Ovviamente lo scopo era di migliorare l’inglese dei due ragazzi piu’ grandi, visto che quello che imparano a scuola non e’ niente, ma e’ stato un buco nell’acqua!
Adesso vorrei cercare di fare qualcosa per il mio piu’ piccolo, pero’ qui sta il problema: io non so conversare in inglese… Allora ho pensato di orientarmi verso una scuola bilingue, ma con un solo stipendio non credo che ce la possiamo fare! Addirittura ho pensato di trasferirmi in Inghilterra per farglielo imparare bene a tutti e tre, ma non so se ce la farei a lasciare tutto…
Immagine: ho cercato dei libri che parlassero dell’esperienza di figli adottivi che diventano genitori, ma niente, non ne ho trovati… Ho trovato però questa associazione di famiglie adottive: leradicieleali.com e forse loro possono dare qualche indicazione. In ogni caso mi è piaciuto il loro nome e il loro logo (anche se trovo strano che un’associazione sia .com e non .org)…
Monica says
Ciao,
innanzitutto devi studiare tu il materiale, per me sono state fondamentali le nursery rhymes, i canali per bambini su youtube, i cartoni sui canali in cui puoi scegliere la lingua, siti come cbeebies o sesame street.
Questi sono alcuni dei miei suggerimenti per costruire il tuo starter kit:
http://www.youtube.com/show/mothergooseclubplayhouse
http://www.youtube.com/watch?v=4SBHL5bv1W0&list=PL86DFB681262D75CA
Non avere timore che il tuo bimbo possa rifiutare la lingua perché le musiche sono così accattivanti, i video sono coinvolgenti che non potrà non apprezzare e comunque non sottovalutare la vorace curiosità dei bimbi di quell’età.
Vedrai che appena familiarizzerà con quei catchy tunes (fondamentale è ascoltarli anche in macchina e canticchiarli divertita tu stessa quando cucini, vi lavate, ecc.) non potrà farne più a meno!!
Ps: il tuo livello di conoscenza dell’inglese è adatto ad insegnare anche ad un livello elementare questa lingua a tuo figlio? Non intendo sapere se hai dei certificati, ma solo se ti senti a tuo agio a parlare in inglese.
In bocca al lupo,
Monica
Rosa Elena says
Grazie dei tuoi suggerimenti, cerchero’ subito di metterli in pratica.
Il mio livello di inglese e’ appunto elementare, con un uso limitato di verbi al passato, che forse dovrei studiarmi! A proposito cosa intendi per studiarmi il materiale? Cioe’ se non so cosa significa qualcosa, me lo devo tradurre col vocabolario?
Grazie e scusa se sono insistente.
amy says
cara Rosa Elena, se hai pensato addirittura di trasferirti in Inghilterra per far imparare l’inglese ai tuoi figli, allora la motivazione davvero non ti manca!! Credo che questo sia il primo requisito indispensabile per conseguire quello che ti proponi. Se fossi in te non so se lascerei il compito di insegnare loro una lingua a terzi, a una scuola per esempio … ci sono metodi molto più divertenti ed economici 😉 Credo che potresti dire ai tuoi figli che sei proprio tu che vuoi imparare l’inglese, che a TE interessa l’inglese (come in effetti è!) e chiedere la loro collaborazione per far entrare la seconda lingua nella vostra casa. Per i bambini un progetto nuovo che permetta loro di passare del tempo con la mamma è molto appealing! Potreste stabilire un metodo, in modo da imparare e praticare tutti un pochino l’inglese (o lo spagnolo, o quello che vi va). Magari potreste cercare il modo di ritagliarvi la sera un’oretta in cui si legge un libro in inglese, oppure si vede insieme un film o un cartone in inglese; dopo qualche tempo vi sentirete più sicuri e potrete anche iniziare la conversazione. Se leggi su questo sito i post che ti interessano (che credo saranno moltissimi) troverai mille idee e tanti metodi proposti e raccontati da mamme che hanno fatto la tua esperienza, partendo da dove parti tu. Poi a proposito di idee tratte da post interessanti, ti straconsiglio di munirti di quella radio logitech che prende i canali via internet, che è un attrezzo strepitoso!!! Poi facci sapere!
