Ciao,
sono appena tornata dalla riunione sulla lingua II per i genitori dei bambini di prima elementare della nostra scuola,
l’ Europäische Schule München (scuola europea di Monaco di Baviera). Lingua I è la lingua madre (italiano per noi), lingua II è la seconda lingua scelta dai genitori. Io ho scelto tedesco perché viviamo in Germania.
Ci sono sezioni molte lingue Europee, la sezione Italiana, Francese, Tedesca, Spagnola, Olandese e Greca, etc. Le ore di lingua II sono contemporanee per tutti i bambini. Quindi anche i bambini della sezione tedesca vanno a inglese o francese, quelli delle sezioni greca, italiana, olandese e spagnola vanno a DE, EN, o FR. E sono le stesse insegnanti regolari di DE, EN o FR a fare lingua II con bambini di altre classi, generalmente in gruppi misti di tutte le lingue. Ci sono bambini che non parlano affatto tedesco, che sono arrivati due mesi fa dall’Italia e che quindi non lo hanno proprio nemmeno mai sentito.
Ebbene, molti genitori di questi bambini si preoccupavano del fatto di non essere 1) in grado di aiutare i propri figli in questa lingua II e 2) di non poter nemmeno controllare il loro livello di apprendimento.
Le insegnanti hanno tutte risposto all’unisono che, a parte i casi a conoscenza zero, se il genitore sa un po’ di tedesco dovrebbe leggere al bambino almeno 3-4 volte la settimana una storiella facile in tedesco per 10 minuti. Hanno spiegato che anche se il genitore dovesse avere un accento il bambino se ne libera subito nel momento in cui sente la lingua pronunciata dall’insegnante. Perché se è esposto al tedesco regolarmente interriorizza la pronuncia e le parole automaticamente (im Gedächtnis). Presto sarà il bambino a correggere il genitore e si instaurerà un processo di apprendimento reciproco di grande valore, non solo linguistico, ma secondo me anche affettivo.
Nel caso dell‘inglese, stento a credere che vi siano persone della nostra età che non ne sanno una parola. Quindi anche questi genitori -a detta delle insegnanti della scuola europea- non solo possono tranquillamente, ma addrittura dovrebbero impegnarsi con i bambini in letture nella lingua straniera per qualche minuto a settimana.
Bada bene, letture, non conversazioni spontanee. Questo per minimizzare gli errori grammaticali ed avere solo, eventualmente, il problema della pronuncia.
Ho pensato che potesse interessarti…
Bacioni,
Valentina
lucia says
Ciao Valentina, il tuo intervento è interessante sì! e infatti ti sommergo di domande…
il raccontino semplice dovrebbe essere già stato letto in classe o dovrebbe essere letto per la prima volta in famiglia?
nel caso di conoscenza della lingua pari a zero da parte del bimbo, le maestre suggeriscono di mimarlo e fare una sorta di lettura animata o di fare una lettura semplice?
e cosa pensano le insegnanti di tuo figlio di filastrocche, conte, girotondi e canzoncine?
ciao e grazie!
Valentina says
Ciao Lucia
la riunione era generale e le maestre non si sono soffermate sulla miriade di modi diversi di “leggere” che i genitori possono usare. Immagino che filastrocche e canzoncine vadano anche bene, ma questa è la mia interpretazione.
I raccontini non devono essere stati per forza letti precedentemente in calsse, possono benissimo essere libretti che avete a casa. Il libro di testo della I classe II lingua è molto semplice e quasi privo di parole. Si insegna la lingua parlata e alla fine dell’anno sulla pagella si leggerà dei gradi di comprensione, ed uso attivo e passivo della lingua.
La lettura mimata o semplice non è una cosa da relegarsi alle letture di II lingua, sarai d’accordo con me, quindi mima pure!! 🙂
Il VERO punto delle insegnanti è questo: se non sapete bene la lingua, ma volete partecipare all’apprendimento di vostro figlio, non improvvisate discorsi che potrebbero essere sgrammaticati. Piuttosto LEGGETE testi che di certo sono grammaticalmente corretti. Era questo il punto.
