Il primo post “scandinavo” del 2012 parla ancora di folletti! Questa volta incontreremo la deliziosa e bizzarra famiglia dei Mumin, celebre in tutto il mondo (i libri dei Mumin sono tradotti in 43 lingue!), sebbene non molto nota in Italia. I Mumin hanno anche il raro pregio di essere molto versatili e adatti ad ogni età: li troviamo infatti nei libri illustrati, cartonati, con attività varie o alette da sollevare, ottimi per i bambini piccoli, e ancora nella serie di romanzi, adatti ai bambini più grandi, e perfino negli album di strisce a fumetti, che non disdegnano un pubblico adulto.
La nostra amicizia con i Mumin è iniziata la scorsa estate, durante le vacanze in Danimarca, quando mio figlio D. aveva circa due anni e mezzo. Un giorno eravamo andati nella locale biblioteca pubblica, che ha un’enorme sezione interamente dedicata ai bambini e ai ragazzi, per passare un po’ di tempo a giocare e leggere storie. E proprio lì D. è stato attratto per la prima volta da un libretto illustrato che aveva per protagonisti i Mumin. Da allora non faceva che parlare dei Mumin, era come se li conoscesse da sempre. Credo che sia stato colpito dai disegni, dal tratto semplice che caratterizza questi buffi esseri tondeggianti, vagamente simili a degli ippopotami, tutti bianchi, con occhi grandi, orecchie piccole e coda a ciuffo. E così, nel corso dei mesi, ci siamo attrezzati di libri e libretti vari e sotto l’albero di Natale D. ha trovato anche un coloratissimo puzzle che raffigura la casa blu con le tegole rosse dove vivono i Mumin con i vari personaggi intorno, in varie faccende affaccendati.
Ma allora, direte voi, chi sono esattamente questi Mumin e da dove vengono? Nati nel 1945 dalla penna creativa di Tove Jansson (1914-2001), una cittadina finlandese di lingua svedese, cresciuta in una famiglia di artisti (la madre era illustratrice e il padre scultore, mentre i due fratelli minori furono l’uno fotografo e l’altro scrittore e vignettista dei Mumin). Tove Jansson fu scrittrice, pittrice, vignettista, e raggiunse fama mondiale grazie ai suoi Mumin, che le valsero anche il prestigioso Premio Andersen nel 1966.
I Mumin (in svedese Mumintroll, in inglese Moomins) sono una dolcissima ed irresistibile famiglia costituita da Troll Mumin, Mamma Mumin e Papà Mumin. Avventurosi, bizzarri, pieni di magia, i Mumin sono estremamente easy-going ed ospitali: la loro casa è un vero porto di mare! C’è Grugnina, la fidanzatina di Troll Mumin, con il fratello Grugnino (i Grugnini sembrano apparentemente uguali ai Mumin, ma in realtà appartengono ad una specie differente, caratterizzata da un ciuffo di capelli sulla fronte e dalla capacità di cambiare colore a seconda dell’umore). E ancora l’irritabile Piccola Mi, il vagabondo Tabacco, il timido Sniff e tanti altri. Qualcuno ha paragonato i Mumin alla (più recente) famiglia Barbapapà, cui per certi versi assomigliano, anche se “sono meno buonisti e hanno un senso dell’umorismo basato sull’assurdo”, come osserva in un’intervista Omar Martini, il coordinatore dell’editrice italiana Black Velvet.
La fortuna dei Mumin ha avuto un ulteriore slancio negli anni ‘90, quando le loro storie ispirarono un anime giapponese che ha fatto il giro del mondo e ha inaugurato anche un boom di merchandising di ogni tipo. In Finlandia esistono anche un parco a tema ed un museo dedicato alle opere di Tove Jansson.
Potete trovare ogni sorta di informazione sugli abitanti della Valle dei Mumin nel bellissimo sito ufficiale.
