Bruxelles è ricca di attività interessantissime per i bambini, ma non è banale scovarle, quindi eccovi i miei suggerimenti, quelli già testati nelle nostre prime due settimane (due viaggi diversi):
Museo dei Dinosauri
Museo degli strumenti musicali
Museo delle armi (sì, delle armi!)
Museo africano
Le Wolf
Libreria Filigraine
Acquario
e quelli ancora da testare, perchè contiamo di tornare e tutto in una settimana non si può fare, e nemmeno in due…
ABC
Museo dei bambini
Museo dei giocattoli
E per chiudere alcune informazioni pratiche…
Il museo dei Dinosauri, meglio noto come Museo di Scienze Naturali
Il museo di Scienze naturali con i suoi dinosauri da solo merita un viaggio a Bruxelles, i bambini rimarranno senza parole, ma gli adulti pure. Il museo ospita la più grande collezione europea di dinosauri, ed è una collezione veramente impressionante. Scheletri interi di tirannosauriìo, triceratopo, e altri i cui nomi ancora mi sfuggono (quindi copio: Iguanodon, Diplodocus, Tyrannosaurus rex, Stegosaurus, Triceratops, Maiasaura, Cryolophosaurus). Non senza, ovviamente, interessanti informazioni sul come, perchè quando, e una bella sabbiera attrezzata di pennelli e scheletro da sotterrare per far giocare i bambini ai piccoli archeologi.
Mio figlio ancora non era appassionato di dinosauri ma è rimasto molto colpito, per i bambini già con la passione si consigliano precauzioni perchè potrebbero svenire…
Il resto del museo è pure interessante, anche se per noi il tutto era un po’ troppo… Altrettanto notevole a mio parere la collezione di balene. La balena più grande era ben più grande dei dinosauri. Lo sapevate che le balene dentro le loro pinnette hanno le dita? Io non lo sapevo, e l’ho trovato un dettaglio quasi commovente…
Nota: il caffè del museo ha un gran bel nome, Dinocaffè, ma a parte il nome offre solo panini tristissimi e altre cosucce altrettanto tristi. Ma il museo è in un parco, se il tempo lo permette può essere una bella idea organizzarsi e spezzare la giornata al museo con un picnic….
Museo degli strumenti musicali
Interessante esperienza. Un bellissimo edificio in Art Nouveau, in pieno centro, in cui, si legge, poter vedere e ascoltare il suono di diversi strumenti. Più o meno…
All’ingresso, senza dover pagare nulla in più, si viene forniti di una cuffia a testa, bambini inclusi. All’interno gli strumenti sono esposti in grandi teche di vetro, organizzati o per zona geografica (diversi tipi di strumenti) o per tipologia di strumento (stesso tipo ma di diversi paesi). Accanto ad ogni teca ci sono degli spinotti, collegando la propria cuffia si sente della musica. Di cosa esattamente però non si sa… E’ una musica rappresentativa della tradizione della particolar zona geografica, o del tipo di strumento, ma nulla che colleghi direttamente la musica ad almeno alcuni degli strumenti che si hanno sotto gli occhi.
Esperienza sicuramente interessante e soddisfacente per i bambini. Un bel modo per sperimentare come la musica vari nei vari paesi del mondo, e come culture diversi abbiano trovato soluzioni diverse e anche simili tra loro per fare musica.
L’adulto però, soprattutto l’adulto con un po’ di curiosità sul tema. esce con più domande di quando era entrato. Che differenza c’è tra una soluzione e l’altra? Come differiscono i suoni di diversi strumenti? perchè uno stesso strumento si trova in regioni così diverse? Come funzionano i vari strumenti? Almeno su questo sarebbe stato bello dare qualche idea ai bambini, spiegare che ne so cos’è una cassa di risonanza, e in quante forme diverse può esistere.
Ma ripeto queste sono riflessioni da mamma, per i bambini è un’esperienza bella e anche unica, tanti strumenti diversi tutti insieme non si trovano facilmente…
Nota: il caffè al decimo piano è luminosissimo e ha una bella vista, non ci siamo fermati perchè il piccolo era cotto ma lo avrei fatto con piacere.
Nota: organizzano dei laboratori per bambini che non sono pubblicizzati sul sito ma sono probabilmente interessanti, conviene telefonare e chiedere informazioni prima di andare per vedere se si riesce a partecipare. Senza preoccuparsi della barriera linguistica!
Avete letto bene, museo delle armi? Sì anche a me l’idea suona assurda, ma prima di decidere che lo è continuate a leggere…
Il museo si trova in un bel parco, il parco del cinquecentenario, dove abbiamo fatto un picnic, e l’idea di vedere il museo è stata buttata lì da un papà, che mi ha detto ti consiglio di portarci il bambino anche se sei pacifista. Il bambino nel frattempo si era messo in testa quest’idea, e alla fine ho detto, ok, andiamo e vediamo che succede. Sono contenta di essere andata.
Cosa si trova al museo? Armi varie, ma soprattutto antiche, spade, sciabole, equipaggiamenti vari di guerra, le prima pistole, baionette e fucili. Carri armati, antichi e modermi. Aerei, dai primissimi aerei (sostanzialmente biciclette con le ali), ai più recenti.
Come reagisce il bambino? Il mio facendo un trilione di domande. Perchè questo è così, e come facevano a…, e chi, e come, e quando, e perchè? E cosa succede se? Non avevo le risposte a tutte le domande, ma ne avevo abbastanza, e ho dato risposte vere, cercando di fargli capire perchè certi oggetti sono progettati in un certo modo.
