Questo spazio è dedicato a chi ha bambini over 6, quindi non più babies né toddlers e né tanto meno in età da nursery!
E’ dedicato a genitori non madrelingua con bambini bilingui dalla nascita per condividere idee e suggerimenti e continuare il viaggio.
Ma è anche e soprattutto dedicato ai genitori con bambini in età scolare che si chiedono: come posso cominciare adesso?
Sono mamma di tre bambini, di 9, 7 e 4 anni. Quest’anno ci è capitata la bella esperienza di poter trascorrere qualche mese a Londra dove i bambini hanno ovviamente vissuto una full immersion nella lingua, a scuola e al camp estivo.
La nostra avventura con l’inglese però è cominciata circa tre anni fa, quando, un po’ per loro, un po’ per via del mio lavoro (insegno inglese in una scuola primaria pubblica!), ho cominciato a domandarmi quali strumenti e risorse esistano per esporre i bambini non più piccolissimi all’inglese nella loro quotidianità. Al di là quindi di corsi specializzati (che esistono dovunque in Italia ma a costi secondo me proibitivi per un massimo di due ore la settimana) e delle misere ore che i bambini hanno a disposizione a scuola per apprendere la lingua, c’è qualcosa che possiamo fare perchè non crescano come italiani “analfabeti” nel mondo?
Coi nostri bambini stiamo cercando di costruire una routine, in cui l‘inglese possa diventare una lingua in cui si gioca, ci si svaga e ci si diverte. Ovviamente al nostro rientro (tra qualche settimana) dovremo ritrovare ritmi e routine. Però abbiamo risorse che ci possono aiutare ed invito tutti coloro che ne abbiamo altre a condividerle qui così che diventino patrimonio di tutti ed insieme si possa costruire una sorta di “angloteca” dove andare a pescare ciò che meglio si adatta alla propria famiglia.
Inaugurando con questo post la nostra angloteca propongo, a chi ancora non lo conoscesse, di visitare il bellissimo sito per i bambini del British Council, che offre anche una sezione Little Kids ed una Teens. Gli autori fanno davvero uno sforzo enorme per trovare proposte varie e accattivanti che coinvolgano attivamente i bambini in età scolare, non solo nell’ascoltare e guardare contenuti in inglese ma anche nel reagire con proprie opinioni, commenti, video, invogliandoli anche a partecipare a forum di discussione e competizioni. Davvero un must per cominciare la nostra angloteca.
Jessica says
Ciao Sara, che bella l’angloteca! Inizio a prendere appunti!
silvia-materetlabora says
anch’io:)
Chiara says
Ciao Sara, anche la mia bimba e’ over 6, quasi 8 per la precisione, ed è ormai bilingue pur non essendo noi madrelingua: trovo che le app per iPad e iPhone siano strumenti ottimali – ho gia’ scritto diverse recensioni su BpG -; poi ci sono vari dvd di programmi o telefilm nonche’ podcast della BBC adatti ai piu’ grandicelli. Ma lo strumento piu motivante sono i momenti di gioco con i coetanei che parlano inglese…se vuoi quando siete a Milano, non viviamo qui…Ma toglimi una curiosita’: cos’e’ la Ricerca Immaginale?
Sara says
Ciao! Certo, dei programmi BBC mi piacerebbe molto parlare anche in questo spazio, tu cosa suggerisci per i più grandi?magari sarebbe bello anche selezionare qualcuna delle app che citi meglio indicata per questa fascia di età ed indicarla anche qui! Cosa ne dici? Sono d’accordo con te che la cosa migliore sarebbe giocare con altri bambini in inglese..grazie per l’invito! Sul resto..credo troverai tutto in rete senza bisogno di parlarne qui!un abbraccio
Silvia says
Ciao Sara, sono contenta che inizieremo a parlare anche dei bambini più grandicelli. Il mio R. compie 9 anni la prossima settimana. Al di là di tutte le app e libri, credo anch’io che la risorsa migliore in assoluto sia il gioco con altri bambini. Ovviamente la situazione ottimale è quando gli “altri bambini” sono bilingui e magari con genitori madrelingua, ma quando questo non è possibile (come in un piccolo paese dove viviamo noi) si deve lavorare con le risorse a disposizione. Ti racconto quello che stiamo facendo noi: alcune mamme di amichetti di mio figlio, sapendo che con lui parlo inglese, mi hanno chiesto di organizzare dei momenti di gioco. Abbiamo iniziato un paio di mesi fa: cerco di usare un linguaggio semplice (fin troppo semplice per mio figlio), perchè questi amichetti sono “normali” bambini monolingue italiani che imparano poco inglese alla scuola primaria pubblica. Però (eh sì, c’è un però) questi momenti di gioco sono assolutamente utili per spronare mio figlio a parlare in inglese (anche se capisce tutto quello che gli dico, di solito risponde in italiano). Prima di iniziare questo “progetto” ci ho parlato chiaramente cercando di affidargli l’importante compito di “helper”, gli ho detto che è importante che in questa ora-ora e mezzo in cui ci riuniamo con i suoi amici e giochiamo in inglese tutti devono parlare inglese, altrimenti i suoi amici non imparano. Non l’ho mai sentito parlare tanto inglese come in questi momenti!!!