V
lucia says
Grazie Valentina. le mie domande non si riferivano a me ma erano d’interesse didattico.
Elena says
Grazie Valentina, intervento interessantissimo ed importante. Un dubbio, però… questa strategia è sicuramente efficace nel caso in cui i bambini vivano nel paese in cui la lingua II è la lingua parlata (quindi l’esposizione è in realtà maggiore rispetto alla sola lettura da parte del genitore). Dici che questo suggerimento valga anche nel caso in cui il bambino viva prevalentemente immerso nella sua lingua madre (scuola, famiglia, attività, amici…)?
Valentina says
Ciao Elena
sinceramente credo sia il principio che conti in generale: se non sapete bene la lingua, ma volete partecipare all’apprendimento di vostro figlio, non improvvisate discorsi che potrebbero essere sgrammaticati. Piuttosto LEGGETE testi che di certo sono grammaticalmente corretti.
Perché non dovrebbe valere per tutte le lingue in tutti i luoghi del mondo?
Per esempio, io leggo ai miei figli storielle in portoghese quando capita, o in inglese (ma capita più raramente). Perché non dovrei?
V
raffaella says
una variante possibile per chi non conosce la lingua del luogo, o non bene, è usare testi bilingui, ci sono collane carinissime, e quindi controntando i ltesto a fronte capisce anche abb. (se la traduzione non è troppo libera) il testo originale, le maestre sanno sicuramente dare consigli in questo senso
cri says
Ciao Valentina,sono una mamma di due bambini italiani in una scuola europea in Germania a Karlsruhe, qui purtroppo o per fortuna (per noi) non c’è più la sezione italiana!!! Per loro abbiamo scelto la sezione inglese, la scuola inoltre garantisce lezioni di grammatica italiana quotidiane. Siamo a Karlsruhe da soli due mesi e i miei figli di 8 e 6 anni non sapevano al nostro arrivo nemmeno una parola di inglese, se non quel poco trassmesso loro dalla scuola italiana… A proposito di lettura, l’ insegnante della mia bambina più piccola le da ogni settimana due libri da leggere molto semplici adatti anche a genitori che non conoscono la lingua, di seguito il link su cui si possono trovare alcune di queste letture molto interessanti http://www.oxfordowl.co.uk/Library. il sito mette a disposizione eBook da leggere, a questi libri sono anche abbinate delle attività che stimolano l’ apprendimento.
spero di essere stata utile anche a lucia…
ciao a tutti cri
Valentina says
Grazie Cri,
molto interessante e sicuramente una conferma.
V
Monica says
Ciao cri,
quello che hai scritto è molto interessante per me, i miei figli (9 e 7 anni) il prossimo anno scolastico saranno inseriti in una scuola internazionale a Ingolstadt, c’è solo la possibilità 50%inglese e 50% tedesco.
Mi piacerebbe saperne di più sulla vostra esperienza, tanto per placare un po’ le nostre ansie….
I tuoi bimbi conoscevano il tedesco prima? E, se no, come se la cavano ora?
Grazie in anticipo!
Monica
cri says
cara Monica,
come ti capisco!!!!! Solo circa 5 mesi fa ero nella tua stessa condizione: paure di ogni genere, ansie per i bambini, timore di non riuscire ad inserirci bene in una nuova cultua, con l’handicap non indifferente della lingua!!!!
Tutti, ma proprio tutti mi dicevano che i bambini si sarebbero ambientati molto in fretta, anche stranieri residenti in Italia mi parlavano della loro positiva esperienza relativa a questo tema; ma io, che di solito non sono ansiosa, trovavo piccole differenze tra i loro casi e il mio che mi facevano credere che a noi non sarebbe andata così bene…..
Ebbene, sono passati quasi 5 mesi dal nostro arrivo e devo dire che mai e poi mai avrei creduto che per i bambini sarebbe stato così “facile”! La metto tra virgolette perchè ho paura di esagerare e di far sembrare le cose troppo banali.
Il personale della scuola è eccezionale e preparatissimo, sicuramente in grado di accogliere bambini di diverse provenienze, suppongo che anche nella scuola in cui andranno i tuoi figli ci siano persone qualificate.