Perchè sono contenta di essere andata? Perchè secondo me mio figlio ha capito una cosa importante: la guerra non è un gioco. La guerra è una cosa tremenda, per chi la fa e per chi la subisce. Richiede un’enorme fatica e sacrifici, moltissime persone perdono la vita, una quantità enorme di famiglie perdono persone care. Lo scopo della guerra è uccidere, e vince chi uccide di più senza essere ucciso. Ovviamente non stiamo parlando di traumatizzare i bambini, ma di far loro capire la serietà di una cosa così grande e così troppo facilmente banalizzata.
Forse, credo, ha capito anche come le tecnologie si sviluppino passo dopo passo, un miglioramento alla volta, un obiettivo alla volta, e anche questo mi sembra un apprendimento importante per i nostri figli che a 4 anni già hanno in mano strumenti che solo qualche decina di anni fa nemmeno gli ingegneri della NASA potevano sognare…
Nota: all’uscita ci hanno dato degli stampati da colorare, li ho trovati leggermente inquietanti e direi che se ne può fare a meno…
Ne ho già parlato qui, focalizzandomi sull’aspetto laboratoriale e linguistico. Ciò che più ci ha colpito è stata la collezione di arte africana: sculture, maschere, strumenti musicali e oggetti quotidiani. L’audioguida è anche in Inglese e quindi fruibile anche per chi non parla nè francese nè fiammingo. Questa parte è piaciuta moltissimo a mio figlio (allora di soli 3 anni e mezzo!).
Gli animali imbalsamati sono meno originali, ma hanno un loro fascino e un loro interesse per i bambini.
Il museo poi si trova in un bellissimo parco, arricchito da opere scultoree veramente molto belle, e luogo adattissimo per un picnic estivo.
La domenica spesso organizzano dei laboratori, telefonate prima per una conferma, noi l’anno scorso ci siamo trovati ad un laboratoprio di percussioni africane per bambini e famiglie. E’ durato un’ora e mezza ed è stato condotto interamente in fiammingo, ma è stato bellissimo, e spero avremo modo di ripetere l’esperienza!
Libreria/Biblioteca/Laboratorio Le Wolf
Situato in pieno centro Le Wolf è un posto magico, davvero meravigliosamente allestito e curato. E’ una libreria per bambini, un caffè allettante, un luogo dove fare laboratori vari, dalle letture animate a cucinare i biscotti, ma anche una piccola biblioteca, allestita con bellissimi libri illustrati, giochi colorati e angolo morbido. Un luogo perfetto per prendersi una pausa con i bambini mentre si è in giro per la città, un’oasi di libri, calma e bellezza.
Poi se riuscite a partecipare anche ad un laboratorio tanto meglio, sul sito trovate il programma.
Filigrane è la più bella libreria di Bruxelles, non che le abbia viste tutte per poterlo dire, ma mi riesce difficile immaginare una libreria più bella, rimane tra le più belle che abbia mai visto in generale, Londra e Parigi incluse…
E’ molto grande, aperta 365 giorni all’anno (proprio 365…), ovviamente fornitissima e equipaggiata di un piacevolissimo caffè dove si possono tranquillamente leggere e consultare tutti i libri, a piacere. (Inutile dire che sarebbe carino da parte nostra evitare che i bambini pastrocchiassero i libri, quindi prima si beve o mangia e poi si leggono i libri, o viceversa…, per quanto sia inutile diciamolo lo stesso). Anche qui le ore passano velocemente, e l’unico vero problema è negoziare con i bambini per poter sfogliare anche qualche libro da grandi (di cucina per esempio).
E se i bambini non parlano/leggono il francese?
Che fa? Leggeranno le figure, no? L’editoria per bambini francese è molto bella e interessante, un viaggio di per sè, una scoperta per grandi e bambini. L’editoria per ragazzi poi è ad anni luce dalla nostra, ma chi l’ha detto che raggiunti i 7 anni si perde il gusto per il libro come esperienza estetica?
Carino, sempre una bella esperienza vedere tanti pesci, soprattutto per chi come noi non vive vicino ad un acquario serio e ama il mare, a mio figlio è piaciuto ma in tutta sincerità niente di fenomenale. Credo, senza averli visti, che in Italia ne abbiamo di migliori.
E fin qui tutte le attività che già abbiamo sperimentato, ma that’s not all, oh no, that is not all….
Sulla nostra lista ci sono anche queste attività, che finora abbiamo posticipato, magari per aspettare l’età giusta… (mio figlio al momento non ha ancora 5 anni):
Un luogo di arte e creatività per bambini, estremamente interessante, ma vi racconterò di più quando ci saremo andati.
Dove i bambini possono giocare con i giocattoli, mi viene detto…
Un’occasione per i bambini per capire le proprie emozioni e sentimenti, per capire sè stessi.
Informazioni pratiche:
La metropolitana è efficiente, i bambini non pagano i mezzi di trasporto urbani fino ai 6 anni, ma pagano invece il posto sulla navetta da e per Charleroi.
I musei sono in genere chiusi il lunedì, giornata che si può invece dedicare alle librerie, i parchi o, perchè no, al cinema… Noi abbiamo visto Il gruffalo e alcuni corti, in francese, ma ci è piaciuto molto lo stesso.
WoW! Noi a Bruxelles non ci siamo mai andati… ma mi hai fatto venire voglia!! Post da conservare gelosamente! Grazie!!