Sabato ho parlato al convegno KIDS organizzato da RCS dove insieme al Prof. Serafino Rossini ho parlato di apprendimento precoce, volevate un resoconto… Eccovelo:
BELLO, anzi BELLOBELLOBELLO
Giustamente direte forse non sta a te fare questo tipo di commenti, ma io vi do le mie sensazioni, magari qualcuno che era seduto tra il pubblico condividerà le sue, comunque presto gli organizzatori metteranno online dei video e ve li segnalerò.
E’ stato bello perchè c’era una sinergia speciale col mio correlatore, il Prof. Rossini, pedagogista, per noi Serafino. Non è un caso che fossimo lì insieme… Quando l’organizzatrice, la giornalista Valeria Covini, mi chiamò per chiedermi di partecipare alla conferenza io avevo appena assistito ad una bellissima lezione di Serafino. Sì perchè io non vi racconto proprio tutto ma curo costantemente la mia formazione, quest’anno sto facendo un corso Universitario di Specializzazione presso Scienze motorie (che c’entra? c’entra c’entra…, al corpo non si sfugge mai!). Comunque all’interno di questo corso Serafino ha tenuto una lezione durata un’intera giornata. Bellissima. Una lezione su come ogni insegnante (e genitore) contribuisce a creare il senso di valere dei bambini, fenomeno che si verifica inevitabilmente, ma che se viene vissuto nel modo giusto dagli adulti può rendere ogni singolo bambino forte della propria forza (queste sono parole mie, magari più avanti gli chiedo di spiegarcelo con le sue parole…).
Ogni insegnante dovrebbe avere modo di assistere a questa lezione, e se avete modo di farlo vi consiglio caldamente di convincere la vostra scuola (di qualsiasi grado sia, dal nido all’università) ad invitare Serafino a parlare ai vostri insegnanti (non so se Serafino mi ringrazierà di questa pubblicità, già è sempre in giro a fare corsi a destra e sinistra, ma voi mi ringrazierete…). Insomma io ho accettato subito di fare questa conferenza e quando ho capito che non avevano ancora un nome per l’altro relatore ho buttato lì la mia proposta, che è stata subito accolta con molta disponibilità. Poi nel frattempo con Serafino è nata anche una collaborazione e quando lui nella conferenza diceva di credere nel mio approccio all’apprendimento delle lingue lo diceva perchè il mio approccio lo aveva ben capito e analizzato.
Solo nell’ultima settimana mi sono veramente resa conto che mi ero messa in una situazione diciamo così… impegnativa. Ci vuol poco a fare la brillante quando accanto a te c’è un professorone ingessato che parla difficile ed è rigido come una scopa, un’altra cosa quando hai un correlatore di larga esperienza, che si muove su e giù per il palco, comunica entusiasmo e passione e ti fa ridere di gusto il pubblico…
E’ stato bello perchè vedevo le facce delle persone davanti a me, abbastanza vicine da potersi scambiare sorrisi, poter ridere insieme, veder passare l’ahah nei loro occhi. Non l’ho sentita come una conferenza, ma come una conversazione, e questo è meraviglioso per chi sta su un palco a parlare.
E’ stato bello vedere le mie insegnanti all’opera. Le insegnanti che gestiranno i Learn with Mummy nel milanese (Zona 5, Abbiategrasso e Milano 3, Pavia) avevano un banchetto da cui dispensavano sorrisi, volantini e palloncini. Io non sono stata al banchetto, ci sono passata come molte altre persone e guardandolo dall’esterno mi ha colpita una cosa: il loro banchetto era diverso. C’era un’energia positiva, vibrante, c’erano sorrisi veri, motivazione, entusiasmo. Erano belle, ed erano letteralmente assalite da bambini e genitori, qui sotto vedete i loro video.
E’ stato bello per le insegnanti Learn with Mummy, non hanno staccato un secondo in tutta la giornata (ed erano in tre), ma a fine giornata erano veramente soddisfatte, credo di poter dire che avevano vissuto pienamente il contatto con le persone, la sensazione di far parte di un progetto che veramente dà qualcosa di vero a genitori e bambini.
E’ stato bello incontrare persone. Persone che sono tornate a salutarmi e hanno portato i loro bambini (grazie in particolare a Chiara, che mi ha fatto conoscere la nostra autrice più giovane, e a Maria Pia, il cui bambino voleva assolutamente darmi un palloncino, di un altro sponsor, proprio mentre parlavo!). Persone che hanno preso il treno e sono venute da fuori per questo incontro. Persone che alla fine non volevano che finisse.
E’ stato bello vedere tanti papà, e rispondere anche alle loro domande.
E’ stato bello, molto.
