Se facessimo un immaginario giro del mondo nelle settimane che precedono il Carnevale ci renderemmo conto che c’è un goloso filo conduttore che lega tutti i paesi in cui si festeggia questa ricorrenza: i dolci fritti.
Chiacchiere, kraften, bignet e frittelle di varie forme, si trovano a tutte le latitudini e hanno in comune la frittura come metodo di cottura. Personalmente non friggo spesso ma a Carnevale faccio un’eccezione perché la preparazione dei tipici dolcetti carnascialeschi porta con sé molteplici valenze simboliche. Questa festa, infatti, è strettamente legata al calendario cristiano in cui precede il periodo di Quaresima e digiuno. Anche il nome “Carnevale” deriverebbe dal latino carne vale che vuol dire “addio carne”, proprio perché anticamente nei 40 giorni che precedono la Pasqua si rinunciava a tutti i cibi più ricchi e grassi.
Via libera dunque a dolci e banchetti nei giorni del Carnevale, i cui festeggiamenti servono anche a esorcizzare le ancestrali paure degli uomini.
In Italia abbiamo un’infinita varietà di dolci ma oggi ho scelto di portarvi in Polonia, un Paese in cui per il giovedì grasso – T?usty Czwartek – si preparano i Paczki.
Conosciuti fin dal Medioevo, i Paczki sono delle frittelle di pasta lievitata con all’interno un ripieno di Powidl, la tipica composta di prugne polacca (ma si usano anche marmellate di altra frutta come le pesche o le mele). Sono associati al Carnevale perché preparati con ingredienti quali lo zucchero, le uova e il burro il cui consumo era proibito durante la Quaresima. La ricetta tradizionale prevede anche l’uso di una piccola quantità di alcol nell’impasto che io però ho preferito omettere, senza che i paczki perdessero in profumo.
Queste frittelle dal nome difficilissimo da pronunciare sono diventate famose anche oltre i confini della Polonia: oggi si trovano comunemente nei supermercati statunitensi, grazie agli immigrati che li hanno fatti conoscere oltre Oceano.
La ricetta perfetta per i festeggiamenti di Carnevale l’avete, ora vi tocca soltanto scegliere il vostro travestimento e, mentre aspettate che i vostri Paczki lievitino, guardate questa sfilata di Carnevale vintage (e dolcissima!). 🙂
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Paczki
Ingredienti per circa 20 paczki
- 250 gr farina 00
- 40 gr burro
- 40 gr zucchero semolato
- 50 ml latte intero
- 15 gr lievito di birra fresco
- 1 uovo e 1 tuorlo
- confettura di lamponi qb
- zucchero a velo
- sale
- olio di arachidi per friggere
Preparazione
1. Riscaldare il latte senza farlo bollire, sciogliervi il lievito e unire poi 1 cucchiaio di farina e 1 di zucchero. Mescolare bene per eliminare eventuali grumi e far riposare circa 5 minuti. Il composto inizierà subito a lievitare e in questo piccolo lasso di tempo raddoppierà di volume.
2. In una ciotola capiente raccogliere la restante farina, aggiungere l’uovo e il tuorlo e iniziare a impastare (inizialmente basterà mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare gli ingredienti). Unire il burro fuso, lo zucchero semolato, una presa di sale e il panetto lievitato.
3. Amalgamati gli ingredienti, trasferire l’impasto un un piano di lavoro infarinato e lavorarlo con le mani fino a quando non sarà liscio e uniforme. Rimetterlo nella ciotola, coprirla con la pellicola trasparente e lasciar lievitare un paio d’ore al riparo da correnti d’aria (il forno spento e chiuso va sempre bene).
4. Stendere l’impasto con il matterello fino a ottenere una sfoglia spessa 2/3 millimetri. Tagliarla in dischi dal diametro di 4 cm: questa operazione si può fare con un coppapasta, se non l’avete basta infarinare i bordi di un bicchiere di vetro per ottenere lo stesso risultato. NB: I dischi dovranno essere in numero pari.
