Dal mese scorso la nostra famigliola e’ diventata biexpat: due terzi del mese nel paesello francese alle porte di Ginevra e un terzo in quel di Varsavia. Confesso che dopo aver passato piu’ di tre anni in una dimensione tanto bucolica quanto piccina, ritrovarmi con regolarita’ nella decima citta’ piu’ popolosa d’Europa, piu’ che pedonessa con passeggino, mi sento come un puntino all’intersezione tra km orizzontali di negozi , di taxi e di chioschi e km verticali di skyline, di cartelloni pubblicitari grandi coprono isolati interi e di luci d’ uffici accese in piena notte al posto delle stelle.
Cioe’, quando vivi a Ginevra, Varsavia ti pare New York, davvero. Di piu’: a Varsavia ho beccato il vomiting bug e ho pensato che e’ stata una gran fortuna essermi sentita male li’, con le farmacie aperte 24/7 a pochi metri in ogni direzione e sapere che in ogni caso coniuge e figlia si sarebbero potuti nutrire grazie ai negozi aperti anch’essi 24/7 o alle decine di ristoranti con o senza delivery aperti fino a tardi per davvero, non fino alle 21.
Ora, in un anno e piu’ che viaggio con mia figlia, non ci eravamo mai sentite male, ne’ io ne’ lei. Nemmeno in Cina. Perche’? Ora lo so: perche’ non eravamo mai state in quei bar ristoranti fighissimi concepiti per genitori con pargoli, pieni di attivita’ per i secondi in modo da lasciar ai primi tempo di chiaccherare al tavolo con altri amici pargolati. E siccome la Viatrix non va all’asilo, siamo totalmente immunodeficienti alle congregazioni di piu’ di cinque bambini. Nonostante sia caduta sul campo, sono pero’ lieta di condividere con voi questi indirizzi se passerete per Varsavia: la citta’ e’ stracolma di ristoranti di ogni tipo e per ogni tasca, ma risultano un must per gli adulti nanomuniti, e sono stati provati da noi con successo (vomiting bug a parte):
– IZUMI SUSHI, (cliccate sull’immagine a sinistra per entrare nel sito), Ulica Bialy Kamien 4, un ristorante giapponese all’interno di una struttura moderna in vetro e acciaio riscaldata dalla presenza di palme e altre piante esotiche. I tavoli sono alloggiati su pedane di legno, sopraelevate di qualche centimetro dal terreno. C’e’ molto spazio tra un tavolo e l’altro e nella zona centrale c’e’ un’area con giochi a disposizione dei bambini, che rimangono sotto l’occhio vigile dei genitori seduti nelle vicinanze. In particolare la domenica a pranzo (a Varsavia poi il concetto di pranzo e’ relativo, le cucine sono aperte dalle 12 in continuato fino alla sera) il posto e’ frequentatissimo dalle famiglie. Vi sono molti seggioloni a disposizione, palloncini e altre amenita’. I bambini piu’ grandi si divertono a scorazzare per i balconi al piano superiore. Unica pecca, non ho localizzato alcun fasciatoio per il cambio, quindi bisogna fare un po’ di prestigiazione in caso di bisogno. Il menu e’ molto vario e comprende anche cibi cotti. Sul sito potete vedere il menu anche in inglese.
– POMPON Ulica Mlynarska 13, aperto dalle 10 alle 20 sabato e domenica e dalle 9 alle 20 gli altri gioni della settimana. E’ un bar ristorante totalmente dedicato ai piccoli da 0 a 10 anni e ai loro genitori. Il menu comprende quindi anche cibo e bevande adatto (polpette, pastina, centrifugati di ogni sorta di frutta etc) e intorno alla sala centrale con i tavoli si affacciano altre sale: un’area per far giocare bimbi molto piccoli non camminanti, una con scivoli, mini cucina, mini casa delle bambole, mini negozio, una sala con la wIi, una sala per feste o workshops, un’altra ancora per le animazioni artistiche: nonostante i pargoli siano seguiti normalmente da un genitore, in ogni area c’e’ una persona addetta a vigilare sul delirio nanesco. Ovunque a disposizione giocattoli di buona qualita’, puliti e a prova di bimbo. Prima di entrare nelle aree di gioco si lasciano le scarpe nelle apposite scarpiere. Il fasciatoio e’ nel bagno delle mamme, ma esiste poi una toilette in esclusiva per i bambini e le bambine.
