Una piccola rana con una propensione ai disastri, letteralmente piovuta dal cielo nella tranquilla vita di una famiglia di rane, è la protagonista di un delizioso e colorato libro intitolato “Lille Frø”, appunto Piccola Rana. Scritto e illustrato dal pluripremiato quarantenne danese Jakob Martin Strid, già vignettista di uno dei maggiori quotidiani danesi (“Politiken”) e nominato migliore illustratore dell’anno 2009 dal Ministero della Cultura danese. Il tocco e la verve del fumettista satirico sono visibili anche nella sua produzione più recente, rivolta ai bambini, dove l’umorismo e la provocazione si uniscono alla poesia.
Piccola Rana cade dal cielo dentro un meteorite che sfonda il tetto (e il televisore!) della famiglia che la accoglie e le dà il nome. Mamma Rana, Papà Rana, Rana Grande e Rana Media vogliono subito molto bene alla loro Piccola Rana, ma presto avranno dei bei grattacapi a causa del suo comportamento indisciplinato. Piccola Rana combina un disastro dopo l’altro, come dipingere la faccia di Papà Rana durante la notte, cuocere il telefono dentro il forno, dare fuoco ai capelli dello psicologo scolastico…
Qualche genitore, già dalle prime pagine, potrebbe storcere il naso: che razza di libro è questo che inneggia ad un’anarchica indisciplina? Se può servire a tranquillizzarvi, posso dirvi che, al primo impatto, anche il mio figlio quattrenne D. aveva un aspetto preoccupato al racconto di “marachelle” così esagerate. Ma quando con uno sguardo gli ho fatto capire che poteva stare tranquillo, lui ha cominciato a ridere di cuore, godendosi il brioso fluire della storia.
Credo che “Lille Frø” si possa definire come la storia di un bambino che sperimenta e sbaglia ripetutamente per imparare a gestire i limiti, propri e altrui: una sorta di “romanzo di formazione” di un toddler, insomma. Chi di voi non ha avuto esperienza di un bambino di due o tre anni che, per fare giusto un esempio, abbia dipinto qualcosa che non doveva dipingere? Un libro, una parete o magari un fratellino… E aspettandosi il plauso di mamma e papà per il suo estro creativo, si è trovato invece a doversi sorbire una sonora lavata di capo? Ecco, questa storia ci aiuta ad affrontare questo tipo di “divergenza di prospettive”: aiuta noi genitori a metterci nei panni dei bambini, aiuta i bambini ad elaborare la propria incapacità di comportarsi “da grandi” e aiuta tutti a sdrammatizzare e farci una risata sopra.
È come se Piccola Rana non riuscisse a frenare il proprio impulso a combinare guai. Di certo non è cattiva, ma alla fine fa disperare mamma e papà e, per non essere causa di ulteriore imbarazzo, parte per un lungo viaggio in treno e finisce in capo al mondo. Ma neanche lì trova la soluzione ai propri problemi, combina nuovi guai e si ritrova, sola e disperata, in mezzo al freddo e alla neve. Ed è allora che sente un rumore: l’intera famiglia delle Rane è venuta a cercarla in elicottero! Perché è vero che combina disastri, ma è pur sempre la loro Piccola Rana e loro le vogliono un gran bene. Così da allora vissero tutti felici e contenti: Piccola Rana combina ancora qualche guaio, di quando in quando, ma non ha più ragione di dubitare dell’amore dei suoi. Diventa perfino un artista famoso e i suoi “disastri” diventano oggetto di una mostra d’arte di grande successo!
Questa storia è un dissacrante invito ad essere pazienti e mettere le cose in prospettiva, un’esortazione a concedersi una liberatoria risata, un inno all’amore che non viene mai meno.
“Lille Frø” è stato tradotto in inglese, svedese, norvegese, faroese, finlandese, francese, spagnolo, russo e coreano (sic). L’originale danese “Lille Frø” si può acquistare qui.
La versione in inglese “Little Frog” è disponibile su amazon.co.uk e amazon.it
L’e-book con voce narrante in versione app per iPhone e iPad si può acquistare sull’App Store in danese o in inglese.
Immagine: “Lille Frø”
Barbara says
Bellissima storia, confermo l’ ho regalata tanti anni fa a mio figlio e non ci stanchiamo mai di leggere. Ha scritto anche altri libri molto belli come “lille Madsens hus”.ha un senso dell’ umorismo che trovo molto divertente!Da leggere specialmente se avete bimbi monelli come il mio.