5. Disporre al centro di metà dei dischi 1 cucchiaino di confettura, sovrapporvi gli altri dischi e chiuderli premendo sui bordi. È molto importante che i paczki siano ben sigillati altrimenti non cuociono bene, vi consiglio di spennellare i bordi del disco inferiore con un po’ d’acqua prima di coprirli. L’acqua farà da “colla” ed eviterà che i paczki si aprano in cottura.
6. Scaldare l’olio in una pentola profonda (se non avete la friggitrice – io non l’ho – va bene un tegame dai bordi alti) e quando sarà ben caldo friggere i paczki poco per volta finché non saranno dorati da entrambi i lati.
7. Sgocciolarli su carta assorbente, trasferirli su un piatto da portata, spolverare con abbondante zucchero a velo e servirli ancora caldi.
Come ci aiutano i nostri bimbi?
(Frittura a parte, è una ricetta che i bambini posso quasi fare da soli!)
- Mescolano gli ingredienti per preparare il lievito (e assistono ai ‘miracoli’ della lievitazione)
- Impastano e stendono la pasta con noi
- Ritagliano i dischi
- Mettono la confettura
- Premono bene i paczki per chiuderli
Fonti
- “Dolci maschere” articolo tratto da La Cucina del Corriere della Sera, Febbraio 2010
- Wikipedia
- Fried Dough around the world (sito ad alto contenuto calorico)
Bilingue Per Gioco says
Domanda tecnica, perchè olio di arachidi? O, in altri termini, come sceglie l’olio per friggere una Femme du Chef nonchè Maman?
L.
Orietta says
Avrei una piccola osservazione, visto che si parla della tradizione del paese in cui vivo con la mia famiglia bilingue. Oggi e’ la giornata dove si festeggia proprio questo fantastico dolce che, pur essendo disponibile tutto l’anno, mangio quasi solo in questa giornata. Sarebbe impossibile rinunciarvi in quanto in ogni angolo della citta’ si vedono persone con pacchi di paczki, davanti ai panifici e pasticcerie si creano code chilometriche per comprarli. Il giornale nazionale ha costituito una giuria per decretare la miglior pasticceria. La mia osservazione riguardava il ripieno che deve essere rigorosamente con marmellata di rose, la variante possibile riguarda la copertura che e’, come da tradizione, con lo zucchero sciolto (in qs momento non mi viene il termine tecnico) e candidi tagliati a piccoli pezzetti, oppure con lo zucchero a velo. Buon carnevale
Claudia says
Grazie mille Orietta per la precisazione, qui tutte le dritte sono ben accette 🙂
non sapevo della marmellata di rose (nelle ricette che ho trovato mi segnalavano solo quella di prugne).
prossima volta proverò anche la copertura fatta come suggerisci tu!
buon Carnevale e torna a raccontarci qual è la miglior pasticceria di qust’anno!
maddy says
Marmellata di rosa canina.
Arianna says
Grazie per il dolcissimo spunto! Io e la mia piccola stiamo recuperando dall’influenza e stamattina abbiamo colto al volo l’occasione per divertirci a fare queste deliziose frittelle…yummy!
Lella says
ciao, li abbiamo cucinati, ma non si sono gonfiati come in figura, forse ho steso troppo la pasta?
ciao e grazie Mirella
Claudia says
ciao Lella,
è probabile che tu abbia steso la pasta troppo sottile. Se volessi rifarli ti suggerisco, dopo aver chiuso i tuoi paczki, di lasciarli riposare una decina di minuti così l’impasto continuerà (anche se per poco) la lievitazione.
Affinché si gonfino perfettamente è poi necessario che l’olio per friggere sia ben caldo e profondo in modo che si verifichi uno “choc” termico che dovrebbe far gonfiare al meglio i paczki. Non ti scoraggiare: la frittura non è affatto semplice da gestire, anche se apparentemente lo sembra.
Claudia
tiziano says
Eccezzionali!fondamentale però farli riposare al caldo prima di cuocerli..ed in cottura,il fuoco non troppo alto,dipende che cucina si possiede..io li ho cotti col la wok ed ho dovuto tenere il fuoco quasi al minimo perchè ho una cucina professionale.