Nonostante mi ritenga una persona molto fantasiosa, e nonostante sia abituata a giocare in inglese con i miei figli, quando ho saputo che dovevo iniziare a giocare con altri bambini ho cercato in rete delle risorse per farmi venire delle idee su giochi da fare (non posso rischiare che non si divertano!). Ho trovato un sito, un’insegnante e un libro che sono diventati la mia bibbia! Se ti può essere utile e non lo conosci già, questo è il link http://www.teachingenglishgames.com/
Spero di contribuire ad arricchire lo spazio che seguirai su BpG e di trarne buone idee per continuare il percorso di crescita bilingue dei miei figli. Ringrazio te e Letizia per quello che state facendo.
Silvia
sara says
Trovo la tua idea fantastica…grazie davvero!
sara says
Grazie Silvia! le tue idee sono molto interessanti..anch’io vivo in un piccolo paesino vicino a Lecco quindi i gruppi gioco con bambini italiani possono davvero essere uno stimolo…
Raffaela says
Silvia,
grazie x la tua idea. Anche noi viviamo in un piccolo centro e Matilde non ha la possibilita’ di praticare inglese (anche se e’ molto lontana dall’essere bilingue). La tua idea mi piace molto molto. Condivideresti con noi piu’ in dettaglio la tua esperienza? Mi piacerebbe fare qualcosa di simile ma sinceramente ci ho gia’ provato ed e’ fallita (era troppo pesante sia x me che x i bambini). Mi daresti un aiutino??? Grazie
Chiara says
Basta che vedi su questo blog i miei post (http://bilinguepergioco.com/author/chiara/) e ti appaiono tutti: sono tutti adatti a bambini dell’età dei tuoi. Quanto alla BBC in questo periodo a casa mia vanno fortissimo i dvd della serie The Famous Five e Grange Hill.
T. says
Sono molto contenta che qualcuno si occupi degli over 6, anzi non vedevo l’ora.
Come mamma non-native English speaker di un 9enne che vive in un piccolo paese vi elenco di seguito le risorse che stiamo attualmente utilizzando. Anche noi non abbiamo la possibilitá di parlare con bambini madrelingua quindi ci “arrangiamo” in questo modo:
-Innanzitutto abbiamo presentato recentemente la domanda per un International Summer Camp per l’estate prossima. Ne sono venuta a conoscenza proprio da questo blog. Si tratta dei Luethi-Peterson camps. Per saperne di piú: http://luethipetersoncamps.org. (In passato, sempre grazie a questo blog, abbiamo frequentato un camp in Umbria di http://www.artealsole.com)
-Attualmente G. é abbonato alla rivista Club Penguin. Abbonamento fatto via questo sito: https://www.newsstand.co.uk/
-In abbinamento a questa rivista esiste un sito : http://www.clubpenguin.com/ dove si può giocare e anche interagire con altri bambini. É in varie lingue, fortunatamente non ancora italiano.
-Applicazioni per IPad:
Toontastic é adatto per tutte le lingue, é carino perché stimola la fantasia e ha una sezione chiamata “Toon tube” dove i bambini da tutte le parti del mondo caricano le loro creazioni che si possono quindi vedere ma soprattutto ascoltare.
Snoopy’s fair: a chi piace Peanuts e compagnia. A parte il gioco in sé, c’é molto da dover leggere e anche qualcosa da ascoltare.
Sono molto carini i podcast di SesameStreet e i video su youtube di Wildkratts.
