Idee e soluzioni per i bambini bilingui e per quelli che lo diventeranno, e per tutti i genitori.
9 commenti - Scritto da Sabina
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Bilingue Per Gioco says
Sabina, che differenza c’è tra l’ora di gioco programmata e la ricreazione? o è come una ricreazione più lunga? In quest’ora i bambini fanno quello che vogliono o i giochi sono proposti dalle insegnanti?
Ciao e grazie!
L.
Sabina says
Nicholas dice che durante la “Spielstunde” giocano, solitamente in cortile, proprio come durante la “große Pause”.
Barbara says
Belli questi racconti di esperienze all’estero! Da quello che ho capito leggendo questo post si avverte che la scuola è più flessibile e ricca di ore di gioco, quindi meno impegnativa e monotona rispetto alla scuola standard italiana. Paradossalmente secondo una recente ricerca ho letto che i bambini medi italiani mancano di disciplina ed educazione…cosa che invece non si riscontra affatto in una scuola estera, forse meno rigida ma dove il personale, e certamente anche la famiglia stessa educa con più rigore!!
raffa says
scrivo per conto di R., che mi ha raccontato tutto dell’incontro Berlinese ;-), e confermo che è stato davvero bello e interessante 🙂 vorrei aggiungere che sia mamma Sabina che figliolo Nicholas hanno riccioloni spettacolari
e come è mia abitudine, faccio le tigne alla scuola tedesca (non perché non le voglia bene, ma proprio perché le voglio bene …) è vero che i bimbi non hanno compiti né per le vacanze, né per il fine settimana, ma di fatto molte famiglie, quelle che lì vengono definite “vicine alla cultura” fanno fare regolarmente compiti/esercizi extra, sia il we sia in estate, testimoni ne sono le librerie piene di libri per esercizi per casa e le varie recensioni dei genitori su amazon.de
questo svantaggia però i figli di famiglie “lontane dalla cultura”, che quando è ora di mandare i figli alle superiori, in Germania verso i 10/12 anni, si ritrovano i figli in tipi di scuole che finiscono presto (in seconda superiore) e che sfociano nell’avviamento professionale. è vero che non tutti devono prendere la maturità e poi laurearsi, però, di fatto, la selezione scolastica precoce in Germania ha luogo anche attraverso i “non compiti”
i gruppi di apprendimento uniti prima e seconda che ci sono attualmente in diverse scuole di Berlino prevedono 2 insegnanti che sdoppiano la classe nelle ore di tedesco e mate (sport, arte, musica, scienze si fanno insieme) + un’educatrice fissa per il doposcuola, l’educatrice a volte è presente anche la mattina, se è da sola fa lavoretti o se fa bello li porta tutti in cortile/parco giochi vicino
io non riesco a dire quale scuola mi piace di più, perché sono scuole molto diverse, sicuramente mi piacerebbe che nella scuoletta torinese dei miei pollastri ci fossero elementi della scuola berlinese, primo fra i tutti il tanto movimento, però sono anche molto contenta della scuoletta torinese dei miei, e delle loro maestre, che per come sono impostate le 40 h (il “vero tempo pieno” da noi in città ormaiè scomparso) riescono a seguire meglio i loro giovani studenti
a Berlino il 16% degli scolari impiega 3 anni per fare i primi due anni di scuola, tradotto in termini italiani, in ogni classe di 24 quattro bimbi sono bocciati i primi anni delle elementari, e questo per me, cresciuta da adolescente a pane e Don Milani, è una sofferenza
http://www.tagesspiegel.de/berlin/studie-der-fu-schlechtes-zeugnis-fuer-berliner-grundschulen/7104126.html
Sabina says
Cara mamma R. 🙂
Ho appena parlato a lungo con Frau K. Lei dice che divide i due gruppi come le serve, per cui non per materia come dici tu. Dice anche che lo Jül non sarebbe possibile senza le 10 ore di compresenza della maestra del pomeriggio. Secondo Frau K. lo JüL funziona molto bene a patto di avere gli spazi adatti e la specializzazione per i bambini delle classi più basse. Lei ad es. da 6 anni adotta lo JüL con successo, nonostante i numerosi bambini stranieri (che però sono al 99% seconda generzaione).
Frau K. mi ha spiegato che le ore di gioco sono essenziali per mantenere la concentrazione. Dice che sarebbe impossibile affrontare 6 ore senza avere un’ora di gioco (oltre alla pausa pranzo e la ricreazione).
Sia Frau K. che la preside, Frau M., hanno gradito lo scambio di idee e si dicono interessate a organizzare degli scambi di idee con le scuole di altri paesi. Dicono che hanno già visitato la Svizzera e che in futuro prevedono altre esperienze di questo genere per il corpo insegnanti e i dirigenti.
Hanno dato prova si totale apertura e si dicono felici, quasi grate, di aver avuto uno studente straniero. Beh, diciamo che siamo proprio cascati bene 😉
raffa says
Ciao Sabina, non mi sono spiegata bene. Non sono contraria a priori allo Jül (che in Italia chiameremo gruppi Montessori 😉 senza limitarli a prima e seconda, che dal punto di vista montessoriano è una cosa stramba), e meno male che possono farlo con tante compresenze, fra maestre ed educatrici (quelle 2 h settimanali di compresenza che Gelmini ha tolto all’ex tempo pieno italiano). Lo studio della FU dice che lo Jül non funziona se le maestre non sono formate e convinte, e questa mi sembra una cosa ovvia 🙂 Anche rispetto agli spazi Montessori ci ha dato tanto, direi che la materna italiana si ispira molto a lei.
La divisione in gruppi separati per mate/ted era quella della scuola dei miei pollastri dell’anno scorso, ed evidentemente ogni maestra si gestisce le compresenze come meglio preferisce.
Concordo pienamente sul gioco e in particolare sul movimento, i miei bimbi in Italia a scuola giocano e imparano in modo ludico, ma per i mei (e forse anche loro ;-)) gusti si muovono davvero troppo poco.
Immagino che fra un po’ Frau K. e Frau M. verranno a conoscere da vicino una scuola italiana…
Sabina says
Ciao Raffa,
sarebbe davvero bello organizzare questi scambi…
raffa says
Ciao Sabina,
c’è già a livello di CE la possibilità per insegnanti di fare “scambi”, ma ci sono pochissimi posti. Io incentiverei anche gli scambi fra i ministri nell’istruzione, non per fare riunioni, ma per girare fra le scuole dei vari paesi, visto che poi sono loro che prendono le decisioni …