Rosa Elena says
Grazie molte dei tuoi suggerimenti, e infatti ti chiederei di spigarmi bene cosa e’ il radio Logitech, cioe’ va bene anche se in casa non c’e’ una adsl? E in caso dove si compra.
Ciao R.E.
Bilingue Per Gioco says
La web radio logitech è questa, ma serve l’adsl temo…
In ogni caso avere l’adsl mi sembra un investimento necessario per fare entrare una lingua in casa, e con un rapporto benefici costi molto alto (cioè costa poco ma ha molto impatto), ovviamente senza dimenticare che l’accesso a internete dei ragazzi va monitorato con attenzione.
L.
amy says
sì, la connessione a internet è necessaria. La radio trova tutti i canali (!) e te li offre in elenchi o a secondo del luogo (continente-stato-regione-città) da cui sono emessi oppure per lingua, e poi te li screma con una ricerca tematica (radio che parlano di sport, canali di attualità, di musica classica etc etc) opp li ordina per popolarità e ascolti. Ci sono anche canali tematici per bambini (almeno in spagnolo)!
Io l’ho avuta come regalo di compleanno, comprata online da amazon. molto bello!
Carolina says
Ciao, mi chiamo Carolina, sono argentina ma vivo in Italia da 13 anni ormai.
Ho vissuto con mia mamma a casa dei miei nonni fino ai 6 anni. I miei nonni erano siriani, e parlavano tra di loro e con mia mamma in arabo.Ricordo benissimo che riuscivo a capire molti dei loro discorsi, ma non hanno voluto insegnarmi l’arabo purtroppo. Era la lingua degli adulti.
Racconto questo perchè credo che sentire una lingua straniera in continuazione, da piccola, sia stato fondamentale per l’aprendimento delle lingue straniere che ho studiato dopo: Inglese dai 5 anni, e Italiano dai 22 anni.
Oggi ho un bambino di 2 anni, e da quando era in pancia gli parlo in spagnolo. Viviamo in Sardegna, e abbiamo la possibilità di tornare nel mio paese una volta all’anno.
Mi viene abbastanza spontaneo comunicare con lui nella mia lingua, non solo perché mi fa piacere che impari lo spagnolo, che fa parte della mia e della sua storia, ma perchè sono certa che lo aiuterà in futuro, quando studierà altre lingue.
Non sottovaluterei l’importanza della lingua spagnola: si parla in 26 paesi, in 4 continenti!
Sara says
Bhè, non vedo cosa ci sia di strano nel dominio .com invece che .org per un’associazione. Il .com è molto più semplice da ricordare per molte persone. Molte volte fanno il .it per il solo fatto di rendere più semplice ricordare l’indirizzo. In Italia il .org è ancora ostico.
Sara says
ah, vorrei aggiungere che sono una mamma italiana, insegnante di sostegno ed animatrice d’infanzia con 10 anni di esperienza, che da 2 anni vive a Londra. La mia quasi 4enne è perfettamente bilingue. E devo dire che molti genitori si illudono che basti venire in vacanza a Londra qualche settimana per imparare l’inglese. E poi magari fanno i turisti in zona 1 e 2 (zone piene zeppe di italiani), restano tra loro e parlano prevalentemente italiano.
