Oggi vi racconto la storia di una zanzara. Sì, avete capito bene, proprio uno di quei fastidiosissimi insetti che nessuno di noi vorrebbe mai avere intorno… ma in fondo non è così strano: nelle mani di un buon narratore, qualsiasi oggetto o personaggio può diventare il protagonista di una bella storia. E poi, a pensarci bene, il minuscolo e affascinante mondo degli insetti ha dato spesso il pretesto per raccontare belle storie, soprattutto ai bambini, dal classico del 1961 “James and the Giant Peach” di Roald Dahl (che potete trovare su amazon.co.uk e amazon.it, anche nella versione animata del 1996 su www.amazon.co.uk e www.amazon.it) al film di animazione della Pixar “A Bug’s Life” del 1999 (qui su amazon.co.uk e qui su amazon.it). Sono sicura che, se ci impegnassimo ad elencare le storie di insetti nella letteratura o nel cinema, ne verrebbe fuori un elenco interessante…
Ma torniamo alla nostra zanzara. Egon non è una zanzara qualsiasi, è una zanzara ciclista. Nacque dalla penna creativa del danese Flemming Quist Møller (n. 1942) un giorno che suo figlio gli chiese perché uno di quegli insetti lo aveva punto. Quist Møller è un musicista, regista, disegnatore e, dalla pubblicazione di “Cykelmyggen Egon” nel 1967, autore di vari libri per bambini. A distanza di quasi mezzo secolo, la storia della zanzara ciclista è ormai un classico affermato nella letteratura danese per l’infanzia (anche se, a quanto mi risulta, non è stata tradotta in altre lingue). Anzi, nel 2007 ha avuto anche un seguito, con il lungometraggio di animazione “Cykelmyggen og dansemyggen – A tale of two mozzies”, diretto dallo stesso Quist Møller insieme a Jannik Hastrup, autore delle animazioni della folletta Cirkeline, di cui abbiamo già parlato qui. Il film è uscito anche in francese, greco, olandese e tedesco.
La storia della zanzara ciclista ha, in effetti, tutti gli ingredienti del classico. È un vero e proprio romanzo di formazione, dove il “diverso” del gruppo parte per un viaggio andando incontro al suo destino, fa la conoscenza di una serie di personaggi e infine trova la sua strada. Egon è l’unica zanzara della nidiata che non ha alcun interesse per il volo ed esce dall’acqua a bordo di una splendida bici da corsa. Un giorno però la sua bicicletta viene distrutta in un incidente ed Egon viene accolto da una colonia di api, che lo assumono come fattorino addetto al trasporto del miele. Quando la raccolta del miele è terminata, Egon riparte con una grossa scorta di miele regalatagli dalle api e incontra il famoso Brucaliffo di “Alice nel paese delle meraviglie” (quando le storie per bambini si intrecciano nel favoloso mondo della fantasia: non so voi, ma mio figlio D. ama mescolare le favole note con le storie di sua personale invenzione). Poi Egon vede arrivare un coloratissimo circo delle pulci, che lo ingaggia inizialmente come tuttofare, finché la zanzara trova una bicicletta e comincia a fare le sue straordinarie acrobazie su due ruote. Quando le pulci circensi se ne accorgono, lo accolgono con gioia tra gli artisti del circo, per la felicità di tutti.
Questa bella storia è accompagnata da illustrazioni originali ed efficaci, parte in bianco in nero e parte a colori vivaci. Su iTunes è disponibile anche un’app gratuita per iPhone e iPad con 7 puzzle dalle illustrazioni dal libro (l’audiolibro è acquistabile in-App).
Immagine: Cykelmyggen Egon
non consoco il libro ma già la copertina è bellissima!
molto carino ed interessante. bisogna proporre la traduzione in altre lingue!
Grazie ad entrambe! Sì, le immagini di questo libro sono molto belle e in generale la Danimarca, per il piccolo paese che è, ha una produzione di libri per bambini qualitativamente e quantitativamente notevole… peccato che resti per lo più isolata nei confini della Scandinavia!
assolutamente OT a proposito di Danimarca lontana dal sud europa, col marito ci stiamo guardando una serie di telefilm con protagonista una primo ministro donna, che cerca di rimanere onesta e conciliare lavoro e famiglia, con tutti tutti gli scandali dei politici o almeno percepiti tali dal popolo danese. io come italiana penso che se in Italia un giorno ci scandalizzeremo (e i politici trarranno le conseguenze) per cose simili descritte da quel telefilm allora davvero saremo messi benissimo. io vorrei il rigorne e l’etica scandinava commistate alle cose positiive dell’italianità, spero che i nostri figli meticci riescano a fare passi avanti in questo senso. è molto, ma molto OT 😉
@raffa grazie per la segnalazione, anche se era OT! 😉 anche noi adulti ogni tanto abbiamo bisogno di “evadere” con qualcosa di diverso dai libri illustrati e i cartoni, no? 😛 a proposito, posso chiederti il titolo della serie? io e mio marito amiamo molto le serie tv e io cerco di tenermi aggiornata su quelle danesi, però non sempre le trovo con i sottotitoli in inglese e mi secca un po’ guardarmele da sola.. 🙁
Ciao Eva, la serie in danese si chiama “Borgen”, la danno su arte quindi o in fr o in ted. Attenzione perché dà dipendenza 😉
Grazie Raffa! Buona giornata! 🙂