I nove romanzi dei Mumin si trovano anche in inglese (sebbene il primo sia quasi impossibile da reperire) e alcuni sono tradotti anche in italiano da Salani. Potete cominciare con “Comet in Moominland” in inglese (che trovate su amazon.it o amazon.co.uk) o “Caccia alla cometa” in italiano (che trovate su amazon.it).
La casa editrice canadese Drawn & Quarterly sta ripubblicando in più volumi la serie completa delle strisce a fumetti che Tove Jansson ha pubblicato insieme al fratello Lars sul quotidiano inglese The Evening News tra gli anni ‘50 e ‘70. Qui trovate il primo volume, “Moomin: The Complete Tove Jansson Comic Strip – Book One: 1”, su amazon.it e amazon.co.uk. L’editrice Black Velvet ha già tradotto i primi tre volumi in italiano. Li trovate su amazon.it: “Mumin e i briganti”, “Le follie invernali di Mumin” e “Mumin e i marziani”.
Per i più piccoli, nel 2010 l’editrice britannica Puffin ha pubblicato una serie di semplici e coloratissimi libri illustrati, anche con le alette o gli adesivi, che i bambini di solito adorano. Noi ne abbiamo alcuni in danese, ma quelli in inglese li trovate su amazon.it e amazon.co.uk.
E allora, che aspettate a mettervi in viaggio verso la favolosa Valle dei Mumin?
Claudia says
Ciao Eva e grazie per il suggerimento,
non avevo mai sentito parlare dei Mumin ma, da come li descrivi tu, mi sembrano una valida alternativa a più blasonati personaggi. Inizierò sbirciando i libri colorati per i più piccoli!
Claudia
valentina says
che scoperta. grazie Eva!
fiorelena says
ciao Eva, la mia bimba conosce questi personaggi attraverso due libri che ho trovato a Roma: “Little book of numbers” e “Little book of words”, semplici, diretti, originali, cartonati, adatti ai più piccoli. Cercherò volentieri gli altri che suggerisci.
Grazie.
Ivonne says
Dolci, paffuti e flemmatici Moomin, hanno accompagnato quasi tutte le mie sere finlandesi! Abitavo a Tampere, quindi più di una volta sono entrata nel museo e mi sono lasciata travolgere dall’atmosfera magica della loro foresta! E, guarda a caso, proprio in questi giorni, visto che il freddo è finalmente arrivato, sto leggendo “Moominvalley in November”. Il mio personaggio preferito è e resterà Snufkin (Tabacco in Ita). Libero nel cuore e nella mente, vive nomade incrociando la strada di molti personaggi, tra cui la casa dei Moomin (dove torna ogni primavera, dopo il disgelo). Porta con sè un grande cappello verde (il mio colore preferito), una pipa (ok, questa non l’approvo molto, odio il fumo…) e uno zaino con poche cose. Per lui conservare e accumulare è inutile, ciò che conserva è la memoria nel cuore e nella mente (a proposito di viaggiare leggeri!). Ricordo ancora una delle sue citazioni migliori, che si trova anche nel museo: “Everything is most uncertain, and this is what reassures me most” (o qualcosa di simile…). La adoro! Eva, grazie per questo bellissimo post che mi porta indietro con la memoria! Quasi quasi compro qualche libro illustrato per le mie Pulci, le edizioni “da adulti” non sono ancora adatte a loro…
giada says
Ciao Eva, anche io vivo a Palermo e sto cercando di far crescere mio figlio, nato a dicembre 2010, un pò bilingue inglese…sarebbe bello qualche volta farli incontrare e poterci sgambiare opinioni su materiali e impressioni su quest’esperienza…a Palermo mi sento un marziano!!!
Eva says
grazie a tutte voi! 🙂
Eleonora says
Carinissimi i Mumin! In svedese sono ‘‘doppiati,, con uno stupendo (e chiarissimo, che non guasta mai) accento finlandese. Da piccola avevo un libro, credo fosse in italiano, avevano un non-so-che di cupo, mi piacevano, me li immaginavo morbidi ma al contempo mi intristivano un po‘. Ora sono molto più solari e allegri 🙂