Non funziona così. Passate l’estate qua, se prendete una stanza o un flat in zona 3-4 non è costoso e in 25 minuti siete in pieno centro se volete fare un giro turistico. Restando in zona 3-4 (dove ci sono meno italiani, anche se putroppo, sempre molti), frequentate le mille biblioteche locali, con le loro diecimila attività grauite (la più attiva, premiata a livello nazionale come la biblioteca più frequentata e con più attività è stata la nostra di Woolwich, se vi interessa). Al pomeriggio parco con piscina (gratuita) oppure attività dei children’s center (gratuite o al massimo con 3-4 sterline). Vivete in mezzo alla gente locale, fermatevi a chiacchierare con la cassiera (coinvolgerà di sicuro i vostri figli), buttatevi nei mille musei gratuiti che ci sono e seguite le loro attività, lasciando che i bambini possano interagire con gli altri bimbi SENZA intervenire (lasciateli fare, non intromettetevi, in poco tempo vedrete come imparano). Se qualcuna di voi, ha bisogno di due indicazioni su Londra, dal mio sito potete recuperare tutti i miei contatti. Non fatevi problemi, aiuto molto volentieri 🙂
Ciauz
Arianna says
Ciao sara,
sto proprio pensando di organizzare 2/3 settimane quest’estate a londra, con i miei due bimbi 3 e 5- mi dai le indicazioni del tuo sito? Grazie mille!
Rosa Elena says
Buonasera Sara, vorrei precisare che non “mi illudevo di imparare l’inglese” in un mese, ma almeno di sentirlo un po’ anche in casa dei miei cognati. Loro hanno tre figli, ma i due grandi non c’erano mai, e quando c’erano stavano per i fatti loro. La piu’ piccola (12 anni) non ci rivolgeva parola, neanche ai mei figli
e anzi si comportava come se ci odiasse tutti. Per inciso loro vivono nella zona di Kidbrook.
Effettivamente non abbiamo fatto nessuna attivita’ con gente del luogo come dici tu tipo frequentare biblioteche o piscine, cose che peraltro nessuno mi ha detto. E chiacchierare con la cassiera… quando sai dire solamente I’m italian o where is the sience Museum lo vedo un po’ complicato.
Scusami, non voglio fare polemica, ma come ho scritto avevo molte aspettative su questo soggirno, e ho fatto del mio meglio per concretizzarle, anche pregare i mei parenti di parlarci almeno un po’ in inglese,
ma non ne hanno voluto sapere!! Comunque la prossima estate potrebbero tornarmi utili tue indicazioni.
Ciao R.E.
silva says
Ciao, avrei bisogno di un aiuto per organizzare un paio di sett in Inghilterra, come potresti aiutarmi?mi interesserebbe appto sapere quali luoghi frequentare con una bambina di 4 anni.
milanese says
anche a me interesserebbe il tuo sito… grazie
federica says
Ciao Sara, ho guardato il tuo sito ed e’ veramente molto bello. Complimenti. Sei davvero molto brava.
Ti ringrazio per le informazioni che hai dato nel tuo post.
Avrei intenzione di passare qualche settimana a Londra prossimamente con il mio piccolino di 2 anni e mi piacerebbe avere qualche info in piu’ sui children’s center o le attivita’ in piscina di cui parli.
Ho trovato su internet la biblioteca di Woolwich e mi sembra davvero interessante. Ma non ho trovato altro.
Riesci a fornirmi qualche info?
Grazie mille.
Federica
Sara says
Ciao Elena, anche io sono venuta in Italia da piccola, sono colombiana, i miei genitori sono entrambi italiani e non parlano spagnolo. Ho fatto le scuole italiane e università americana e per una parte della mia vita lo spagnolo l’ho lasciato chiuso in un cassetto, ma poi alla fine uno fa i conti con la realtà, sul passaporto c’è scritto nata a Bogotà e perchè quindi non parlare spagnolo? Ho ripreso con non poca difficoltà all’inizio a vedere televisione e leggere libri in lingua per ampliare il vocabolario e quando sono rimasta incinta ho fatto una scelta, parleró inglese o spagnolo al mio piccolo? La risposta è venuta direttamente dalla mia pancia, mia madre mi parlava spagnolo mentre stavo dentro di lei e cosi ho fatto io da subito. Ora se non lo hai fatto per tutto questo tempo non ti scoraggiare, inizia con piccole e semplici frasi, magari traducendole in italiano subito dopo se risultano totalmente incomprensibili, anche se ne dubito. Magari prepara una cenetta con qualche piatto tipico per destare curiositá sulla tua cultura di origine e scoprirai che è dentro la lingua è dentro di te come una melodia che ha bisogno solo di essere suonata nuovamente. Poi sono sicura che ritornerai a pensare in quella lingua e una volta successo sará tutto più facile e ti verrá naturale. Puoi poi aggiungere l’inglese con le modalità che ti ha suggerito Amy, la motivazione è forte vedo, armati di tanta pazienza e il gioco è fatto. Un abbraccio forte y hasta pronto!! Sara
Marta says
Complimenti per questo bellissimo post!! Adottata da due italiani che non parlavano lo spagnolo, dopo 20 anni ho ricominciato a parlarlo per amore dei miei due bimbi…all’inizio è stato faticosissimo ma ora…quando li sento dire una frase completa mi sento strafelice e sento che le mie radici sono un po’ meno lontane…..Suerte!!!