I miei figli non solo non sapevano il tedesco ma neanche l’ inglese, però hanno affrontato tutto con una gran forza che mai avrei attribuito loro. Ci sono brevi momenti di nostalgia per gli amici e la famiglia ma non sono “crisi” (parola troppo forte) legate alla lingua, sicuramente hanno avuto momenti di frustrazione per non essere riusciti ad esprimere ciò che pensavano ma sono riusciti a superarli con grande maturità, cioè dandosi da fare e non demoralizzandosi. Quindi coraggio, tante volte i nostri figli ci stupiscono!!!!
Per quanto riguarda il tedesco mi piacerebbe farglielo imparare, sarebbe da stupidi sprecare l’ occasione di essere in Germania e non imparare la lingua del luogo, ma noi ci fermeremo almeno per 3 anni e non vorrei forzare la mano, per il momento non serve perchè tutti i loro amici vengono da diverse nazioni e parlano tra di loro l’ inglese, la scuola organizza corsi extrascolastici di ogni genere, quindi le attività che fanno dopo la scuola spesso sono in inglese. Ovviamente non sapevo tutto questo prima della mia partenza perciò mi preoccupavo tanto della comprensione di due nuove lingue, ma alla fine la lingua su cui concentrarsi per il momento è una sola.
Spero di esserti stata utile in qualche modo, se vuoi farmi domande più specifiche non ti preoccupare, non mi disturbi.
A presto
Monica says
Grazie Cri,
sei stata molto gentile a rispondere in fretta e così entusiasta!
Per i miei figli c’è la necessità di imparare il tedesco, sia perché la metà delle ore di scuola è in quella lingua, sia perché credo che il contesto nel quale si inseriranno sarà sì internazionale, ma fortemente orientato al tedesco.
Nel frattempo però, a placare un po’ le mie ansie, ho ottenuto che quest’estate frequentino in loco un corso intensivo, in modo da non arrivare il primo giorno di scuola senza sapere una parola.
Qualcosina stanno imparando già adesso, e in effetti sono velocissimi.
Vedremo come se la cava il marito…!!! 😉
Barbara says
Ciao a tutti, qui se volete potete acquistare libri bilingui italiano tedesco ma anche altre combinazioni di lingue: http://www.hueber.de/huebershop/liste.html?selected_elka_id=792751&p=407982:792750 Personalmente ho già acquistato e mi sono trovata molto bene!
Maria says
Ciao Cri, ho letto con terrore il fatto che a Karlsruhe non c’è più la sezione italiana… Mio marito ha avuto un’offerta di lavoro e, salvo cambiamenti, potremmo trasferirci entro settembre. Per la piccolina nessun problema, avrà 2 anni e probabilmente mi diventerà madrelingua tedesca ma il grande mi preoccupa… Sta frequentando la prima elementare, di inglese non ne fanno e lo sente solo parlare a noi in casa. Temo che possa prendere male il cambiamento se così radicale…
Mi spieghi come si articolano le lezioni?
Grazie mille!!!
cri says
Ciao Maria,
scusa ma ho visto solo adesso il tuo messaggio….se leggi la mia risposta a Monica magari ti potrà essere utile.
Tu hai già visto la scuola? E’ una scuola veramente molto bella come struttura, immersa in un grandissimo e verdissimo parco ai margini della foresta e molto efficiente come insegnamento, seppur diverso da quello italiano.
Come scrivevo a Monica le insegnanti sono molto qualificate e preparate ad accogliere studenti che non conoscono la lingua.
Nella scuola ci sono pochissimi italiani ma ovviamente quelli che ci sono fanno gruppo tra di loro e si aiutano molto, ho trovato veramente tanta solidarietà tra bambini che non credevo potesse esistere a quell’ età!!
Ti accoglierà una bravissima signora italiana che si occupa delle iscizioni e ti farà sentire subito parte della scuola, pensa che solo dopo un mese dall’ inizio della scuola la maestra di mio figlio più grande ci ha mandato una mail per comunicarci che era molto contenta dei suoi progressi ed io l’ho raccontato a questa signora in lacrime e lei si è commossa con me! Qui tutti vivono l’ esperienza dell’ espatrio quindi io ho trovato davvero persone stupende, il mio giudizio non può che essere positivo!
