Per le famiglie bilingui le vacanze sono spesso sinonimo di partenze all’estero. Grandi e piccoli ne approfittano per rivedere la famiglia d’origine di uno dei due genitori (o a volte di tutte e due…). I soggiorni nel paese della seconda (o madre) lingua sono delle occasioni importanti, direi fondamentali, per la crescita di un bambino bilingue, in quanto permettono una immersione totale non solo nella lingua ma anche nella vita, tradizioni e cultura del paese di papà/mamma.
Se quando abitavamo a Parigi caldeggiavamo con entusiasmo i soggiorni al sole di Roma, adesso che viviamo nella città eterna aspettiamo con ansia di imbarcarci verso la Ville Lumière! che sotto Natale dà il meglio della sua luce appunto, visto il pullulare di illuminazioni ed addobbi sfavillanti di cui fa sfoggio.
Niente è lasciato all’improvvisazione o all’estemporaneità dei preparativi. Trattasi di vere e proprie creazioni luminose concepite da équipe di tecnici e rinomati designers (nonché di facoltosi finanziatori pubblici e privati, visti i budget da investire in tali piacere degli occhi …), che rivestono le principali vie e piazze della capitale francese. Spesso il clima di gioia e di festa intrinseco al Natale è amplificato da animazioni per bambini ai piedi di tali decori .
Quest’anno l’illuminazione del gigantesco Sapin de Noel, il più grande albero d’Europa (35 metri!) proveniente da una foresta (eco-durevole) della Mosella e decorato maestosamente per l’occasione (con lampadine a basso consumo) nella centralissima Place de la Concorde, è stata inaugurata ad inizi dicembre da Bob l’éponge (lo Spongebob dei bambini italiani) in persona! Tante altre animazioni saranno previste durante le feste natalizie ai piedi dell’albero e della Grande Roue, la ruota, anch’essa gigantesca, montata ogni anno durante questo periodo all’uscita dei Jardins des Tuileries.
Ma ovviamente è la più bella Avenue du monde a fare la parte del leone anche a Natale. Gli Champs-Elysées si trasformano in un abbaglio permanente dal tramonto all’alba per allietare la passeggiata dei parigini e dei turisti attraverso il mercatino natalizio allestito lungo la celebre via. Quest’anno i decori luminosi saranno ancora più sfavillanti che in passato e tutta l’amministrazione cittadina ne è orgogliosissima (pare che negli ultimi anni i parigini trovassero gli allestimenti un po’ ”spenti”… ma che manie di grandezza hanno però questi cugini d’oltralpe!).
Non so se avrò voglia di portare i bambini in tale caos scintillante… Sicuramente preferiremo dirottare le nostre energie (perché durante le feste Parigi si trasforma in una stancante euforia ‘spendereccia’) verso le vetrine animate dei Grands Magasins , le teatrali superfici commerciali a più piani concepite nel XIX secolo (da non confondere quindi con i moderni centri commerciali), luogo di shopping privilegiato dalle parigine di ogni tempo. Ogni anno, durante il mese di dicembre, le enormi vetrine di tali negozi diventano per un mese la scenografia di storie animate da personaggi svariati, bambole, animali, manichini, personaggi fantastici ed immaginari che si muovono al suono di carillon e musiche soavi. Una vera e proprio macchina del sogno per gli occhi dei bambini di ogni età (e per i più piccini si consigliano i posti sulle spalle dei genitori se volete evitare il loro calpestamento…).
Oltre che di luci, ogni Natale parigino che si rispetti è sinonimo ovviamente anche di grande freddo. Il divertimento festivo per eccellenza delle mie bambine è da qualche anno a questa parte il pattinaggio sul ghiaccio. Non che a Roma non ci siano piste per potersi divertire, ma il problema è che verso l’ora di pranzo quelle allo scoperto si trasformano in pozzanghere! L’atmosfera ideale per pattinare è ovviamente quella del freddo che ti sferza le guance e ti arrossa mani e piedi, in una gioiosa giostra di bambini ed adulti esperti o alle prime armi, poco importa, l’importante è volteggiare.
In molte città della Francia, le piste di pattinaggio sono allestite davanti ai municipi o nelle grosse piazze e, essendo per la maggior parte gratuite (con tanto di barba papà – il nostro zucchero filato – offerto ai bambini per riconfortarli dopo lo sforzo fisico), rappresentano un bell’esempio di partecipazione collettiva da parte di chi resta in città a trascorrere le feste natalizie e non ha la fortuna di partire per la montagna en sport d’hiver .
Quest’anno alla pista di ghiaccio municipale, Parigi affianca la concorrenza (anche se non gratuita) di un luogo magico – almeno ai miei occhi – per storia e bellezza: il Grand Palais (http://www.legrandpalaisdesglaces.com). Ebbene si, si potrà pattinare, di giorno come di notte, sotto le vetrate di questo immenso spazio costruito per accogliere l’Esposizione Universale del 1900, e che dopo la recente riapertura al pubblico a seguito di importanti lavori di restauro, accoglie tra le più importanti mostre ed eventi della capitale.
Cosa si può desiderare di più per il Natale di una pattinata in famiglia in uno dei luoghi più suggestivi di Parigi accompagnati da musica, di un bicchiere di vin chaud o una tazza di cioccolata con una profumata gaufre (le calde cialde, tipiche insieme alle crepes dei chioschi agli angoli delle strade)?
Per i bambini più piccoli, sempre la ville (il municipio) di Parigi mette a disposizione in quasi tutti i suoi 18 arrondissements, i cosiddetti manèges (http://www.tout-paris.org/maneges-gratuits-fetes-4973), delle vecchie giostre di legno dimenticate dai nostri pargoli moderni e che ci rituffano invece nella nostra infanzia (o addirittura quella dei nostri genitori). La nostra preferita, che immancabilmente ogni anno ritorna li al solito posto dove l’avevamo lasciata tre anni orsono quando partimmo da Parigi, è nel IIIème arrondissement, nello Square du Temple.
Pare sia una delle più vecchie e traballanti, ma tiene ancora ed in modo impeccabile compagnia ai bambini del quartiere. Come una vecchia nonna.
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