Rosa Elena says
Ciao Marta, sono felice di aver trovato qualcuno con un’esperienza simile alla mia. Purtroppo io a differenza di te non ho capito l’importanza di queste “radici” quando era il momento giusto. Infatti anche l’esperienza dell’essere stata adottata, l’ho tenuta molto dentro di me, non parlandone volentieri nemmeno con mio marito, figuriamoci con i mei figli! Io sono stata adottata a 5 anni, e non sapevo né leggere né scrivere. Mi dispiace molto non saperlo piu’ parlare, ma prima ci pensavo il giusto. Adesso invece piu’ vado avanti con gli anni (36) e piu’ lo rimpiango, quindi complimenti per il tuo sforzo! Ti sarei davvero grata se tu volessi condividere un po’ della tua storia e soprattutto la tua esperienza per riprenderti la tua lingua! Ciao e ancora BRAVA!
Marta says
Ciao Rosa, grazie per i complimenti!! E ora veniamo a noi. La cosa più importante è sicuramente il sostegno in famiglia per questo progetto, almeno morale (mio marito non conosce assolutamente nulla di spagnolo ma è stato lui a spronarmi in questo senso) e tanta tanta pazienza. A differenza dei miei, i tuoi figli sono abbastanza grandi e quindi penso che il loro coinvolgimento debba essere graduale: potresti stuzzicare la loro curiosità iniziando a parlare spagnolo con il più piccolo. Per il tuo di spagnolo ti può aiutare molto la televisione o internet e un buon vocabolario a portata di mano!!!
Che ne pensi? Hasta pronto!!
Giovanna says
Ciao Rosa Elena,
hai iniziato a studiare lo spagnolo?
Anche io sono stata adottata, avevo un anno quando sono arrivata in Italia, ma ho da sempre avuto il desiderio di imparare tante lingue in generale e quella di conoscere quella che doveva essere la mia lingua madre in particolare.
E infatti ho mi sono laureata in Lingue con spagnolo come prima lingua. Ed è bello, bellissimo ritrovare almeno in parte le proprie radici. Io in seguito ho anche ritrovato la mia famiglia di origine, e adesso ho una meravigliosa famiglia “diversamente allargata”.
Le mie bimbe si stanno innamorando del Chile grazie agli attuali mondiali (!), ma credo che capiscano molto più spagnolo di quanto vogliano far credere, ma semplicemente al momento non ne capiscono “l’utilità”.
Suerte!
Marta says
Ciao a tutte! Vi scrivo per un parere!!
C’è la possibilità che dopo 31 ANNI quest’estate io possa tornare in Colombia e quindi sto cercano di rinfrescare lo spagnolo dei miei figli…
Negli ultimi due anni purtroppo il mio progetto di bilinguismo ha subito un forte stop 🙁
Ora ho il grande che non vuole neanche sentirmi parlare in spagnolo, mentre la piccola dice di saperlo già e non vi racconto che viene fuori…
Come posso fare a riprendere in mano la situazione???!!!
Grazie a chi vorrà darmi un consiglio!!!!