– TAMIKA, Ulica Wolska 44, bar ristorante aperto anch’esso 7 giorni su 7, dove non solo i bambini se la spassano avendo a disposizione ogni sorta di gioco, mentre i genitori stanno divanati a pochi metri dal playground, situato al centro di un area di 150 metri quadri, ma vi e’ la possibilita’ pagando extra e consultando gli orari indicati sul sito internet, di parteciparea lezioni di musica, di ballo, di lingua, di cucina etc, divise per fasce di eta’ (si va da 1 a 12 anni) cosi’ come di vedere film nell’apposita sala cinematografica per bimbi. Anche qua si organizzano compleanni, feste a tema etc e uno staff addestrato controlla la situazione.
Ora vi direte, ma in 10 giorni a Varsavia sei stata solo in giro a magna’? Beh, come detto, sono caduta vittima del morbo infantile insieme a mia figlia, e faceva assai freddo per darci ai tour della citta’. Pero’ c’e’ un posto bellissimo dove ancora non ho portato la Viatrix, conto di tornarci a marzo: il Palazzo sull’Acqua, o Palazzo di Lazienki, all’interno di un parco municipale di 76 ettari vicinissimo al centro cittadino (indirizzo: Ulica Agrykoli 1). Si tratta di una villa d’ispirazione palladiana con vari annessi dislocati nel parco( un anfiteatro, un palazzetto, un’altra villetta, due orangeries etc) costruita nel 17esimo secolo su commissione del Re Augusto Stanislao grazie alla proficua collaborazione di operai, artigiani e architetti polacchi e italiani, questi ultimi selezionati per il re dal suo fido consigliere Filippo Mazzei. Anche il destino del palazzo sull’Acqua sembrava segnato, come quello del centro storico di Varsavia, oggi interamente ricostruito ma raso a zero durante la Seconda Guerra Mondiale. I nazisti avevano gia’ riempito di buchi tutti i muri della villa per farla saltare in aria ma poi cambiarono idea e gli diedero fuoco, cosi’ e’ stato possibile attraverso un lavoro di recupero appassionato e lunghissimo, riportare il tutto all’antico splendore. L’accesso al parco e alle strutture aperte (templi, anfiteatro, torre dell’acqua) e’ gratuito e giornaliero dal mattino all’imbrunire, quello alla villa reale e ai palazzetti e’ a pagamento (visite dal martedi’ al venerdi ai palazzetti e dal martedi’ al sabato alla villa reale) ma e’ anche possible visitare gratis la villa e tutti i palazzetti al giovedi’ (gli orari sono sempre 9am-4pm).
E allora, non vi e’ venuta voglia di prenotare un bel wizzair ?
sonia says
Ma perchè non esistono posti così a Genova,perchè???????
Cmq, ogni volta che ti leggo mi sale la voglia di visitare Varsavia (ristoranti per genitori nanomuniti a parte)!
🙂
Agi says
Bellissima la tua descrizione di Varsavia!
Una citta’ interessante, spero che prima o poi avro’ l’occasione di andarci…
Marika says
Che voglia di ritornare!
L’avevo visitata da ragazzina insieme all’amica polacca (ora anche lei mamma),
non vedo l’ora di tornarci!
Grazie!!
Spero di leggere presto altri post sul polacco e la Polonia, è una lingua che conosco pochissimo ma che mi è entrata nel cuore da bambina (e da ragazzina..per via di una cottarella :D)
Jadranka says
Ciao Bilinguepergioco!
Ti seguo da un bel po’ di tempo e avendo una famiglia totalmente internazionale e trilingue, trovo davvero ottimi i tuoi suggerimenti.
Con mio marito tedesco ed il nostro bimbo di 3.5 anni andremo a vivere a Varsavia a partire da settembre di quest’anno e quindi i tuoi consigli sui posticini dove andare a mangiare ci tornano preziosi.
Oltre a questi posti, volevo chiederti se per caso puoi anche consigliarmi un bell’asilo, preferibilmente montessoriano (indipendente dalla lingua) e magari anche un’agenzia immobiliare.
Grazie in anticipo.