Di recente ho scritto il post Scegliere lo sport anche in base alla lingua, che ha suscitato molti commenti, davvero molto interessanti. Come spesso succede basta parlare di una cosa perchè succeda, e da quel giorno ho avuto modo modo di testare diverse opportunità di sport per il mio bambino. Vi aggiorno su risultati e considerazioni varie, anche perchè queste considerazioni mi hanno impegnata abbastanza…
Sommario delle puntate precedenti: viviamo a Verona, il mio bambino ha 4 anni ed è tipo atletico, io non lo sono e non ho velleità sportive per mio figlio, credo però che lo sport giocherà un ruolo importante nella sua vita e ci tengo che lo sport sia anche scuola di vita, un’esperienza sana sotto tutti i punti di vista, che lo accompagni nella crescita e nella vita e magari lo aiuti anche a sviluppare le proprie capacità, non solo fisiche ma anche psicologiche. Ho preso in considerazione diversi sport e i pro e i contro di ogni sport, secondo il mio personalissimo e opinabile punto di vista (che include un criterio non scontato, la lingua Inglese), li trovate qui.
Passiamo dalla teoria alla pratica.
NUOTO
Finisco di scrivere il suddetto post e telefono in piscina per iscrivere mio figlio. Niente da fare, tutto pieno, sono la prima in lista di attesa per Novembre nel caso qualcuno non si riscriva alla fine di questo ciclo. Potrei optare per un’altra piscina, ma di questa mi hanno parlato molto bene perchè ha un approccio molto ludico, e del resto è la stessa dove vado tutte le domeniche mattina con A., quindi piuttosto aspetto. Per il nuoto vedremo.
BASKET
Un’amica mi dice fanno un incontro di prova di basket, in teoria iniziano dai 5 anni ma se ci sono abbastanza bambini fanno anche il gruppo per bambini di 4 anni, andiamo a vedere.
Andiamo.
Andiamo e ci troviamo in palestra, i bambini che già conoscono l’ambiente prendono la palla e si mettono a giocare, noi aspettiamo che qualcuno ci spieghi qualcosa. A., mio figlio, non stacca gli occhi dai palloni.
Il responsabile, che non è l’allenatore, perchè l’allenatore è molto più giovane, ci spiega che per bambini dai 5 anni in sù si fa sport due volte alla settimana, il corso costa X e i bambini devono acquistare tutti l’abbigliamento dello sponsor, che sponsorizza anche una squadra di un certo livello, ricevono però l’ingresso gratuito per vedere le partire di suddetta squadra (loro, i genitori no ovviamente). I bambini vengono iscritti in federazione, cosa questo implichi non è chiaro.
Per i piccoli di 4 anni al limite parte un gruppetto con una psicomotricista, anche loro però li vestiamo subito con il completino dello sponsor, che è più bello così.
Mentre parliamo i bambini continuano a giocare con la palla sotto l’occhio dell’allenatore che comincia anche ad organizzare dei giochi. Chiedo ma fanno tutta l’ora con la palla o fanno anche altre cose? No, i piccoli (intendendo sempre i bambini sopra i 5 anni) lavorano sempre con la palla, perchè se no si stufano. Devo essere sincera, come risposta non mi ha convinta affatto, i bambini si stufano se non sai come interessarli, non è che senza palla i bambini non sanno cosa fare.
Impressione complessiva non entusiasmante, direi che il basket per ora può aspettare e nel caso cercheremo anche altre squadre un po’ più soft nell’approccio. Dopo giro di consultazioni scopro che in effetti avevo beccato la società più aggressiva, che ce ne sono altre dall’approccio molto più soft, che a creare una tifoseria non ci pensano nemmeno e i bambini se li seguono per benino.
ATLETICA
Un’altra amica mi dice guarda che quell’altra amica porta i bambini a fare atletica. Chiamo, mi invita ad andare a dare un’occhiata. Mi innamoro. L’atletica non l’avevo affatto considerata inizialmente, ma un commento (di una mamma che peraltro conosco e di cui mi fido) mi aveva messo il tarlo. Arrivata lì sono rimasta spiazzata.
Posto meraviglioso. Anzi M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O, una pista di atletica immersa nel verde sotto le colline, verdi, della città, ma in centro (eh, sì, nelle piccole città si trovano ancora questi spazi). Un’insegnante che i genitori non se li fila nemmeno di striscio (ma mi garantisce la mamma esperta che se c’è bisogno è disponibile) ma bravissima con i bambini, li fa sedere, gli racconta chissà cosa, e poi via, correre, saltare, rotolarsi nell’erba, camminare con cappellini in equilibrio sulla testa, giocare a principi e principesse. Zero competitività.
Quando finisce la bella stagione si va in palestra, con calzettoni antiscivolo, e sostanzialmente si gioca.
Prezzo minimo, 100 Euro per tutto l’anno.
Mi piace un sacco, c’è solo una cosa che non mi convince, anche qui bisogna tesserare i bambini in Federazione.
Le altre mamme si mostrano perplesse ma li iscrivono, io prima mi voglio informare. L’idea di iscrivere un bambino in federazione a 4 anni e poi averlo vincolato alla società per il resto della vita mi sembra assurda, è una responsbilità che non mi voglio prendere, ma la federazione funziona così no? Quante di voi se lo sono chiesto?
Beh, dopo accurate indagini, telefonate a destra e sinistra, viene fuori che non è così. Non siamo mica il calcio che li tesseriamo a vita…! Il tesseramento è annuale, poi ognuno fa quello che vuole. Oh! Ora abbiamo le idee chiare! ISCRITTO!
