Come vi ho raccontato nel mio primo post, al rientro dalle vacanze ho preso la decisione di dedicarmi maggiormente all’apprendimento delle lingue da parte dei miei figli e non sapendo da dove cominciare ero alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarmi.
Era fine agosto e, prima di imbattermi in BpG, colgo al volo le ultime super offerte di Amazon.it solo che ancora inesperiente acquisto libri in Inglese scritti da italiani, per l’esattezza: “Il mio primo corso d’ inglese, P.Petroni, Mondadori” suddiviso in Lezioni, Esercizi-Dizionario, Adesivi. Arrivato il pacco a casa mia figlia mi dice:
N: Ma papà perché hai preso questi libri?
M: Per l’inglese!
N: Ma io non conosco l’inglese!
M: Si, hai ragione, servono a me per ripassarmelo e poterlo fare insieme a te…
Detto, fatto! N. non ha più degnato d’interesse il malloppo ed io nei rari microsecondi liberi gli ho dato una sbirciata saltuaria
Finalmente scopro BpG e capisco che devo acquistare libri scritti ed editi da autori/editori stranieri e con il secondo ordine tra i vari prendo anche “Elmo loves you” che riesce a cogliere l’interesse di entrambi i piccoli e continua riscuoterlo ogni volta che capita sotto mano.
Sennonché un giorno dico a N. : “Mettiamo insieme tutti i libri d’inglese così quando li vogliamo sappiamo dove cercarli” e lei: “si papà, mettiamo anche quelli tuoi che sono sul comodino” corre a prenderli e mi dice: “papà ci sono pure gli adesivi, li appiccichiamo nel libro e completiamo le attività?”
E qui viene il bello, in fase di acquisto anche io pensavo che si trattasse di adesivi per completare delle attività, si tratta invece di adesivi con scritto su ognuno “nome in inglese/pronuncia/nome in italiano” della maggior parte degli oggetti che si trovano a casa, a scuola, al mare, in campagna, etc. N. entusiasta di tutto ciò, mi chiede di leggerle i vari nomi contenuti ed appena scopre che ci sono anche gli oggetti contenuti nel suo zaino (zaino incluso) corre a prenderlo e si comincia con lo stacca attacca sul materiale scolastico, ne restano due: “desk” e “classroom”, che farne? “Dopo un po’ di ritrosia iniziale si convince del fatto che non c’è niente di male nel chiedere alla maestra di attaccarli in classe, l’indomani la cosa viene accettata con altrettanto entusiasmo dalla maestra ed ora gli adesivi si trovano uno sul banco di N. e l’altro sulla porta della classe.
Non voglio consigliare l’acquisto del libro, ma quello di una bella confezione di Post-It di piccole dimensioni non solo per riproporre una cosa simile a tutti quei genitori che possono avere qualche incertezza sulle parole ma anche perché mi sembra un buon modo per avere tante piccole “drops” sempre sparse per casa e che possono servire da spunto per qualunque “english game” anche se i bimbi non sanno ancora leggere. (Quando ho detto a N. che per le parole mancanti avremmo potuto usare i Post-it, mi ha suggerito di utilizzare le etichette adesive bianche che lei avrebbe poi potuto decorare/colorare a suo piacere).
Con N. ne abbiamo attaccati inizialmente due al giorno e poi, dietro sua richiesta come premio per festeggiare il suo primo 10 a scuola, siamo passati a quattro al giorno ed è bello vedere tutte quelle “drops” sparse ovunque sempre pronte a richiamare l’inglese anche quando parliamo in italiano.
N. mi ha anche chiesto spontaneamente di rivedere ogni giorno quelli attaccati in precedenza, tutti gli adesivi sono 250 e continuando di questo passo rischiamo che tutte queste “drops” allaghino casa…
Ovviamente un simile “allagamento” si può fare anche con le altre lingue!
L’autore di questo post è Marco, che cura la rubrica Daddy speaks English
Immagine: My first English Stickers Book
Volendo, si possono anche prendere fogli adesivi stampabili, e creare adesivi personalizzati con i personaggi preferiti.
Questo sistema aiuta davvero, mia sorella (single trentenne!) ha riempito di post-it l’appartamento che aveva preso in affitto appena trasferitasi in Inghilterra, per avere sott’occhio i nomi delle cose di tutti i giorni. Anzi, se devo dirla tutta, lei aveva appeso un elenco di irregular verbs in bagno…
Carina l’idea di creare adesivi personalizzati
dear marco,
leggendo qua e là su BpG mi sono accorta che il tuo metodo delle “drops” è quello che più si avvicina alle mie abitudini, così leggo sempre con molto piacere i tuoi contributi e i tuoi suggerimenti!
allora stasera si corre a comprare i post-it, e poichè la bimba non legge ancora, provvederemo a disegnare anche gli oggetti, oltre a mettere i nomi!
Mi fa piacere essere utile nel mio piccolo condividendo le mie esperienze.
Fammi sapere come va con i post-it
Non mi ricordo se l’avevo letto in un vecchio post o su un libro, avete mai fatto un gioco simile con le parti del corpo? Noi abbiamo usato i cerotti, perchè l’idea è di mettere un cerotto su nose, ear, elbow ma anche armpit (he he) etc e poi Elisa, davanti allo specchio, li staccava ripetendo le parole e li riattaccava a mummy. Mi raccomando, cerotti che non attacchino troppo, però è divertentissimo!!!
No con le parti del corpo non abbiamo ancora provato ma dopo il tuo consiglio conto di farlo presto.
N. ama giocare con i cerotti…
Anche se non era questo il tuo intento,mi hai convinto:stasera farò la richiesta per ricevere questo libro!Grazie per la preziosa indicazione.
Sabrina come ho scritto, è meglio acquistare libri scritti ed editi da madrelingua.
Gli adesivi li puoi realizzare in tanti modi seguendo i consigli di chi ha commentato prima, se poi lo vuoi acquistare ugualmente considera che è adatto a bambini che sanno già leggere o a genitori che vogliono ripassare le nozioni elementari.