Per quanto riguarda le lezioni, saranno tutte le mattine da lunedì a venerdì e per i bambini del primo anno solo due pomeriggi, chi vuole può prolungare. A differenza dell’ Italia ogni 45 giorni circa si fa una settimana di vacanza, altro aspetto positivo per noi che riusciamo a tornare in Italia e i bambini rivedono nonni, zii, cugini e amici!
Inoltre se appartieni alla fascia 3, ma per questo devi guardare il sito perchè non mi ricordo chi appartiene alle varie fascie, i tuoi figli hanno diritto ad un’ora (le ore del primo anno sono di 45′) al giorno di lezione di italiano.
Qui puntano veramente tanto sulle lingue e la matematica , studiano scienze e fanno ore europee in cui tutti i bambini stanno insieme e seguono un progetto. Non fanno storia e geografia fino alle medie, introducono argomenti di storia e geografia negli altri insegnamenti ma non hanno orari specifici nè per una nè per l’ altra, ad esempio in scienze studiano lo scheletro dei dinosauri, mi sembra che in Italia il programma di storia di terza elementare sia molto concentrato sui dinosauri!
Si fa ginnastica, spesso lezione di bicicletta, con un maestro italiano, Karlsruhe ha piste ciclabili ovunque, quindi è bene che i bambini imparino ad usare la bici!!!!!! Vanno in piscina durante l’ orario scolastico per diversi mesi dell’ anno, non tutto perchè sono molti gli studenti e si devono alternare. Ci sono anche ore di arte e di musica oltre ad una biblioteca che frequentano con l’ insegnante 1 volta alla settimana.
Inoltre c’è anche l’ insegnamengto della religione per chi è interessato oppure di etica se invece non si è cattolici o protestanti, le uniche due religioni insegnate.
Probabilmente tuo figlio sarà in classe con mia figlia che il prossimo anno andrà in seconda, oltre a lei c’ è un’ altra bambina italiana (con fratellino dell’ età della tua piccola), quindi tre italiani in una classe non è affatto male, tuo figlio non avrà nessun problema!!!!
Fammi sapere se vieni così potremo conoscerci, la ricerca della casa non sarà cosa facile, noi abbiamo privilegiato la vicinanza alla scuola e i bambini cosa assolutamente non fattibile in Italia VANNO A SCUOLA DA SOLI!!!!
Per quanto riguarda il clima, non so da che parte di Italia tu sia ma per noi che siamo di Milano qui è pressochè identico.
Arrivederci a presto
Bilingue Per Gioco says
L’invidia non è un sentimento nobile ma è umano, e questo commento mi sa fa sentire tanto tanto umana…
Sospiro…
L.
cri says
temevo con queste risposte di suscitare tali sentimenti! ma vi assicuro che le cose stanno proprio così, magari un pò deformate dall’ entusiasmo di questa prima e meravigliosa esperienza all’ estero!!!!
tanti complimenti per il sito, mi ha aiutato tanto, spesso ho trovato ispirazioni per la preparazione a questa nostra avventura…..
Cri
Lorenzo says
Ciao Cri, ho letto con molto interesse quanto hai scritto. Sono stato contattato da un’azienda vicino Karlsruhe e stavo pensando a come ci potremmo organizzare nel caso ci trasferissimo. Sono sposato con due figli, Gabriele di 7 e Francesco di 3 anni, che, se la cosa va in porto, potrebbero frequentare la scuola europea a Karlsruhe. Quello che scrivi ci rincuora molto. Dovrei venire a fare un colloquio o l’11 o il 18 di giugno.
