivazione per coinvolgerla nell’apprendimento naturale della lingua . Lei e già bilingue(italiano e russo)ma questo anno ho introdotto l’inglese nella sua vita.
Laetitia vorrei ringraziarti di cuore per il tuo prezioso lavoro che stai facendo per tutti noi. Credo che sia una cosa meravigliosa!!
Sono entusiasta di conoscere esperienza nel trilinguismo degli altri famigli simile a mia dove la lingua inglese è minore ,essendo la terza e cominciata essere insegnata ad un bimbo nella infanzia(prima di 3 anni).Grazie di nuovo per possibili consigli e spunti.