Eccoci di nuovo alla scoperta di materiali in spagnolo per i nostri piccoli. Quella che vi presento oggi è una collana di libri piccolissimi nel formato ma grandi nel contenuto: infatti, i libri di questa serie sono la versione pocket dei “Libros para soñar“ dell’editrice Kalandraka, una serie basata su cuentos tradizionali che si può trovare in varie lingue, tra cui l’italiano (ma i minilibros sono solo in spagnolo).
I Minilibros sono così piccoli che entrano in una tasca, anche nella piccola tasca di un piccolo pantalone da bambino; ogni serie è composta da sei libri che trovate racchiusi in una scatolina e ve li potete portare dove volete. Noi li troviamo comodissimi in viaggio, soprattutto in aereo dove, dovendo limitare i bagagli al seguito, possono stare negli zainetti che le mie figlie si portano sempre dietro (insieme agli altrettanto piccoli grandi Mr Men in inglese).
Essendo “grandi” nel contenuto ne è cmq garantita l’efficacia: di fatto hai sei libri al seguito, con storie piuttosto corpose da raccontare e figure da commentare. Oddio, quest’ultima cosa a me viene piuttosto difficile date le mie (ancora) basilari capacità di conversazione in spagnolo, quindi di solito ci pensa la loro tata che è di madrelingua e che, fortunatamente, viaggia con noi.
Fatto sta che questo post lo scrivo io, e non la tata madrelingua, quindi cercherò di descrivervi questi libri da entrambi i punti di vista, native speaker e (soprattutto) non. Considerate anche che spesso mi viene chiesto di leggere libri in spagnolo quando la tata non c’è – ad esempio di sera – quindi ho dovuto sviluppare un minimo di autonomia (e credo che questa sia una situazione comune a molte famiglie che usano OPOL quando, ad esempio, uno dei due genitori è assente per lavoro…).
Dei Minilibros noi abbiamo la terza serie (“Minilibros para soñar 3“) in cui compare, tra gli altri, “La ratita presumida“, un racconto popolarissimo nei paesi di lingua spagnola, molto semplice da leggere e molto amato dai bimbi, anche molto piccoli, perché basato sulla ripetizione e sui versi degli animali. Senza dubbio è diventato il nostro preferito di questa serie, anche se poi la tata mi dice che a lei mia figlia cinquenne chiede anche “Pocaleña” e “Capitan Calabrote“, anch’essi basati su racconti tradizionali ma decisamente (per me) più complessi, non tanto da leggere quanto da commentare (il primo parla di un villaggio, il secondo è una storia di pirati).
Tornando a “La ratita” la storia è spassosa: si parla di una topolina che un giorno, mentre puliva la sua casa, trova una moneta e decide di comprarsi un nastrino per i capelli. Da allora diventa la topolina più ammirata e vanitosa del villaggio e ognuno degli animali la vuole sposare: “ratita, ratita que guapa estas, te quieres casar conmigo?” dice, ad esempio, il gatto. Ma la ratita vuole sapere che verso fa: “miau miau” risponde il gatto, “¡no no que me asustaras!” mi spaventerei, meglio di no, dice la ratita. E così c’è la sfilata di tutti gli animali e alla ratita non piace nessun verso ma alla fine arriva il topolino e allora sì che trova la sua anima gemella!
Una nota di merito va alle illustrazioni, curate da Paolo Mestre:
esistono tante versioni di questa favola (incidentally, ce ne è una in cui la ratita sposa addirittura il gatto, per poi rischiare di essere mangiata!) ma a rendere questa versione davvero speciale sono proprio le illustrazioni, che in realtà sono delle foto di un set animato. E fin qui… la sorpresa è che in questo libro si parla di animali ma non troverete NESSUNA foto di cani, gatti o topi e nemmeno delle loro animazioni in plastilina o stoffa. Invece, troverete tanti campanellini! Ogni animale è rappresentato da uno strumento di questo tipo e non è difficile immaginare anche la loro “voce”: la ratita è una campanella, la tipica da cattedra di maestra di scuola di altri tempi, con una vocina svelta e squillante (e con il nastrino azzurro è davvero guapisima!!). E il toro?
Ovviamente un tipico batacchio da mandria, con una voce bella profonda. E il cane ? Una nacchera! (foto in alto, ndr) E il gallo carmesì? Ovviamente una schiera di campanelli da cappello da jolly. Ok, geniale. Ma poi mi son chiesta: un bimbo piccolo riuscirà ad apprezzare l’astrazione oppure la mancanza di topi, gatti e mucche “in carne e ossa” lo farà restare malissimo?? Manco a dirlo: la piccola di neanche tre anni non esita a riconoscere il cane nella nacchera montata su un pezzo di legno con un filo di lana come codina e le piace pure parecchio! Potenza del simbolo. A proposito vedersi “Rose nell’insalata” di Munari” : lettura e attività geniale a qualsiasi età e in qualsiasi lingua.
Tornando ai Minilibros, ecco un po’ di tips oltre il libro:
– su you tube trovate la lettura animata in cui la ratita se casa con el ratoncito Perez (praticamente il topolino dei denti, in Italia, o Toothfairy, nel mondo anglosassone)
– la casa editrice, Kalandraka, fa cose meravigliose tra cui il progetto Makakiños:
alcuni racconti tra i più noti, tra cui “El patito feo” (il brutto anatroccolo) e anche “La ratita presumida“, vengono rielaborati nel testo e nelle illustrazioni seguendo le linee guida dell’ Asociación Baión de Tratamiento del Autismo (BATA)
– altro progetto di Kalandraka molto interessante è la serie De la cuna a la luna, libri per bimbi piccolissimi di Antonio Rubio e Óscar Villán, quest’ultimo un altro interessante illustratore spagnolo da non perdere di vista…
Tutti su Amazon.es
Ultima curiosità: Kalandraka pubblica in diversi paesi e in diverse lingue ma, volendosi fermare solo alla Spagna, si trovano libri in:
Español, Catalán, Gallego, Vasco (o Euskara).