Mia moglie ed io pensavamo di arrivare il giorno prima e di partire il giorno dopo in modo di aver tempo di visitare l’area, magari la scuola e di farci una prima idea di come potrebbe essere la vita della nostra famiglia in quella zona. Noi abitiamo ad Osimo (An) e credo che il mare ed il sole ci mancherà molto, come anche i nonni, cuginetti,…. . Però, oltre all’opportunità lavorativa, penso potrebbe essere anche un’esperienza molto formativa per i miei figli, che potrebbe dare loro maggiori opportunità per il futuro rispetto a restare in Italia (scuola, università, lavoro, sanità, meritocrazia …).
Ti auguro una buona giornata.
Lorenzo
Bilingue Per Gioco says
Mi spiace ma il blog non può essere utilizzato come un forum per lasciarsi messaggi personali e prendere accordi privati. Un forum è uno strumento diverso, che al momento non è disponibile perchè ha dei costi di gestione troppo alti.
Letizia
Destinazioneestero says
Che bella la sucola europea! La sogno per le mie figlie!
E’ molto interessante quello che hai detto sul fatto che se non si conosce bene la lingua è meglio limitarsi a fare delle letture con i figli. E’ il metodo che ho scelto di usare io con le mie bimbe.
Destinazioneestero says
Ops! Scuola!
Maria says
Grazie Cri, di cuore!
Mi sento un tantino più sollevata nel sapere come sono organizzati e come vengono incontro ai bambini stranieri.
Anche sapere che mio figlio avrebbe due compagnette della stessa nazionalità è incoraggiante: lo immagino meno “solo” (specie nei primi tempi).
Per quanto riguarda il clima….io vivo in Sicilia e non nutro speranze di trovare clima simile in nord Europa, mi adatterò 🙂
Se il trasferimento si concretizzerà ti farò sapere senz’altro, anche perchè sono curiosissima di conoscere particolari riguardo gli alloggi, le possibilità di lavoro (per me), etc.
Grazie ancora! 😀
cri says
Cara Maria,
sono felice di averti un pò rincuorato, ho parlato a mia figlia di voi e per lei è già sicuro il vostro arrivo e non vede l’ ora… quando saprà poi che siete siciliani!!!!! Noi trascorriamo le nostre vacanze in Sicilia.
Mi piacerebbe darti altri dettagli ma forse questa non è la sede, potrebbe diventare noioso per altri un colloquio a due, non so neanche se sia possibile in qualche modo scambiarsi mail personali. Ti vorrei però racconatare un episodio che è accaduto oggi per farti capire in che ambiente amorevole lascerai tuo figlio per la maggior parte della sua giornata.
Questa mattina mia figlia, che è molto orgogliosa, ha pianto perchè non riusciva a fare un esercizio in inglese. Fine scuola ore 12.15, alle 13.00 mi è arrivata una mail dalla maestra preoccupata per la bambina e mi ha chiesto di rassicurarla e che, nonostante le difficoltà di oggi è molto contenta del livello di mia figlia, ha cercato anche di farle capire che sono molto importanti le capacità acquisite nella sua lingua madre (che studia con un’ altra maestra perchè quella di inglese è inglese madreliungua e non sa una parola di italiano).
Mia figlia ha dovuto imparare a leggere e a scrivere contemporaneamente in due lingue!!!!
Per tutto il resto spero che sia possibile trovare un modo per scriverci in privato.
Buon weekend Cri
Maria says
Sembra tutto così accattivante…Ti confesso che siamo in dubbio sulla città in cui vivere; il lavoro di mio marito è a Karlsruhe ma io ho più dimestichezza con il francese e credo di avere maggiori possibilità di lavoro a Strasburgo (abbastanza vicina da permettere a mio marito di spostarsi senza troppe difficoltà). Magari invece sbaglio di grosso. Quanti dubbi!! Credo proprio che dovremo programmare un viaggetto per vedere di persona e renderci conto meglio della situazione.
Continuo a ringraziarti per tutte le incoraggianti informazioni che mi hai dato! È davvero rassicurante sapere di avere già un contatto in una città del tutto nuova. Anche mio figlio è entusiasta di sapere che potrà comunicare da subito con una compagnetta 🙂
Maria says
Ps. ho aggiunto il sito web (basta cliccare sul mio nome), puoi trovare un mio contatto lì.
Bacioni!!!