Cara Letizia,
grazie per il tuo sito e per tuo libro che ho appena finito di leggere e che mi ha dato molti spunti.
Quest’anno ho iscritto i bimbi (3 e 5 anni) ad un asilo bilingue, ma devo dire che sono rimasta delusa (scriverò un post per spiegarlo).
A questo punto sto cercando un’alternativa per la scuola elementare, che credo sarà la pubblica.
Qui ho tanto bisogno di un tuo consiglio. Le pubbliche della mia zona sono tutte dalle 8.30 alle 16.30, quindi mio figlio starà a scuola tutto il giorno con solo un’ora di inglese alla settimana, parlato da una non specialista.
Io dovrò integrare l’inglese, ma la domanda BANALE, che immagino che ti abbiano chiesto un milione di persone, è QUANTE ORE? Io avevo pensato di far venire una studentessa americana o inglese a giocare due pomeriggi alla settimana (per un totale di 5 ore).
Poi potrei leggere una storia di sera in inglese. Imporre (perché certo i bimbi non gradiranno) i cartoni in inglese. Vacanze estive in Inghilterra, dove li manderei per una decina di giorni ai summer camps con i bimbi inglesi……. E se proprio devo posso parlare in inglese per un’oretta al giorno.
Ma sarà abbastanza o sarà troppo (nel senso che odieranno me e l’inglese)?
In casa parliamo in italiano e la tata spagnolo.
Aggiungo che conosco un docente di cinese che mi aveva invogliato a iscrivere i miei bimbi ad un corso di mandarino un’ora e mezzo la settimana……
Troppo lingue, troppo stress?
Consigliami Tu, per favore.
Sono una mamma molto, ma molto, in crisi.
Grazie,
Rossella
Ciao Rossella,
non mi sembra proprio il caso di andare in crisi, hai un sacco di idee e di risorse! Non occorre creare problemi dove non ce ne sono.
Puoi permetterti la ragazza madrelingua 2 pomeriggi a settimana? Fallo.
Puoi leggergli i libri in Inglese? Fallo.
Puoi fargli vedere i cartoni in Inglese? Fallo. E non dare per scontato che non li vorranno, trovagli qualcosa che gli piace e che esiste solo in inglese, o che loro pensano esista solo in Inglese. Non TV, meglio DVD.
Puoi fargli fare il campo estivo con i bambini Inglesi? Fallo.
Potresti ma non ti va di parlare in Inglese con i bambini tutti i giorni? Non farlo. Fallo se e quando te la sentirai, se no non forzare.
Che altro potresti fare… tenere audiolibri in macchina, o farglieli ascoltare la sera prima di addormentarsi. E poi ovviamente lavorare sul tuo Inglese, la tua esposizione.
Oh, volevi sapere quante ore sono necessarie…
Necessarie per cosa?
Per tirare su dei native speakers made in Oxford? E’ impossibile, quindi non provarci nemmeno.
Per tirare su dei bambini che hanno interesse per la lingua? Basta anche poco, basta anche niente, perchè a volte desideriamo ciò che non abbiamo.
Per il cinese, per ora aspetterei, non perchè i bambini non possano impararlo, ma perchè mi sembra che devi prima trovare un approccio e una serenità con l’Inglese, poi potrete introdurre altre lingue.
Insomma, io scoraggio l’idea di darsi obiettivi sulle performance dei bambini e farsene un problema, enjoy the journey, and take it easy!
Aspetto il tuo post sull’asilo bilingue, eh! Ormai l’hai promesso…
L.
Immagine: The Journey su amazon.uk
Se vuoi sottoporre una domanda o una riflessione qui trovi le indicazioni su come fare
sara says
Cara Letizia, sono molto curiosa di sapere come mai non sei rimasta soddisfatta dell’asilo bilingue, perché io invece, che non ho avuto modo di mandare mio figlio all’asilo bilingue, sto procedendo con l’iscrizione alle elementari bilingue, anche perchè rimango sempre più delusa dalle possibilità che ultimamente sta offrendo la scuola pubblica menomata ormai dai continui tagli economici. sara
ROSSELLA says
Cara Letizia, grazie per la tua risposta. Sei davvero unica.
Cara Sara, la mia delusione è dovuta a diversi fattori molto personali su cui appena potrò scriverò uno specifico post. Così invece di darti una risposta ti faccio una domanda. Come è meglio spendere i soldi? Anche qui la risposta non può che essere personale, ma io mi sto interrogando su questo punto.