Per quanto riguarda la lettura: Roald Dahl é stato il nostro primo autore di “chapter books”. Ora siamo su Morpurgo e la serie di Mr Gum.
Un’ultima cosa: per un certo periodo sono stata convinta che bastasse proporre al mio bambino le cose che amava giá , “traducendole” in lingua Inglese. Con l’etá (inizio elementari) questa é stata decisamente percepita come una forzatura. Ho capito che bisognava creare interessi nuovi direttamente nella seconda lingua. Questo si è rilevato piú naturale e coinvolgente, anche se piú faticoso per me.
Concludendo, una breve descrizione della nostra “storia bi-linguistica”. Bilingue bilanciato fino alla fine della scuola materna, passaggio graduale ed inesorabile ad un bilinguismo passivo a partire dalle elementari. Oggi G. mi risponde al 90% in italiano, ma capisce, legge e scrive (per la scrittura grazie anche alla scuola pubblica) in inglese. Prtoppo lo parla solo se necessario (quasi mai). Speriamo che il camp all’estero non lo metta in difficoltà. E i vostri “0ver”? Come se la stanno cavando?
Grazie a Letizia e a Chiara che si occuperá di questa sezione.
Speriamo di riuscire a raccimolare tante informazioni e strumenti utili, dato che piú i nostri piccoli bilingue crescono, piú il cammino si fa complesso ma anche stimolante. Ciao a tutti.
T. says
Scusate, Grazie a SARA, per la gestione dello spazio.
sara says
Grazie per i suggerimenti preziosi..Se ti stanchi di Club Penguin, c’è anche la rivista Kids National Geographic che è meravigliosa per i bambini!ma magari possiamo fare un post apposta sulle riviste! I miei bambini sono rientrati da un mese da Londra…Gio mi parla più adesso in inglese di quanto non facesse là mentre gli altri son diventati più passivi, comunque sono anch’io convinta che la cosa migliore, al di là di tutti gli stimoli che io possa dare loro è favorire il loro incontro per giocare in inglese con altri bambini….Per cui mi attiverò in ogni modo in questo senso..!
Raffaela says
Ma che bell’idea ….. anche noi siamo over 6!!!!!!!
gi74 says
Ciao Sara, credo che un modo per “tirar fuori” l’inglese (in qs caso) da questi bimbi bilingui, senza genitori mother tongue, sia proprio portarli all’estero e lasciare loro vivere esperienze… e buttarsi. mi interesserebbe sapere dove siete stati voi in Inghilterra e che corsi/campi hanno frequentato. la mia paura con i corsi che si possono prenotare dall’Italia è che frequentino solo bambini italiani, riducendo l’efficacia del viaggio e dell’esposizione.
Grazie!
T. says
Noi abbiamo fatto frequentare al nostro bambino il camp non residenziale Arte al Sole all’etá di 7 anni. La prossima estate , a 9 anni, invece sará in un Lpc International Summer Camp per quasi un mese, vicino a Praga. Al di là della lingua, speriamo in una esperienza positiva “a tutto campo”.
sara says
I miei andavano anche alla scuola pubblica perchè sono rimasti un po’..il camp l’hanno frequentato durante le settimane di vacanza ed era quello che frequentavano i compagni inglese. Si trattava del Piccolo Playcentre di Chiswick. In realtà molti andavano anche ai Fit for Sport o agli Aktiva Camp…ce ne sono in tutta Londra e sono frequentati dai locali
Silvia says
Raffaela, scusami se non ti ho risposto prima, ma mi sono accorta solo ora del tuo commento dell’1 febbraio. Se vuoi avere qualche dettaglio in più sulla nostra esperienza di “english play-time” con gli amichetti di mio figlio, magari possiamo scambiarci qualche email. Eventualmente possiamo chiedere a Letizia di metterci in contatto, se si può.
Ciao.
Silvia
Bilingue Per Gioco says
Come sapete potete scambiarvi esperienze sul blog, così vanno a beneficio di tutti. nei commenti oppure mandatemi un post e lo pubblico.
L.
Raffaela says
Silvia,
scusa ma vedo solo oggi il tuo post….io sono sempre interessata e da allora un po di strada ne abbiamo fatta. A te come va? Ci scambiamo qualche dettaglio in piu’?.
Grazie e scusa.
Raffaela
Raffaela says
Silvia,
ora metto il flag cosi mi avvisano se mi risposndi. a presto!!!