Ora ci rimettiamo in careggiata e facciamo ripartire il blog per bene, grazie per la pazienza che avete avuto in questi giorni, voi lettori e voi autori.
Signori, il viaggio continua!
Qui sotto i video delle nostre tre teacher…
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lNVTnLHgQug[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=mWpqd0tePi8[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=uo3s-yTIcZ4[/youtube]
P.S.
Non ho nemmeno una foto di questa giornata, se ne avete una me la mandate per favore a bilinguepergioco AT yahoo PUNTO com? Grazie!
Milanese says
e io contentissima di passare, vedere e farmi riconoscere con la mia bimba sorridente e riservata
Chiara says
Confermo la bella energia della giornata, cui hanno contribuito la simpatia e l’entusiasmo delle insegnanti Learn with Mummy e il verde brillante dei palloncini: purtroppo per una gara di nuoto della mia “bilinguina” non ho potuto assistere all’intera conferenza :-(.
Quindi aspetto con ansia indicazioni sul video…
Laura S. Giuliano Mi says
grazie Letizia è stato tutto molto ma molto interessante e soprattutto divertente!
Mi piacerebbe leggere qualche testo del prof. Rossini (se ne ha scritti) o qualcosa a cui lui fa riferimento, hai qualcosa da proporre?
thanks a lot!
Bilingue Per Gioco says
Eccotelo: Costruirsi un totem, capire e sentire il proprio valore; Serafino Rossini
L.
Margherita says
Detto fatto. Mi hai convinta e ho subito ordinato il libro! grazie della segnalazione
Laura says
Sono passata anche io. Sono entrata che era appena iniziata e non sono riuscita a fermarmi sino alla fine e a salutarti, Letizia. Però il professore mi ha fatto riflettere sugli errori che si compiono quando prevale l’ansia da prestazione sui nostri figli. E da te mi sono sentita rafforzata sul fatto che, come ho sempre pensato, il cammino intrapreso è un viaggio, che gli strumenti a disposizione sono tantissimi (soprattutto se un genitore la lingua la conosce abbastanza bene) e che non si riduce tutto e soltanto a una gara a scegliere la scuola british più costosa. 🙂
Maria Pia says
Cara Letizia,
è sempre rivitalizzante ascoltarti. E’ stato un momento pieno di energia positiva. A mio figlio avevo detto: “Ti porto a conoscere una mamma italiana che parla inglese al suo bambino, proprio come faccio io con te”. Volevo che anche mio marito vi ascoltasse. Lo abbiamo fatto a spizzichi e bocconi, un po’ dentro e fuori dalla sala causa gestione prole. Ma è stato abbastanza per rinforzare certe convinzioni e riprendere questo cammino educativo con nuova determinazione. Perché le lingue come le intendi tu fanno parte di un progetto educativo più ampio e l’accostamento con quanto detto dal professore era quanto mai azzeccato.
“La forza d’animo” di cui ha parlato il professore mi ha peraltro ricordato l’oggetto della ricerca educativa che viene fatta all’asilo di E., dove “forza d’animo” viene chiamata “coscienza”, racchiudendo in sè la spinta innata di ogni bambino a crescere e a realizzarsi come individuo.
Grazie ancora e in bocca al lupo per tutto. Aspetto con ansia l’inizio dei “learn with Mummy” milanesi!
Chiara says
Sì, davvero bello! Anch’ io x problemi organizzativi non sono potuta restare fino alla fine e mi dispiace molto, ma anche quello che sono riuscita a sentire, in particolare il discorso sull’ ansia da prestazione e anche. la questione che il processo di insegnamento / apprendimento è da proseguire e valutare negli anni mi ha dato nuovi forza e voglia di continuare e migliorare. ho potuto conoscere Alessia a cui il mio bimbo si èrivolto certo con un po’ di timidezza, ma in modo. immediato, indice i un buon approccio! i palloncini verdi erano i più numerosi e i più visibili in tutta l’esposizione! brave!
Elisa says
Letizia, confermo! Ho apprezzato molto il tuo intervento, così come quello del prof. Rossini: alla fine vi siete completati benissimo. Le risposte che hai dato ai genitori sono state estremamente chiare e complete, nonostante il poco tempo a disposizione. Rispetto a quanto racconti nel blog non hai presentato concetti nuovi ma ti confesso che ascoltarti parlare di persona è tutta un’altra cosa, la passione per il tema e la convinzione in cio’ che dici emerge ancor piu’ forte. Mi ha fatto davvero piacere esserci e mi è tanto spiaciuto dover andar via prima causa treno e non poterti salutare di persona. Spero ci sarà presto un’altra occasione.
Elisa