Due figli alla scuola bilingue costano almeno 20.000,00 all’anno, per fare circa 3 ore di inglese al giorno (perchè poi c’è il pranzo, i gruppi che lavorano in italiano, etc…). L’inglese è un inglese fatto in una scuola di italiani (non ho mai sentito due bambini italiani parlare tra loro in inglese a scuola).
Quindi la mia domanda è come investire al meglio questi 20.000 per la conoscenza delle lingue?
Naturalmente non ho una risposta, ma mi sto interrogando molto (anzi, come dice mio marito TROPPO).
Chiara says
Rossella capisco benissimo il tuo ragionamento. Ho fatto la tua stessa scelta 2 anni fa rispetto alla scuola e ne sono contenta. Il mio consiglio sulla quantita’ di inglese e’ tutto quello che puoi ma senza l’ansia che colgo tra le righe del tuo post: come Letizia non smette mai di ricordare, il primo ingrediente per la riuscita dell’ apprendimento di una lingua e’ il divertimento del bambino! Quindi basta interrogarti e cominicia a divertirti tu per prima a cercare forme divertenti per mettere i tuoi figli a contatto con l’inglese. E non controllare ossessivamente i risultati ma assicurati solo che loro lo vivano come la cosa piu’ divertente del mondo. Forse non diventeranno native speakers made in Oxford (anche perche’ molto materiale e’ made in Usa) ma saranno bimbi sereni e magari innamorati dell’ inglese e in genere della possibilita’ di conoscere le lingue. Lo vedo con mia figlia che ormai a quasi 7 anni parla piu’ in inglese che in italiano. Anzi Letizia se vuoi una teacher per i futuri playgroup milanesi….;-)
raffaela says
scusa Rossella se mi permetto … ma non stai esagerando forse un pochino?? L’inglese deve essere un piacere e non si possono definire a priori il numero di ore… devi vedere in base a quanto risponde il bambino e il difficile e’ proprio questo: interessarlo al punto che sia lui a chiederlo …. Costringerlo a vedere i cartoni in inglese temo che sia controproducente e poi ….il mandarino e’ proprio necessario??? Un bacione!!!!!
Rossella says
Cara Raffaella,
hai assolutamente ragione, sono stressata per queste lingue straniere e stresso anche i miei pulcini.
Per me è molto difficile trovare l’equilibrio giusto.
Ammiro i genitori che riescono……
Per me non è così facile nè immediato. Inoltre devo decidere entro pochi giorni se rimanere nella bilingue, e anche questa scelta non è facile…..
letizia says
Gentile Rossella,
dal tuo intervento non riesco a capire dove vivi.
Qualche mese fa segnalai a Letizia il progetto in corso nella scuola primaria di Milano in cui insegno.
Si trata del progetto BEI (Bilingual Education Italy) in cui i bambini di prima e seconda elementare (abbiamo cominciato nell’a.s. 2010.2011) affrontano l’inglese per sei ore alla settimana (di cui di geografia e due di scienze).
Se la cosa ti può interessare, puoi leggere notizie sul progetto BEI in internet e nel sito della scuola (non so se sia possibile scriverne l’indirizzo web, io comunque lo segnalo) che è http://www.ciresola.com
Non so se sono stata d’aiuto
Letizia F.
Rossella says
Cara Letizia F.,
avete un progetto bellissimo, complimenti!
ade says
Ciao Rossella!
ti scrivo perchè anch’io ho due bimbi, un po’ più piccoli dei tuoi, ai quali cerco di trasmettere l’amore per l’inglese. Con loro uso molto i libri, i cd , dvd, e poi cantiamo e balliamo facendo i mimi delle canzoni. Uso molto poco la conversazione libera perchè non mi sento molto sicura. Ti volevo rassicurare su una cosa che hai scritto, cioè che sei sicura che i tuoi piccoli non gradiranno molto i cartoni in inglese. Anche io ero convinta che avrebbero rifiutato libri e altro in inglese (soprattutto il grande, che aveva tre quando ho iniziato ad avvicinarlo a questa nuova lingua), invece sono spesso loro che mi chiedono di vedere i cartoni in inglese e di fare le altre attività. Per i cartoni l’unica astuzia è stata quella di scegliere dei cartoni di loro gradimento che vedono solo in inglese, come se non si potessero vedere in italiano. I miei bimbi li vogliono vedere e rivedere fino allo sfinimento (per me, non per loro:), penso che afferrino un po’ di più ogni volta.
Un bacione e in bocca al lupo!