(e mentre lui fa atletica io faccio Yoga sotto le colline, una meraviglia…)
EQUITAZIONE
Un’altra mamma nei commenti si era eretta a sponsor dell’equitazione. Opzione da me velocemente liquidata perchè troppo costosa, se a mio figlio prende il gusto dei cavalli è finita…
Senonchè un’amica mi dice che al maneggio tal dei tali (il Boschetto per i veronesi) fanno un open day, andiamo a dare un’occhiata? Andiamo. All’open day ci dicono che fanno una promozione con la circoscrizione, 5 lezioni di 1 ora per 50 Euro, più assicurazione. Beh in effetti è un’opportunità da cogliere al volo. La cogliamo.
Mio figlio è il più piccolo del gruppetto di 6 bambini, però è più alto del suo pony (alla schiena ovviamente). E’ semplicemente meraviglioso. La sua pony è piccolissima, nera nera, infatti si chiama Nerina, e dolcissima. A. si affeziona, io mi sciolgo ogni volta che vedo il mio tartarino su questo cavallino che sembra un peluche…
Nerina is very sweet mi dice spesso A…
Non so se e come andremo avanti, probabilmente non andremo avanti, ma è sicuramente una bellissima esperienza…
PSICOMOTRICITA’
Un’altra amica ancora mi dice andiamo a dare un’occhiata al corso di psicomotricità? Andiamo.
Interessante, è gioco libero con occasionali suggerimenti. Mio figlio e l’amichetto soprattutto si sfiancano a saltare sui materassoni, alla fine sono stanchi e contenti. L’esperienza mi pare positiva, è molto economica e flessibile, si comprano 5 o 10 ingressi, non bisogna impegnarsi per tutto l’anno, e può essere un’ottima idea per i pomeriggio freddi e piovosi dell’inverno. Ma sì, prendiamoci un po’ di ingressi e poi vediamo come va, senza impegno.
E la lingua?
Per ora niente, arriverà il suo momento per essere associata allo sport, ma non ora. Ogni cosa a suo tempo. La lingua è un elemento importante della nostra vita, ma viene molto dopo gli elementi fondamentali, tra i quali una crescita e un’educazione sana sotto tutti i punti di vista.
L’Inglese sportivo per ora può aspettare, l’Inglese domestico va avanti a tutta birra.
Grazie a tutte coloro che hanno condiviso la loro esperienza, come avete notato io rifletto molto su quello che dite, e e credo che lo stesso valga per diversi lettori…
Immagine: Why Johnny hates sport, non ho letto questo libro, ma mi sembra interessante. Non credo che la situaizone italiana sia grave come quella americana, anche se forse il mondo del calcio si avvicina pericolosamente… Ma non credo nemmeno che vogliamo che lo diventi…
lucia says
l’attività di psicomotricità che facevano al nido (metodo Aucouturier) era molto apprezzata dai bimbi e strutturava in un’ora diverse attività coordinate fra loro.
iniziava con l’abbattimento del muro (di cuscini) per scaricare le tensioni, e poi (non nell’ordine) costruzioni (coi legnetti), manipolazione, narrazione, disegno, gioco libero.
ed è proprio adatta ai piccolissimi
Arianna says
Ottima scelta =) Lo sport è molto importante e se è un ambiente tranquillizzante anche per i genitori è pure meglio. Riguardo la Federazione, calcio a parte, è tutto molto soft =) E poi quando sarà più grande con la tessera potrà “intrufolarsi” ad un sacco di eventi sportivi!
romina says
Letizia, solo ad ulteriore tua conferma: ho praticato per anni l’atletica (dai 6 ai 14 anni) a livello agonistico (ma non essendo una forza della natura…),. Ti confermo che sì, è un ambiente sano (fisicamente e moralmente) perchè c’è una forte componente individuale, che va a braccetto con autocritica, disciplina etc., ma anche di squadra, di rispetto dell’avversario e del “tuo” allenatore. Inoltre non sottovalutare la capacità estetica che si sviluppa, da subito, ossia la capacità di apprezzare un gesto ben eseguito, un salto “pulito”, una corsa “plastica”, un lancio “fluido”… Mi è rimasto molto di quell’ambiente e di quegli anni, inoltre è una realtà minore, fatta di grandi impegni e pochi soldi, grande volontariato e dedizione, tanto più evidente quanto più l’età degli allievi è bassa. Mi farai sapere.
Sabina says
Ciao a tutti,
Nicholas frequenta un corso di nuoto in una palestra, così mentre lui nuota io mi alleno 🙂 Oltre questa comodità c’è anche il fatto che sono in pochi e ben seguiti. Siamo molto soddisfatti, ma so che è una cosa più unica che rara.
Inoltre questo è il secondo anno che Nicholas fa inline hockey, ovvero hockey sui pattini a rotelle in linea. Gli piace moltissimo e forse faranno anche una gita vacanza-sport all’estero, in Austria o in Germania. Casca proprio a fagiolo!
Purtroppo in Italia questo sport è poco conosciuto, anche se vi posso assicurare che con tutte le protezioni che hanno, è quasi impossibile che si facciano male o comunque non più facilmente che andando in bici o giocando al parco 😉
Se volete vedere qualche foto o video, potete andare qui: http://www.flickr.com/photos/pattininews/sets/72157627835278731/
La cosa bella, poi, è che questo sport lo si può praticare in famiglia. Io mi diverto un sacco!
Io per molti anni della mia infanzia e teenager ho fatto equitazione a livello agonistico e devo dire che è uno sport stupendo. A chi ha la fortuna di avere un maneggio nelle vicinanze, consiglio sicuramente di far avvicinare i bambini all’equitazione.
Altro sport bello da praticare assieme: lo sci. Se non sapete sciare, perché non fare un corso tutti insieme? Se invece sapete già sciare, sfruttare il tempo mentre i piccoli fanno il corso per godervi le piste più difficili 😉