Per la serie: si fa presto a dire spagnolo…
Aa.Vv. Minilibros para soñar
Aa.Vv. Libros para soñar
Antonio Rubio, Óscar Villán, De la cuna a la luna
B.A.T.A. José A. Lopez Parreño La ratita presumida (coll. Makakiños) ill. Alicia Suaréz
Tutti: Kalandraka editora
L’autrice di questo post è Arianna
Immagine tratta dalla versione grande della ratita presumida, mentre la versione minilibro si trova qui
Bilingue Per Gioco says
Che belli Arianna! Vien voglia di comprarli tutti!
Letizia
Carolina says
Ok, ho una lista de cosas que comprar la prossima volta che vado in Spagna che non finisce più! Bellissimo post, ¡gracias!
Arianna says
E già ragazze, impossibile non fare scorta! Carolina, la valigia vuota portata da casa è d’obbligo 😉
anche noi non vediamo l’ora di tornare in Spagna, anzi in Catalogna…e spero di riuscire a scovare qualche chicca anche in català!
Alice says
Scusate se faccio la pedante, ma Kalandraka prima che spagnola è galiziana: per la mia famiglia trilingue e galizianodominante, è molto importante avere a disposizione libri come questi (dele vere opere d’arte) non solo in castigliano.
Kalandraka tra l’altro ha due negozi di libri a Vigo e Coruña dove organizzano anche attivitá: laboratori, lettura di racconti, incontro con illustratori…
Se capitate da queste parti (volo diretto Orio – Santiago de Compostela), non perdetevele. E magari fatemi u fischio cosí vi accompagno.
Arianna says
Grazie Alice per la precisazione e per l’utilissima dritta! Visto che sei sul posto approfitto per chiederti: dalle tue parti sai mica di qualche colegio de verano aperto in Agosto che prenda bimbi dai tre anni? Come dicevo, la nostra “base” iberica è in Catalogna ma pare sia abbastanza difficile trovare questo servizio per Agosto, quindi sto cercando a spron battuto per tutte le città di mare, isole comprese! Grazie, a presto
a
Sonia says
Ohhhh, la Ratita presumida era una delle storie che mia mamma mi raccontava spesso!! 🙂
Noi abbiamo i libri della collana della Cuna a la luna, ma non sono tra i preferiti del gordito….Cmq terrò in considerazione i Minilibros, anche se per ora ha soltanto un anno, ma la sua biblioteca spagnola aumenta in continuazione!! (quella italiana sta rimanendo indietro, in compenso!)
Grazie per la rubrica, aspetto altri suggerimenti!!
Arianna says
Grazie a te Sonia, ero certa che avresti gradito 🙂
alla prossima,
a
ele says
Grazie arianna per questo post!
Inoltrerò la consegna ai nonni di barcellona che verranno a trovarci a Natale!
Carinissima anche la lettura del ratoncito Perez, che in casa nostra in questo periodo è piuttosto indaffarato!
Arianna says
Care Ele, Sonia e tutti gli aficionados a la ratita presumida: vi consiglio anche questo appartiene alla serie “cuento de colores doble” illustrato dalla mitica Violeta Monreal, di cui abbiamo già parlato qui: http://bilinguepergioco.com/2011/09/20/violeta-monreal-libri-in-spagnolo-da-strappare/
al revés trovate “los novios de la ratita presumida”; ultimamente in casa mia non si legge altro! Tra l’altro in questi si usano spesso pittogrammi al posto delle parole e così i bimbi vengono aiutati a memorizzare i termini: quando “sapete che lo sanno” potete stimolarli a “leggere” da soli le frasi con i pittogrammi, è molto utile per aumentare il vocabolario e soprattutto molto ma molto divertente.
A
Sonia says
Grazie di nuovo, Arianna!!
Ora mi faccio una lista e parte un nuovo ordine da Amazon :-)….Sono stata la settimana scorsa a BCN col “gordito”, ma non sono riuscita ad andare in libreria (pochi giorni e troppe visite!).
ele says
Grazie anche per questa dritta!
Io invece vi consiglio i libri di Teo che leggeva il papà dei miei bimbi quando era piccolo e di cui ha una collezione bellissima. Si vendono ancora oggi: http://tienda.teo.es
Sono molto carini e delicati e ci sono acnhe cartoni su youtube, ad esempio http://www.youtube.com/watch?v=Wuw3l-nJtlg
Ciao!
Arianna says
¡Muchas gracias Ele!
Hasta pronto,
a
Sonia says
Aproffito a chiedere a voi…sapete mica se esistono in italiano o spagnolo i libri della Gallimard jeunesse Musique?? Una amica francese ci ha regalato uno sugli strumenti (sono libri musicali), e al piccolo ha fatto letteralmente impazzire? Sul sito della Gallimard non mi è sembrato ma…o Cmq se siete a conoscenza di libri simili in italiano o, appunto, spagnolo…Grazie!!
Arianna says
Molto interessante questa collana musicale…spulciando sul web mi sembra però di capire che non sia stata tradotta. Btw in questo caso, se ho capito come è fatto il libro, non dovrebbe essere un grosso problema fare una traduzione on the fly in spagnolo o italiano, ad esempio dei nomi degli strumenti e degli animali, mentre i suoni rimangono gli stessi. have fun! A